Mercoledì Social #268

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Luca Della Dora

Buon mercoledì a tutti, un mercoledì – come sempre – ricco di notizie dal mondo della comunicazione, del marketing e dei social media. Iniziamo subito quindi.

Google I/O

Uno degli appuntamenti più interessanti dell’anno è sicuramente il Google I/O – la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori, che offre però spunti di riflessione interessanti in senso molto più ampio. Cosa dobbiamo aspettarci quest’anno? Secondo The Next Web non verrà annunciato nulla di davvero rivoluzionario, ma una serie di aggiornamenti a prodotti esistenti.
Qui potete trovare una breve raccolta di previsioni, da The Next Web appunto.

Google I/O 15

 

3.2 miliardi di persone su internet

Questo il dato, frutto di uno studio dell’ITU (International Communication Union): entro il 2015, 3.2 miliardi di persone saranno connesse a internet. Si tratta di un dato che può essere letto da due punti di vista, perché evidenzia anche che 4 miliardi di persone – nei paesi in via di sviluppo – non hanno ancora possibilità di sfruttare le opportunità offerte dal web. Ed è probabilmente questa una delle sfide più importanti che Facebook, Google e altri attori si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi.

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Instagram e gli altri

Chi usa Instagram è un utente attivo – mediamente – di altri 5 social network: non sorprende che il 97% utilizzi anche Facebook, ma è interessante notare che gli utenti Instagram siano particolarmente propensi ad essere attivi anche su altre piattaforme, come riportato da Global Web Index.
Altro dato saliente, anche questo prevedibile, è il forte utilizzo di piattaforme di mobile messaging, come Facebook Messenger e WhatsApp.

GWI - Instagram

 

Facebook e l’estate

Sappiamo molto bene quanto sia importante analizzare il modo in cui si comportano le persone per creare contenuti ed esperienze rilevanti per loro, e per i brand con cui desideriamo attivino una relazione.

L’estate è un momento particolare, in cui le persone si dedicano ad attività diverse rispetto al resto dell’anno, e in cui cercano innanzitutto di rilassarsi, ma anche di esplorare in termini di luoghi, ma anche di nuovi argomenti di discussione – e di socializzare.

La maggior parte delle persone dichiara che l’obiettivo primario, durante l’estate, è mettersi in forma, ma anche di passare più tempo all’aperto, o provare nuove attività e hobby.

Sharing the Action of Summer

Qui lo studio completo da Facebook IQ.

 

Youtube, sempre più luogo di apprendimento

Il 67% dei millennials dichiarano infatti che su Youtube è possibile trovare qualsiasi cosa desiderino imparare: e se pensiamo che – soltanto negli USA – durante lo scorso anno sono state guardate più di 100 milioni di ore relative di How-To, capiamo quali sono le dimensioni del fenomeno. Questi dati sono frutto dello studio I Want-to-Do Moments: From Home to Beauty” che potete trovare qui.

I Want-to-Do Moments: From Home to Beauty

Si tratta di un trend molto interessante, che testimonia – ancora una volta – come Youtube sia a tutti gli effetti un motore di ricerca considerato fondamentale in occasioni molto diverse, e capace di rispondere al modo in cui le persone accedono alle informazioni: un comportamento sempre più diffuso durante qualsiasi momento della giornata, come testimonia il dato che ci racconta che il 91% delle persone che usano uno smartphone, lo facciano per cercare supporto e idee quando devono portare a termine un compito.

 

Di nuove emoji e modi in cui (non) usarle

Proprio così, come riporta Yahoo! Tech, nel 2016 verranno aggiunte 38 nuove emoji a quelle esistenti: da quella raffigurante il selfie a quella con il bacon (qui trovate la lista completa).

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Ma siamo sicuri di conoscere abbastanza bene quelle esistenti? Questo post, di Wired, confronta il modo in cui la maggior parte delle persone usano le emoji, e il loro significato originale.

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Social Media sempre più strumento di Customer Service

I social media hanno ridefinito profondamente il rapporto tra aziende e consumatori: le persone utilizzano i luoghi presidiati dai brand per ottenere informazioni, per ricevere supporto, ma anche per esprimere il proprio disappunto e per lamentarsi.

Piattaforme come Facebook e Twitter stanno diventando sempre più centrali nelle strategie di customer service: lo testimonia – anche – questo studio condotto da Institute of Customer Service e ripreso da The Guardian, che sottolinea come il 12% delle persone abbiano usato i social media per esprimere un parere negativo, ma anche che il 39% ha utilizzato questi canali per fornire un feedback, mentre il 31% per informarsi prima di un acquisto.