Il futuro e i social media

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Sui social media, il peso attribuito al tempo reale è diventato così importante che iniziano a concretizzarsi sempre di più soluzioni che sfruttano la condivisione, la conversazione e il networking per conoscere e avere un impatto rilevante e immediato sul futuro.

Qualche tempo fa, ho scritto della “social time machine”, evidenziando come, il social web, ci permetta di:

In quel post, parlando del “futuro”, citavo “Plancast (che permette di condividere i propri piani futuri), Tripit (che permette di far conoscere i propri viaggi, anche futuri), MeetupUpcoming (che consentono di condividere i prossimi incontri)”.

A questa lista di possibilità si aggiungono oggi alcune soluzioni che permettono di individuare le scelte future migliori: primo fra tutti il “nuovo” Foursquare, che con la sua versione recentemente rilasciata permette di “esplorare” i dintorni per trovare cose interessanti (e nuove) da fare. Non si tratta più di cosa “ho fatto” ma di cosa “farò”. È interessante come la raccomandazione derivi dalle esperienze mie e dei miei amici, dai miei gusti personali e dalle abitudini: la raccomandazione sul futuro è unica e assolutamente diretta alla singola persona, non si tratta di un approccio standard.

Inutile sottolineare le implicazioni per le marche in questo scenario: aiutare le persone a scegliere ciò che può essere interessante per loro e che può aggiungere valore alle loro esperienze è un modo di creare una relazione solida e di diventare indispensabili per il proprio “target”.

Alcuni social network lo hanno capito e stanno cercando di capitalizzare questo “insight”: oltre al già conosciuto Plancast, che permette di condividere cosa si pianifica di fare nel futuro e vedere cosa faranno i nostri amici, stanno nascendo nuovi mezzi di condivisione dei piani futuri basati su geolocalizzazione, come Ditto.

Ditto ha molte caratteristiche simili a Foursquare, come la possibilità di gestire il proprio profilo e di fare degli “shout” legati a luoghi precisi, solo che si riferisce al futuro. Chiede agli utenti cosa hanno in mente di fare e permette di condividere i propri spunti basati su location specifiche. Ditto è solo uno degli esempi di questo trend emergente. Anche imup4 – per citarne un altro – consente un simile approccio.

Non è facile per i nuovi social network raggiungere una massa critica rilevante: è difficile trovare uno spazio nell’agenda fitta degli utenti. Può darsi che molti di questi tool non sopravvivano o che vengano acquisiti, ma quello che diventa sempre più rilevante è la volontà delle persone di condividere preventivamente i propri piani per il futuro, contestualizzandoli e legandoli a location e situazioni specifiche.

Lo spazio per le marche che vogliono contribuire a rendere migliori le esperienze future è enorme e accessibile solo attraverso la conversazione. Onesta e trasparente.

Cosa pensate di queste nuove opportunità? Condividete già i vostri piani futuri, magari su social network più “tradizionali”, come Facebook? I commenti sono a vostra disposizione per raccontarcelo. Come di consueto, se vi è piaciuto questo post, vi invitiamo a iscrivervi al blog We Are Social o, per restare in tema, di inserirlo tra i vostri piani futuri.

Photo credit: Popculturegeek