Mercoledì social #29

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valentina.zaini

Come ogni settimana si rinnova l’appuntamento con il Mercoledì Social. Oggi parleremo delle novità introdotte da Starbucks per i suoi clienti, del grande successo di Foursquare, dei vantaggi di una realtà socialmente aumentata e di tanto, tanto altro. Buona lettura!

Starbucks accetta anche i pagamenti mobile…
Dopo il grande successo negli store selezionati di San Francisco e Seattle, il pagamento via dispositivo mobile arriva anche a New York e Long Island. Starbucks Card Mobile per iPhone e BlackBerry consente agli utenti di pagare il loro caffè passando nello scanner alla cassa il codice QR relativo alla loro Starbucks Card e presente sullo schermo del loro smartphone. L’operazione ha avuto grande successo, prova che gli smartphone, e in generale i dispositivi mobili, possono diventare dei veri e propri portafogli mobili in grado di far risparmiare tempo al cliente e costi all’azienda.

… e introduce il suo digital network
I pagamenti mobile di Starbucks sono nati sulla scia di un’altra nuova innovazione della società: l’introduzione di Starbucks Digital Network, pensato per chi vuole connettersi mentre sta prendendo un caffè. Si tratta di un servizio innovativo che parte dal creare prima una rete di contenuti e successivamente una rete di persone, e da cui possono trarre insegnamento molti brand. Oltre a veicolare contenuti divisi per argomenti, il network arricchisce l’esperienza del cliente nello store e crea una comunità virtuale (già ben fidelizzata) che lo renderà sostenibile e capace di anticipare le tendenze future. Una previsione che si è già avverata è l’utilizzo di soluzioni per dispositivi mobili.

Foursquare: quattro milioni di utenti sulla terra e uno nello spazio
Solo cinquanta giorni dopo il raggiungimento di tre milioni di users, Foursquare è già pronto a tagliare un nuovo traguardo entro la prossima settimana. Secondo quanto appreso da Mashable, il mobile game basato sulla geolocalizzazione, aggiunge 20.000 utenti al giorno. Un ritmo di crescita straordinario dovuto al recente rilascio della versione 2.0 per iPhone, Android e Symbian, senza dimenticare che il suo maggior competitor, Facebook Places, si trova sul social network più famoso. Il perché di questo boom? Foursquare piace perché è la sintesi di più cose che interessano a chi usa smartphone: unisce social e mobile, ed è la contaminazione tra il reale e il virtuale. Il geo-tagging inoltre apre nuove opportunità di business: il locale taggato o uno sponsor può inviare offerte e pubblicità mirate all’utente interessato.

Nel frattempo, c’è già chi ha fatto il primo check-in in orbita. Si tratta di Doug Wheelock (Astro_Wheels), comandante della International Space Station. Lo stesso ha anche inaugurato il nuovo badge di Foursquare NASA Explorer, che per gli utenti sarà possibile guadagnare quando Wheelock tornerà sulla Terra a fine novembre. Le posizioni sbloccabili con questo badge sono tutte legate alla storia del volo spaziale come lo US Space and Rocket Center in Alabama o il Kennedy Space Center.

TagWhat e la realtà socialmente aumentata
Rimenedo nel campo del geo-tagging, TagWhat si autodefinisce il primo “Social Augmented Reality Network” e permette di taggare un luogo nel momento in cui lo si vive e contemporaneamente di fruire dei contributi degli altri. Il funzionamento è semplice: attraverso la webcam del nostro smartphone, TagWhat ci mostra i tag, le opinioni, le informazioni degli altri utenti sullo stesso luogo. Il principio di una realtà socialmente aumentata consente di poter avere un livello di esperienza nuovo e più personalizzato del luogo. Un sistema decentralizzato come questo permette alla “realtà aumentata” di fare un ulteriore passo verso la diffusione capillare e di riuscire a ritagliarsi un’effettiva utilità come mezzo di informazione locale.

Twitter vede il futuro del mercato azionario
Tempo fa alcuni studi avevano già trovato il legame tra i Twitter e il cinema: i tweet potevano predire il successo o il fallimento al botteghino. Ma oggi, una ricerca presso l’Indiana University ha trovato anche il legame tra Wall Street e il social network. Analizzando i messaggi su Twitter dei mesi precedenti (oltre 9,8 milioni di tweet) e misurando il “mood collettivo”, sarebbe stato possibile predire l’ascesa e caduta del Dow Jones Industral Average, Una scoperta che non sorprende più di tanto chi lavora nel campo del marketing e dei social media: è l’ennesima prova che il social web è un luogo in cui quotidianamente vengono scambiati opinioni, pareri, preferenze. Le vere sfide sono l’analisi e l’ascolto di queste discussioni (solo per Twitter si tratta di 90 milioni di post al giorno) e l’individuazione delle esigenze degli utenti, dei metodi più efficaci di comunicazione, delle strategie di marketing più mirate e dell’eventuale scesa in campo di altri competitor.

La business guide di Facebook
Facebook è al momento il social network più importante e “popolato”, con altre 500 milioni di utenti. I brand, indipendentemente dalla loro awareness e dalla loro strategia (a volte infatti lo scopo è solo quello di creare comunità), stanno convergendo su Facebook, dove sembra più facile rimanere in contatto con i clienti, guadagnando un nuovo dominio e ampliando la globalità del brand. Brian Solis fornisce una guida per le marche che vogliono entrare nel mondo del social web, partendo da una top ten dei brands con più likers su Facebook. Il primo è Starbucks (16 milioni di “like”), seguito da CocaCola, Oreo, Skittles e Red Bull. Il trend degli ultimi anni e che continua tutt’oggi, segna la fine del commercio come lo si era sempre pensato, e l’inizio del “social commerce“. Si tratta di un processo di fidelizzazione del cliente con la creazione di una comunità sostanziosa in cui si sviluppano aree di conversazione e collaborazione.

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