Mercoledì Social #327

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claudio.mattiello

Ok l’Italia ha battuto la Spagna e un altro capitolo della storia infinita con la Germania è alle porte, siamo in ansia ed è solo mercoledì. Proviamo a distrarci un attimo con il Mercoledì Social #327

Stickers anche su Twitter

Si sa Twitter non naviga in buone acque, il recente sorpasso subito da parte di Snapchat per numero di utenti connessi giornalmente è solo una delle ultime note negative che si legano alla celebre piattaforma di micro blogging.

A San Francisco lavorano duramente per recuperare il vecchio fascino cercando di intercettare quelle tendenze che stanno caratterizzando la creatività sulle altre piattaforme social.



L’introduzione degli sticker da applicare alle foto va nella direzione della personalizzazione dei contenuti, campo nel quale Snapchat la fa da padrone.

Twitter, in ogni caso, non dimentica la sua natura fondata su hashtag ricercabili da tutti gli utenti. Cliccando sullo sticker, l’utente potrà visualizzare tutti i contenuti che hanno utilizzato quel determinato adesivo.

Twitter Engage

Some say, direbbe Jeremy Clarkson, Twitter è il social network prediletto dalle star del jet set e da personaggi influenti in senso più ampio.

Per non scontentare nessuno diamo il beneficio del dubbio sull’attualità di quest’affermazione, dubbio che in ogni caso non sembra sfiorare gli uomini di Twitter.

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Twitter Engage si pone l’obiettivo di facilitare la gestione di ampie community dando maggior visibilità alle interazioni giudicate più rilevanti.

Nello specifico l’algoritmo evidenzia lo scambio ricevuto da profili verificati o con follower base importanti, da chi condivide buona parte della follower base oppure da chi produce un gran numero di attività correlata all’account.

Siamo certi che l’ultimo non sia un invito allo spam per rendersi visibili ai propri idoli 😉

Live video su Facebook

Non solo Twitter, anche Facebook si trova nella posizione di dover contrastare la posizione di vantaggio acquisita da Snapchat sul fronte dei video personalizzati.

A tal proposito a Palo Alto hanno lavorato per mettere a frutto l’acquisizione di Masquerade avvenuta lo scorso Marzo.

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Nelle prossime settimane gli utenti, partendo dall’app MSQRD, potranno iniziare ad utilizzare i video live modificando in diretta i volti grazie all’applicazione di maschere divertenti che, all’occorrenza, potranno rendere gradevoli anche conversazioni in cui non c’è molto da dire 😛

Sempre in tema di live video, forse, le novità più interessanti sono altre.

Nei prossimi mesi (al momento solo per i profili verificati) verrà introdotta la possibilità di invitare amici all’interno della propria diretta e di pianificare la condivisione dei live creando di fatto una sorta di programmazione.

Facebook Slideshow

 I video stanno diventando sempre più terreno di scontro tra piattaforme social per attrarre nuovi utenti e stimolarli alla condivisione di contenuti.

Ma non tutti gli utenti sono avvezzi nello scattare una moltitudine di foto da condividere con tempismo sui social e, ancora meno, sono propensi a girare brevi video da mostrare ai propri contatti.



Facebook ha deciso di seguire la strada tracciata da Apple e Google rispettivamente grazie a Memories e Google Photos.

L’intento di Facebook Slideshow è quello di stimolare la condivisione di contenuti visivi da parte degli utenti.

Se nelle precedenti ventiquattro ore si scattano almeno cinque foto o registra un video, nel momento in cui si decide di fare uno status update Facebook ci suggerirà la possibilità di creare uno Slideshow combinando foto e video con una galleria di temi predefiniti.

Oltre allo stimolo alla condivisione, anche in questo caso, a Palo Alto cercano di contrastare la posizione di vantaggio che Snapchat si è ritagliata grazie alle snap stories.

Chatbot, applicazioni pratiche

 Il recente lancio dei Chatbot ha avuto come conseguenza più immediata quella di stimolare il confronto sulla reale utilità di sistemi automatizzati con i quali interagire per semplificare le attività di tutti i giorni.

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Un interessante contributo al dibattito ci viene fornito da uno studente della Stanford University, Joshua Browder, il quale partendo da un’evidenza che caratterizza la vita di migliaia di persone ha voluto sviluppare un’applicazione reale di questa tecnologia.

Grazie al suo Chatbot DoNotPay ha creato un avvocato virtuale che aiuta sfortunati o consapevoli automobilisti a contestare multe derivanti dal mancato pagamento del ticket per la sosta.

Chissà se funziona anche con l’uso creativo delle quattro frecce.

Chatbot e brand

Sebbene, come visto nell’esempio dei parcometri, i Chatbot abbiano avuto il principale merito di stimolare la creatività dei programmatori più volenterosi di certo non sono passati inosservati ai brand, specialmente in ottica di coinvolgimento delle proprie community

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American Express ai recenti Cannes Lion ha annunciato il rilascio, nei prossimi mesi, del suo Chatbot diventando di fatto il primo istituto finanziario a lanciarsi nell’utilizzo di questi nuovi strumenti.

L’idea alla base è quella di stabilire un rapporto più colloquiale con i propri clienti sugli acquisti appena effettuati. Ad esempio, acquistato un biglietto aereo, il bot inoltrerà la ricevuta, con l’avvicinarsi della data ricorderà al cliente il volo da prendere, la sala d’attesa/gate una volta giunti in aeroporto.

Detto questo non ci resta che augurarvi bon voyage, stay tuned!