Mercoledì social #322

Mercoledì Social
anna.norelli

È mercoledì e, in questi giorni in cui il tempo è variabile, una certezza ci tiene con i piedi per terra: è il giorno del mercoledì social!

Facebook potenzia ulteriormente la piattaforma Facebook Live Non potevamo non iniziare da qui, cioè dalle novità di Facebook Live, su cui l’azienda punta moltissimo per coinvolgere i suoi utenti e aumentare il tempo che trascorrono sulla piattaforma.

Innanzitutto, è stato rimosso il limite temporale dei 90 minuti ed è ora possibile realizzare streaming infiniti.

Le dirette che superano i 90 minuti non saranno salvate, mentre quelle che finiscono entro 90 minuti, saranno conservate sui server di Facebook come normali video, e quindi potranno essere riviste dagli utenti, esattamente come già avviene oggi.

Un cambiamento importante per tutti, ma soprattutto per i professionisti: giornalisti, editori e canali TV potranno trasmettere eventi di ogni genere su Facebook, trasformando completamente il modo con cui gli utenti possono accedere ai contenuti.

Facebook ha inoltre aggiunto filtri per targettizzare il pubblico che può accedere agli streaming: come già avviene per le Pagine, è possibile scegliere l’area geografica in cui mostrare le dirette, l’età degli spettatori e altre caratteristiche sulla base delle informazioni in possesso del social network.

Infine, Facebook annuncia l’introduzione di “engagement graphs“, cioè un grafico che mostra il punto in cui il filmato ha ottenuto il maggiore successo e permette di visualizzare direttamente i momenti del video migliori o più engaging.

Piccole rivoluzioni attraverso le quali Facebook rende sempre meno necessario per gli utenti cercare e visualizzare contenuti e dirette video fuori dalla propria piattaforma, nel resto del web (Youtube) o in TV.

                             Facebook_Live

Fonte: TechCrunch

I 140 caratteri di Twitter si allungano

Anche Twitter ha annunciato grandi novità: le foto, i video, le gif e i nomi degli utenti non saranno più contati nei 140 caratteri, e ci si potrà ritwittare da soli.

I 140 caratteri, feature per eccellenza di Twitter, sono tutto ciò che gli utenti hanno a disposizione per esprimersi, inclusi i link (che contano 23 caratteri), le foto (24 caratteri), le gif, i video e qualsiasi altro elemento. Todd Sherman, senior product manager di Twitter, ha spiegato che, nei prossimi mesi, i 140 caratteri disponibili potranno essere occupati quasi totalmente dal testo.

Non saranno più conteggiati come carattere: la mention degli utenti all’inizio della risposta, che oggi occupa 7 dei 140 caratteri disponibili, le foto, le gif, i video, i sondaggi o i tweet di altri citati dentro il proprio tweet.

Per ora non è stato specificato se i link continueranno a essere conteggiati nel numero dei caratteri, ma è probabile che non sarà così.

Tra le altre cose, Twitter ha anche introdotto la possibilità di ritwittarsi da soli, per “quando si vuole condividere una nuova riflessione o si pensa che una idea davvero buona sia passata inosservata”.

Inoltre, d’ora in poi i tweet che iniziano con un nome utente, fatta eccezione per le risposte ad altri utenti, saranno visibili a tutti i propri iscritti, e non solo a quelli che seguono anche l’utente menzionato. Fino ad oggi, per mostrare a tutti i propri iscritti un tweet con all’inizio un nome utente bisognava ricorrere a qualche trucchetto, come per esempio l’inserimento di un carattere prima della mention del nome utente.

Twitter spiega che se si vuole che una propria risposta sia visibile a tutti i propri follower, invece, la si potrà ritwittare.

Anche Twitter, quindi, sta lavorando per semplificare la piattaforma, così da guadagnare nuovi iscritti e spingere gli attuali utenti a sfruttarla di più.

Fonte: Twitter

Twitter night mode

Twitter potrebbe rifarsi anche il look, ma solo per la notte.

Il “night mode” è una caratteristica che ha visto il suo debutto con l’avvento degli e-reader e si basa sul fatto che di notte, quando la luce è fioca, l’occhio tende a preferire uno sfondo scuro, piuttosto che uno schermo con una forte luce abbagliante.

Proprio recentemente, Apple ha introdotto il Night Shift per iOS, che permette di ridurre i colori dello schermo se ci si trova in una zona con poca luce.

Sembra che anche Twitter voglia cavalcare il trend: come riportato da alcuni utenti Android, l’Azienda starebbe infatti testando sul client ufficiale per il sistema operativo di Google la Night Mode, che ad esempio è già presente da tempo in Google Docs. 

Dopo un certo orario si attiva in automatico una interfaccia grafica, che sostituisce i colori chiari con delle cromie più scure, allo scopo di non affaticare la vista e limitare il bagliore. L’annuncio è stato dato da Taylor Wimberly, che lavora in Huawei, il quale sul proprio account ufficiale Google Plus ha pubblicato uno screenshot della Night Mode, avvistata nell’ultima Alpha Release di Twitter.

Al momento, tuttavia, non è noto se e quando questa feature sarà rilasciata, né se sarà disponibile anche su iOS.

                                            Twitter_nightMode

FONTE: The Verge

Snapchat apre le porte agli stickers

E sempre a proposito di rinnovamento, Snapchat ha rilasciato un aggiornamento che consente agli utenti di personalizzare i propri Snaps con oltre 200 stickers.

Il meccanismo di inserimento è identico a quello delle emojii. Proprio come per le emoji, è possibile trascinare, ridimensionare e riposizionare qualsiasi adesivo sulle foto o video. Gli adesivi funzionano anche con la nuova funzione “Sticker 3D” di Snapchat.

L’aggiornamento sarà sicuramente utile agli utenti per  comunicare al meglio i propri pensieri ed emozioni tramite Snaps.

Snapchat_stickers

FONTE: TechCrunch

Google crea un nuovo wearable

Un nuovo protagonista entra a far parte del mondo dei wearable, settore di cui tanto si parla negli ultimi anni e che sicuramente vedremo crescere sempre di più.

Si tratta del “Levi’s Commuter x Jacquard by Google Trucker Jacket”, un giubbotto sviluppato da Advanced Technology and Projects (ATAP) – la divisione di Google che gestisce i progetti più innovativi dell’azienda – in collaborazione con Levi’s, che ha curato il design del prodotto.

La giacca risolve uno dei problemi che, soprattutto i ciclisti, conoscono bene: mentre pedaliamo è complicato – e pericoloso – interagire con il proprio smartphone. Da qui, l’idea di inserire sul polsino del giubbotto un dispositivo che si collega via Bluetooth con il telefono, in modo da poterlo utilizzare anche se lo si tiene in tasca.

La giacca, che sarà lanciata ufficialmente nel 2017, fa parte del Project Jacquard, un progetto avviato da Google, che riguarda la progettazione di vestiti, dotati di sensori, per registrare movimenti e attività di chi li indossa e semplificare l’utilizzo degli smartphone quando non sono a portata di mano: 

                           levi-jacket

Fonte: Forbes