Mercoledì Social #123

News

Incredibile. Ferragosto è arrivato, il classico giro di boa estivo, quello che ci fa pensare che una nuova stagione sta per iniziare. Per non arrivare impreparati, ecco per voi le notizie social più fresche (o calde? Boh).

 

Facebook Sponsored Stories per fan e non fan

Come riporta Inside Facebook, per il momento è solo un test, ma ci sono buone probabilità di vedere presto implementata questa nuova feature. Si tratta della possibilità per i brand di far apparire i propri post sponsorizzati nel news feed di chi non è fan della loro pagina. Saranno visibili sia da desktop, sia da mobile: in tutto e per tutto simili ai tradizionali post del news feed, con la possibilità di interagire con il contenuto, ma etichettati come sponsorizzati e dotati di una visibile call to action per fare direttamente Like alla pagina. Che ve ne pare? Secondo voi il test ha buone possibilità di successo? Se sì, come cambierà lo scenario delle inserzioni su Facebook?

 

Facebook Sponsored Stories: dove?

Non solo quando, quanto, a chi, ecc: una nuova metrica aiuterà a misurare al meglio e ottimizzare le performance delle Sponsored Stories su Facebook. Si tratta della posizione media occupata dall’inserzione all’interno del newsfeed dell’utente. Grazie a questo nuovo dato sarà possibile analizzare nel dettaglio ogni singola inserzione, aggiungendo una nuova importante variabile alla valutazione delle performance dell’investimento media.

 

 Google+: arrivano le vanity URL per brand e utenti

Avevate perso le speranze? E invece no, Google ci sorprende con l’arrivo delle URL personalizzate per pagine brand e profili personali su G+. Niente più stringhe infinite di caratteri alfanumerici, ma link essenziali e facili da condividere e promuovere: ad annunciarlo, anche questa volta, è stato un dipendente, specificando che il rilascio sarà graduale (non c’è ancora una data). Per ora ne stanno beneficiando alcuni grandi brand e personaggi famosi, come google.com/+toyota, google.com/+hugoboss,  google.com/+britneyspears e l’immancabile google.com/+davidbeckham. Secondo voi, questa novità arriva fuori tempo massimo o è l’inizio di una nuova ondata di interesse da parte dei brand?

 

Pinterest apre le iscrizioni e cresce nei referral

Dopo un lungo periodo di registrazioni solo su invito, Pinterest ha finalmente aperto le sue porte alle iscrizioni. Insieme a questa notizia, grazie a Shareaholic emerge che, dopo alcuni alti e bassi, i referral provenienti da Pinterest si sono attestati su un ritmo di crescita costante e pare che la piattaforma sarà presto la quarta fonte di traffico più grande del mondo, pronta a superare Yahoo già nel mese di agosto.

Instagram for Business: il blog

L’amato Instagram annuncia la nascita di un blog dedicato alle aziende. Si tratta di uno spazio in cui vengono raccolte tutte le best practice, news e consigli per rendere sempre più efficace la propria presenza su Instagram, mettendo in campo attività che siano sempre più coinvolgenti per la community, raccontando la propria storia per immagini e stimolando una conversazione con contenuti rilevanti.

Social media: i benefici secondo le aziende

Un’interessante infografica di Demandforce dà evidenza di quanto sia importante per i brand su Facebook stimolare la propria community con la conversazione, rispondere alle richieste di assistenza e raccogliere i loro feedback. Purtroppo non tutte le aziende se ne sono accorte: in media, rispondono solo al 5% delle domande che vengono poste dalla community, e addirittura 1 su 4 non permette agli utenti di postare e condividere contenuti. Ma c’è anche chi sfrutta al massimo le potenzialità relazionali offerte dai social network, come KLM che su Facebook, con 1,8 milioni di utenti, ha un Response rate del 94% e dei tempi di risposta davvero rapidi, circa 27 minuti. Secondo un’indagine di PulsePoint Group, ecco quali sono i benefici principalmente riconosciuti dalle aziende come risultato di un’efficace attività sui social media:

 

Quanto c’è di social nella musica online?

Molto, secondo un’indagine di Lab42. Il comportamento online degli amanti della musica prevede una quota davvero massiccia di download, sia a pagamento (70%), sia gratuiti (60%); solo il 13% dichiara di non scaricare brani online. Ben il 73% degli intervistati è parte di una community interamente votata alla musica: al primo posto si piazza Pandora, seguito da Spotify, con Last.fm al terzo posto (che ha recentemente presentato il suo nuovo design). Nell’86% dei casi, gli utenti che ne fanno parte sono disposti a pagare per accedere all’upgrade del proprio profilo entro o allo scadere dei 6 mesi di free trial; addirittura, il 41% di questi opta per l’upgrade entro un mese dall’attivazione dell’account. Le dinamiche tipiche dei social network dominano anche qui: il 94% degli utenti ha dichiarato di ascoltare un brano dopo aver visto un amico ascoltare lo stesso pezzo. Qual è secondo voi la naturale evoluzione del mercato della musica? Alla luce di questi dati, ritenete debbano essere applicati cambiamenti strategici? Ditecelo nei commenti!