Gli utenti Facebook sono anche su altri social network: ecco perché e come coinvolgerli

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Un report di ComScore pubblicato pochi giorni fa lascia intuire una tendenza interessante: gli utenti di Facebook sono sempre più interessati anche ad altri social network. La chiave per leggere questo cambiamento è la complementarietà dei canali: Google Plus, LinkedIn, Tumblr, Twitter e Pinterest non sono considerati competitor del social network più diffuso al mondo, ma vengono utilizzati in abbinamento ad esso, sempre di più.

Per quasi tutti questi canali è facile intuire come non si tratti di una sovrapposizione, quanto piuttosto di un’integrazione, un completamento: se il canale è specifico e specializzato su un tema o un tipo di interazione è facile che conviva efficacemente con Facebook.

Non si tratta di una “perdita di terreno” da parte di Facebook, ma piuttosto di un cambiamento graduale nell’utenza che abbina un approccio “di nicchia” a un approccio mainstream ai social media.

L’opportunità per Facebook e per i brand attivi su questo canale è molto importante: il social network fondato da Zuckerberg ha i numeri per divenire l’hub centrale per la conversazione, il punto di riferimento nello sviluppo di una relazione. I canali più specialistici, come Pinterest, hanno un valore molto rilevante soprattutto quando sono legati a un’esigenza specifica di nicchia. Quando una marca vuole rivolgersi a un gruppo di utenti che predilige un tipo di interazione specifica o che utilizza un canale specifico in modo preferenziale, è utile che sfrutti lo stesso canale per interagire con le persone.

Facebook sta integrando nella Timeline degli utenti in modo sempre più forte le azioni che nascono su canali esterni (come Instagram, Twitter o Pinterest), favorendo così la diffusione di altri canali e permettendo di rivolgersi a un target decisamente trasversale attraverso i milioni di nicchie che lo compongono.

Nessuno dei canali che crescono anche grazie a Facebook è sostitutivo per il social network più grande del mondo: ognuno ha una serie di caratteristiche peculiari che lo rendono unico e importante per un utilizzo specifico. Anche Google Plus, che ha alcuni elementi in sovrapposizione con Facebook, presenta dei punti di differenziazioni rilevanti, come ad esempio gli “Hangout”: asset che Google potrà sfruttare per fare parte dell’ecosistema social degli utenti.

Gli utenti Facebook sono sempre più attivi anche su altri canali social, ma le loro esperienze vengono integrate all’interno del social network che si è appena quotato in borsa, rendendolo un hub di conversazione molto importante.

Per i brand è importantissimo esplorare vie parallele a Facebook, tenendo però sempre in considerazione l’enorme valore di coordinamento e di connessione reso possibile dal social network più frequentato al mondo e sviluppando la propria strategia di canale come un vero e proprio ecosistema, piuttosto che come una serie di canali che procedono in autonomia.