Mercoledì Social #334

Mercoledì Social
alice.tassinato

Nonostante il Ferragosto passato da pochi giorni, l’informazione non si ferma e neppure il nostro Mercoledì Social! E allora, stesi sotto l’ombrellone, tra una nuotata in un mare cristallino e un aperitivo con un ottimo mojito in mano, eccovi l’imperdibile appuntamento di metà settimana, proprio nel bel mezzo di agosto, a metà estate e soprattutto nel bel mezzo delle meritate vacanze. <3

Buon mercoledì social #334!

Pubblica e pianifica post con kuku.io

Pubblicare e programmare post su più social media è un’esigenza non solo dei professionisti in ambito social ma per chiunque debba promuovere prodotti e servizi utilizzando una cabina di regia unica e funzionale.

Kuku.io è un web tool con accesso gratuito e con abbonamenti a pagamento che consente di realizzare post testuali e multimediali che possono essere pubblicati o programmati in contemporanea su oltre 60 social. Ebbene sì, tra questi c’è pure Instagram!

Nei profili a pagamento si potrà ricevere statistiche aggiornate, realizzare dei diagrammi di flusso, far collaborare dei team e molto altro. In un abbonamento gratuito, invece, è possibile aggiungere fino a 3 account social e offre la possibilità di pubblicare al massimo 50 post al mese.

La vita del community manager sarà così semplificata e schedulata!

 

Nuovo aggiornamento per l’algoritmo del News Feed di Facebook

Ancora una volta, Facebook cambia l’algoritmo del proprio News Feed. L’ultima modifica risale a circa un mese e mezzo fa, quando con un aggiornamento dell’algoritmo, la piattaforma aveva cominciato a dare priorità ai post di amici e familiari. Questa decisione aveva scatenato quindi le ire degli editori, che in seguito a questa novità avevano lamentato un calo di visibilità dei propri post sul social network.

La nuova modifica dell’algoritmo, adesso, sembra venire proprio in loro soccorso. Facebook ha annunciato che inizierà a determinare quali post sono “informativi”, ossia quali post, a detta dei propri utenti, “sono relativi ai loro interessi, stimolano discussioni, e contengono notizie sul mondo che li circonda”, e li metterà in evidenza all’interno del News Feed.
Grazie a dei sondaggi che ogni giorno Facebook fa ai suoi utenti, a ciascun post viene assegnato dagli utenti un punteggio da 1 (post non informativo) a 5 (molto informativo). A questo punto i post con punteggio più alto vengono messi all’interno del proprio modello predittivo, in modo da trovarne altri con un analogo livello di informazione. Il modello viene poi personalizzato per ogni utente, in base alla sua relazione con gli autori dei post, a quanto spesso interagisce con i post e a su che tipo di post tendenzialmente clicca. Tutte questa varianti vengono poi combinate con gli attuali algoritmi di machine learning che consentono a Facebook, tramite l’osservazione dei post che attirano di più l’attenzione di un utente, di identificare temi per esso rilevanti.

Il risultato di tutto ciò? Post “personalmente informativi”, che saranno quelli che da questi giorni avranno più visibilità nelle bacheche di Facebook.

 

newsfeed fb

 

Facebook VS AdBlock Plus: braccio di ferro sui filtri anti-pubblicità
Facebook attacca, Ad Block Plus risponde. Nel mezzo dell’estate si accende la guerra tra il colosso dei social network e il principale software che consente agli utenti di “filtrare” gli annunci pubblicitari mentre navigano su internet.

Mercoledì scorso Facebook aveva annunciato l’arrivo di nuove funzionalità a disposizione degli utenti per “controllare” il tipo di annunci pubblicitari da visualizzare e, allo stesso tempo, che le inserzioni sarebbero state d’ora in poi visibili anche dagli utenti che navigano utilizzando un ad blocker, con riferimento sia ai post sponsorizzati sia gli annunci nella colonna di destra.

La strategia del social per preservare il suo business multimiliardario legato alla pubblicità risulta così molto chiaro, offrendo all’utente un modo più facile per controllare e plasmare in base ai propri interessi la pubblicità sul social da una parte, dall’altra la promessa di applicarsi in uno sforzo costante sui codici per cercare di neutralizzare i sistemi come AdBlock Plus, che tolgono banner ed inserzioni pubblicitari dall’esperienza di navigazione.

Adblock Plus, invece, a pochi giorni dalle novità lanciate da Facebook, ha infatti promesso agli utenti che torneranno a non vedere da pc le pubblicità sulla bacheca o sulla colonna di destra, grazie all’ultimo aggiornamento prodotto dalla propria community di sviluppatori.

Secondo quanto già osservato dalla società guidata da Mark Zuckerberg, l’ultimo aggiornamento di AdBlock Plus sarebbe però piuttosto “rozzo”, in quanto rimuoverebbe non solo gli annunci, ma anche i normali post di amici e pagine.

Sta di fatto che la battaglia sembra appena cominciata. Il fatto poi che a esporsi in prima persona sia Facebook fa intuire che nemmeno il Native Advertising è ormai al riparo dalla tagliola degli ad blocker, un fenomeno che stando alle ultime ricerche potrebbe costare a editori e concessionarie.

 

Google Duo, videochiamate per tutti

Google ha annunciato la disponibilità di Duo, la nuova app per le videochiamate one-to-one compatibile con Android e iOS.

La parola d’ordine di Duo è semplicità. L’app offre infatti un’unica funzionalità, ovvero le videochiamate tra singoli utenti, attraverso un’interfaccia priva di qualsiasi complessità. Non è necessario nessun account specifico, né un account Google, ma solo il numero di telefono. L’utente può quindi chiamare tutti i contatti presenti nella rubrica dello smartphone. Se un contatto non ha installato Duo è possibile inviare un SMS con il link per il download. L’uso dell’app è immediato: un tap per avviare una chiamata e uno swipe per rispondere.

Duo utilizza una tecnologia open source e adatta automaticamente la risoluzione del video in base alla larghezza di banda della connessione. Quando la qualità della rete è troppo bassa, l’app disattiva lo streaming video, lasciando solo l’audio. Duo effettua inoltre lo switch automatico tra WiFi e rete mobile, consentendo videochiamate senza interruzioni in casa/ufficio e all’esterno.

Duo è indirizzata principalmente agli utenti consumer. Le aziende che cercano un prodotto più completo, basato sull’account Google e profondamente integrato con le app Google, devono utilizzare Hangouts, che quindi non verrà eliminata.

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Gli effetti di MSQRD sbarcano su Facebook

Dopo le Stories di Instagram, Zuckerberg “copia” l’ennesima funzione da Snapchat. Facebook starebbe infatti iniziando a testare filtri per foto e video, grazie all’acquisizione MSQRD, avvenuta qualche mese fa.

Al momento tale possibilità è però disponibile solo in Canada (Android e iOS) e Brasile (iOS), per foto e video legate alle Olimpiadi; gli effetti disponibili sono infatti per ora solamente legati ai giochi olimpici.

Gli utenti delle aree geografiche interessate saranno invitati a provare i nuovi filtri, registrando brevi video o scattandosi dei selfie tramite la fotocamera frontale, sui quali potranno applicare simpatici effetti in realtà aumentata.

Per lanciare questo tool basterà avviare la fotocamera frontale, andando ad abilitare in maniera automatica l’inserimento di filtri e sticker.

Queste feauture fanno parte del piano di Facebook per diventare un social sempre più basato sui video, che sembrerebbero essere il trend del momento, soprattutto dopo l’introduzione dei video live. Il prossimo passo del social sarà quello di semplificare ulteriormente la condivisione di foto e video.

Non è però ancora chiaro se e quando questa funzione verrà estesa a tutti gli utenti del social, e in che modo la gamma di effetti disponibili verrà ampliata, ma speriamo che non si faccia attendere troppo a lungo!

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Twitter apre Moments a tutti gli iscritti
Novità per Moments di Twitter, il servizio lanciato un anno fa dal social network che permette di raccogliere in un’unica finestra i contenuti su determinati argomenti o storie.

La funzionalità, finora appannaggio di poche realtà editoriali, come New York Times e Washington Post, sarà aperta a un maggior numero di media, influencer e di brand e presto potrà essere sfruttata anche dai comuni utenti. Il social network, alla ricerca di nuovi utenti e impegnato a coinvolgere gli iscritti, punta sempre di più a diventare una piattaforma votata all’informazione.

Moments è una sezione di Twitter permette di visualizzare i fatti del giorno relativi a varie tematiche, offrendo tweet, foto e video, grazie al al lavoro di un team interno al microblog. Lo strumento non è ancora disponibile in Italia.

 

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Siri conosce Pokémon Go

Anche Siri, l’assistente digitale dei dispositivi Apple, conoscere ed apprezza il gioco Pokémon Go. Siri, infatti, conosce perfettamente il gioco ed è in grado di fornire anche utili consigli di gioco oltre che a rispondere a qualche domanda curiosa su Pokémon Go.

Siri dà il meglio di sé in inglese. Gli utenti americani, infatti, possono interagire maggiormente con l’assistente digitale dell’iPhone o dell’iPad chiedendo a Siri veri e propri consigli su Pokémon Go. Siri, infatti, saprà fornire al giocatore informazioni utili come la tipologia di Pokémon e tabelle riassuntive con tutte le loro principali caratteristiche. Informazioni che ai giocatori possono ritornare davvero utili durante le sessioni di gioco sia durante la fase di cattura che durante le sfide tra Pokémon. In Italia, purtroppo, l’interazione con Siri sul gioco Pokémon Go è molto più limitata ma sicuramente sempre interessante.

La speranza è che il team di sviluppo di Siri introduca un completo supporto al gioco Pokémon Go anche per gli utenti che non parlano solo l’inglese. Per gli italiani dunque, c’è la possibilità di chiedere a Siri “Ti piace Pokémon Go?” oppure “Qual è il tuo Pokémon preferito?“.

 

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Arrivati a questo punto potete prender le pinne, fucile ed occhiali.. e continuare a godervi queste vacanze!

Al prossimo mercoledì social!