Mercoledì social #120

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Bentornati con il nuovo Mercoledì Social. Siete pronti a scoprire le principali novità del social web? Eccole!

I numeri dei social media

Sembra proprio che i social media acquisiscano sempre più valore per le aziende: uno studio di Gartner riporta dei numeri interessanti sull’anno in corso. Per il 2012 si prevede che l’investimento su questi canali supererà del 43% quello dello scorso anno, arrivando a 16,9 miliardi di dollari. La social advertising continuerà ad essere il contributo più significativo con un totale previsto di 8,8 miliardi dollari. Anche il social gaming continua a segnare una forte crescita e dovrebbe raggiungere i 6,2 miliardi  di dollari quest’anno. Dati incoraggianti dunque, che evidenziano un trend di crescita significativo e che rendono sempre più evidente, per le aziende che non l’hanno ancora fatto, l’importanza di affacciarsi sui social media per (per dirlo con le parole di Robin Grant), parlare con le persone, non alle persone”.

I promoted updates di Foursquare

Da buona Foursquare addicted, non potevo che iniziare raccontandovi che è da poco stato annunciato il lancio pilota dei “promoted updates”, che permettono alle aziende di comunicare offerte o prodotti disponibili agli utenti. Questi saranno di due tipi: Promoted updates, con comunicazioni puntuali sulle novità, e Promoted specials, riguardanti le offerte del momento. Per ora sono disponibili per 20 fortunate aziende partner, come Gap, Hilton, BestBuy, che hanno attivato questi promoted update con modalità “cost per action”.
Una nuova opportunità per i local business e un passo avanti per Foursquare. Voi cosa pensate di questa nuova feature? Quale evoluzione concreta porterà questa novità?

Mobile Ads VS Desktop Ads: quale più efficace?

Da un report di AdParlor sullo stato dell’advertising mobile su Facebook emerge che, rispetto a un utente che clicca sui desktop ads, i mobile user commentano il 22% in più e fanno il 63% dei like in più sul post sponsorizzato. Le cose cambiano però quando si tratta di azioni più “complesse”– come scrivere wall post, aprire link, guardare video, visualizzare foto: in questo caso si inverte la tendenza e i desktop ads si rivelano da 6 a 8 volte più efficaci. A cosa è dovuta, secondo voi, questa differenza? Ritenete che questi risultati cambierebbero se l’applicazione mobile fosse più user friendly? Qui potete vedere la versione completa del report.

E-commerce in Italia
Qual è il rapporto fra italiani e acquisti online? Secondo uno studio di eMarketer, spendiamo molto ma l’abitudine non è ancora troppo diffusa fra la popolazione. Il ritmo di crescita è sostenuto: nel 2011 c’è stato un incremento del 32%, ben il 38% delle persone online ha effettuato acquisti per un totale di quasi 13 miliardi. Per il 2012 si prevede una crescita del 25%, che porterà al 41% la percentuale di utenti web che avranno fatto almeno un acquisto per un totale di oltre 16 miliardi. Le previsioni parlano di oltre 31 miliardi spesi in e-commerce dagli italiani nel 2016. I siti preferiti? Amazon, LeGuide.com e Apple.

Smartphone VS Tablet nel Regno Unito
Deloitte ha condotto un’interessante ricerca sull’uso del mobile nel Regno Unito: dall’infografica emerge che il 52% della popolazione possiede uno smartphone, mentre solo 16% possiede un tablet. Pare però che le persone preferiscano il tablet quando si tratta di acquistare applicazioni dedicate: la spesa media in questo caso è di £2.50 al mese, contro i £0.80 spesi per arricchire il proprio smartphone.
Per quanto riguarda l’impiego dei due device, smartphone batte tablet (seppur di poco) quando si tratta di usare le e-mail, fare ricerca su internet, accedere ai social network e utilizzare le mappe; viceversa, si preferisce il tablet per usare i servizi di online banking, guardare video o ascoltare musica, fare acquisti online e giocare.
Ritenete che le abitudini degli italiani possano essere paragonate a quelle degli inglesi? Alla luce di queste considerazioni, in che modo le aziende dovrebbero ottimizzare la loro presenza nel mobile?

+1 batte Like nel search ranking
La non-sorpresa della settimana arriva da Econsultancy: pare che nel posizionamento fra i risultati di ricerca di Google, ogni +1 abbia più peso di un Like. Lo studio, basato su più di 7000 pagine web, ha dimostrato che avere almeno 63 +1 garantisce un posto fra il primo 20% dei risultati; per raggiungere lo stesso obiettivo ci vogliono circa 160 Like.

Youtube incoraggia l’uso del proprio nome completo

Cattiverie gratuite? Violenza e  maleducazione? Mai più, secondo Youtube: la piattaforma di video sharing invita i propri utenti ad utilizzare il proprio nome e cognome, e non un nickname, per identificarsi nell’upload dei propri video o nei commenti. Se l’utente decide di mantenere comunque il nickname, è tenuto a specificarne la motivazione (ad esempio, posta per conto di un brand o altro). Questo rappresenta un ulteriore passo nell’ottica dell’integrazione con Google+ e della sempre maggiore tutela degli utenti e dei contenuti postati.

Social support: cosa si aspettano gli utenti?
Secondo uno studio di Arnold Worldwide, in media il 59% degli utenti, quando contattano i loro brand preferiti sui social media per ricevere assistenza, si aspettano una risposta esaustiva. Crescono dunque le aspettative degli utenti nei confronti delle marche presenti sui social media. I cinesi sembrano essere i più esigenti ma anche i più attivi: il 74% ha dichiarato di aver espresso pubblicamente un’opinione a proposito di un servizio ricevuto.  Seguono i brasiliani, con il 68%, che superano del 20% circa gli americani e gli inglesi.

Con queste succose news vi lascio e vi invito come sempre a dire la vostra opinione sugli argomenti trattati nei commenti, qui sotto.