Twitter, oltre i 140 caratteri

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Una delle virtù principali di Twitter rappresenta anche la sua limitazione principale ed è forse la caratteristica distintiva più importante di questo social network. Chiedete a chiunque di descrivervi Twitter e difficilmente riuscirà a farlo senza nominare la brevità dei messaggi o, più nello specifico, i 140 caratteri a disposizione per esprimersi. Qualsiasi utente, inclusi brand e personaggi famosi, si è allineato a questa esigenza.

Oltre il tweet
Offrire un livello di approfondimento aggiuntivo è importantissimo per i tweet: chi è interessato ha la possibilità di interagire oltre i 140 caratteri. Per questo molto spesso i tweet sono corredati da un link per approfondire o interagire, seguendo una call-to-action.

Twitter ha riconosciuto il potenziale di questo “secondo livello” di interazione e approfondimento e – da giugno dell’anno scorso – ha introdotto le “Twitter Cards“: un modo molto semplice di approfondire un tweet. La dinamica delle “cards” permette agli utenti di rimanere all’interno dell’esperienza Twitter durante l’approfondimento e non uscire necessariamente a seguire il link. Al click per approfondire, il tweet stesso si espande, mostrando una “Card” con il contenuto aggiuntivo: immagini, video, brevi “abstract”. Le card si applicavano solo a un numero limitato di contenuti e di fonti.

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Twitter card “Abstract”

 

Twitter card "Player"
Twitter card “Player”
Twitter card "Foto"
Twitter card “Foto”

Espandere i tweet, ma non solo
Da pochi giorni, Twitter ha presentato una nuova possibilità per andare “oltre il tweet”. Al click su un singolo tweet ora sarà possibile attivare molte nuove possibilità interessanti, per le persone e per i brand:

La nuova Twitter card "Prodotto"
La nuova Twitter card “Prodotto”
Twitter card "Applicazione"
La nuova Twitter card “Applicazione”
Twitter card "gallery"
La nuova Twitter card “gallery”

Un ecosistema
Pensare a Twitter come parte di un ecosistema di canali è ancora più importante per i brand, perché l’esperienza all’interno del canale è sempre più completa e include anche elementi aggiuntivi rispetto ai tradizionali 140 caratteri. L’aspetto interessante di queste “card” è che sono visualizzate solo da chi è interessato, da chi approfondisce il tweet, senza il rischio di intasare la timeline di chi vuole solo scorrere l’elenco dei tweet.

Le applicazioni sviluppate dalle marche possono essere sempre più integrate con Twitter, come avviene per Facebook: condividere conversazioni approfondite all’interno dello stream del social network da oggi è più semplice e integrato nell’esperienza degli utenti.

Dynamic Customer Journey: La conversazione cambia il rapporto tra persone e brand

Analizzando il target in modo approfondito, le marche possono capire quali canali siano più rilevanti per le persone che vogliono coinvolgere, attraverso le “fonti multiple” e i canali che le persone utilizzano nella propria “Dynamic Customer Journey”. Da oggi possono immaginare esperienze più integrate anche con Twitter, avvicinandosi al livello di integrazione del contenuto a cui ci ha abituato Facebook.