Mercoledì Social #182
Prima di iniziare a leggere, mettete in sottofondo la colonna sonora obbligata di questo Mercoledì Social #182.
News feed ads? Sempre più rilevanti
Cominciamo con le parole di Hong Ge, engineering manager in Facebook: «People should see ads that are increasingly relevant to them, and fewer ads that they might not be interested in.»
Partendo da questo presupposto, Facebook ha annunciato che verranno apportate delle modifiche al modo in cui viene targettizzato l’adv nella sezione notizie. «Someone – continua Hong Ge – who always hides ads for electronics will see fewer ads in the future for them». Gli utenti che troveranno un’inserzione distante dai propri gusti, potranno nasconderla. All’opposto, quelli che ne saranno colpiti positivamente, potranno scegliere di condividerla.
È evidente, quindi, che verrà riconosciuta sempre di più l’importanza del feedback delle persone rispetto ai messaggi proposti dai brand.
Facebook: graph search e status update
Rimaniamo sulla piattaforma di Zuckerberg. La Graph Search di Facebook, come riportato in questo blog, si arricchisce di un elemento molto importante: gli status update faranno parte dei risultati scaturiti dalle ricerche, permettendo agli utenti di cercare anche immagini, check-in e commenti.
Come al solito, in questa fase l’update sarà reso disponibile per un piccolo gruppo di utenti. Aspettiamo!
Twitter e l’importanza del contenuto visivo
Pochi giorni fa Twitter ha rilasciato un aggiornamento tanto semplice quanto importante: le immagini condivise tramite embedded tweet ora appariranno al di sopra del testo, acquisendo maggiore rilevanza. Può sembrare una mossa banale ma, in effetti, in questo modo l’impatto è del contenuto è maggiore. Giudicate voi stessi!
Fortune 500 – Quali brand sono su Instagram?
A riprova del fatto che il visual content sia sempre più importante per le marche, ormai più del 22% dei Fortune 500 brands gestisce attivamente la propria presenza su Instagram.
In questo report troverete dati molto interessanti su come le aziende stanno usando questo strumento, che permettono di trarre diverse conclusioni.
- Nonostante l’introduzione dei video, le immagini rimangono il focus principale.
- Instagram è una 24/7 platform: i dati presenti nel report evidenziano che i valori relativi all’engagement rimangono elevati a prescindere dal giorno della settimana o dall’orario. Questo potrebbe essere determinato dal fatto che difficilmente ci si limita a guardare la foto in cima al proprio feed, ma si scorre invece fino a recuperare la meno recente.
- Diverso il caso dei video, che funzionano meglio nelle ore non lavorative, per ovvi motivi.
- Inoltre, dal report trapela un dato molto importante relativo all’uso degli hashtag: più ne vengono usati, più il contenuto si espande, sottolineando il fatto che Instagram sia una discovery platform. Quindi #hashtag #comesenoncifosseundomani. Ma ricordiamoci che #iltroppostroppia. 🙂
Milano Fashion Week
Insomma, l’abbiam capito: l’occhio vuole la sua parte. E allora chiamiamo in causa gli intenditori.
La settimana della moda si è appena conclusa, ma qual è la performance online dei maggiori fashion brands italiani?
Qui scoprirete che Gucci la fa da padrone, con oltre 112.000 visitatori unici al proprio sito, solamente durante il mese di luglio.
Best Global brands 2013
Ma se Gucci è al numero uno in questa classifica, non può sicuramente competere con le prime posizioni in quest’altra.
La notizia riguarda il sorpasso di Apple (#1) e Google (#2) su Coca-Cola (#3), che era al comando da ben 13 anni.
Il dato più interessante, a mio parere, riguarda l’ascesa dei technology brands (se considerato anche il +30% di Samsung), che offrono nuovi modi di comunicare e condividere esperienze, rispondendo alla crescente esigenza delle persone di stare in contatto tra loro.
State of mobile 2013
A proposito di tecnologie che permettono di rimanere in contatto, parliamo di mobile.
Secondo i dati di questa ricerca pubblicata da Nielsen, gli investimenti da parte dei brand su mobile advertising e social media advertising sono in ascesa. D’altra parte, questi strumenti non solo sono diffusissimi, ma permettono anche di targettizzare i messaggi in modo molto preciso rispetto a interessi e tratti socio-demografici.
Per i marketers, quindi, la rilevanza dei dispositivi mobili è in continua crescita: in questa infografica si fa il punto della situazione sulla diffusione e l’utilizzo di questi device.
Il dato che più ci interessa, per proseguire con questo Mercoledì Social, è relativo all’utilizzo di questi aggeggini mentre guardiamo al TV.
Non vi fermate qui se volete scoprire perché!
Thanking Bad
[Premessa: prima che mi tiriate tutte le maledizioni del mondo se ancora non avete visto il Season Finale, vi prometto che non ci sarà alcuno spoiler.]
Se invece negli ultimi cinque anni avete vissuto sulla luna, o a Vertemate con Minoprio ad esempio (con tutto il rispetto per chi vive a Vertemate con Minoprio) e non sapete cosa sia Breaking Bad, ve lo spiego in cinque parole: è una storia d’amore.
Tra la serie e chi l’ha guardata. Una storia così coinvolgente da catturare non solo l’attenzione delle persone, ma anche quella dei brand, che ne hanno cavalcato l’onda.
Su Twitter, durante la messa in onda dell’ultimo episodio, sono stati registrati circa 1,24 milioni di tweet, solo in USA, con 10 milioni di persone davanti al teleschermo. Nonostante questi numeri siano impressionanti, il volume delle conversazioni registrato durante lo show è stato inferiore alle aspettative, considerato soprattutto quanto se ne sia parlato prima dell’on-air.
Talmente coinvolgente questo Breaking Bad, da far mettere da parte anche lo smartphone?
Per questo mercoledì è tutto, ci lasciamo con il retwittatissimo commento di Bryan Cranston. A presto!