Un contenuto, infiniti canali

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Il modo in cui ogni giorno scopriamo informazioni, notizie, conversazioni e, più in generale, contenuti sta cambiando.

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Si modificano le tecnologie (hardware e software) che utilizziamo ogni giorno e siamo portati a a scegliere gli strumenti più efficaci e meglio integrati con il nostro modo di vivere per trovare ciò che può interessarci.

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Sono più di cinque i device utilizzati mediamente ogni giorno dalle persone sotto i 25 anni ed è facile intuire come questo trend si stia espandendo anche ad altre fasce demografiche: smartphone, tablet, laptop, TV e – recentemente – smartwatch sono sempre più spesso parte della nostra vita.

Cambia anche il concetto di “contenitore” dal punto di vista digitale. I contenuti vengono visti, utilizzati e condivisi anche al di fuori della loro piattaforma “nativa”. Molte applicazioni utilizzano le notifiche come principale punto di contatto con gli utenti, mostrando i contenuti direttamente nel “sistema operativo”, quindi al di fuori dell’applicazione per cui sono nati.

Non solo: sempre più spesso i sistemi operativi consentono di interagire con queste notifiche, senza necessariamente dover accedere all’applicazione a cui si riferiscono. È molto interessante il punto di vista di Paul Adams su questo tema.

Contenuti integrati nel sistema operativo, fuori dalle app. Visualizzazione di Paul Adams
Contenuti integrati nel sistema operativo, fuori dalle app. Visualizzazione di Paul Adams


Con la moltiplicazione dei device che utilizziamo e con la crescita di importanza delle notifiche cambia radicalmente il modo in cui i contenuti si adattano all’esperienza delle persone.

Il “contenitore”, l’applicazione di riferimento, diventa così meno importante, mettendo in primo piano, invece, il contenuto.

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Contenuti integrati nel sistema operativo, fuori dalle app. Visualizzazione di Paul Adams


Questo tipo di approccio è importantissimo, specialmente se pensiamo a come i canali social che utilizziamo tutti i giorni siano fondamentali per la scoperta di notizie e informazioni. Il modo in cui fruiamo i contenuti provenienti da questi canali influenza l’idea che abbiamo delle persone con cui interagiamo, della nostra community e della società più in generale.

Questa situazione rappresenta un’opportunità per chi produce contenuti: brand in particolare e publisher, più in generale. I contenuti sono più “liquidi”: devono essere pensati per adattarsi al meglio al “contenitore”, al contesto in cui verranno fruiti. È importante tenere conto di questo cambiamento su livelli diversi.

Yo - un esempio di interazione social studiata per smart watch
Yo – un esempio di interazione social studiata per smart watch


Prima di tutto, il formato: da un punto di vista di design il contenuto non può essere pensato in modo indipendente da tutte le possibili declinazioni. La soluzione scelta dovrà essere il più possibile adattabile al contesto, in particolare, in linea coi tempi e col luogo in cui le persone verranno a contatto con il contenuto e le possibilità che potremo proporre per condividerlo con le proprie community. È importante approfondire le abitudini delle persone a cui si rivolge il contenuto per prevederne potenziali azioni e facilitarne la condivisione. Un terzo elemento importante è la tecnologia utilizzata: un impatto fortissimo sulla condivisione del contenuto deriva dalla semplicità con cui le persone possono interagire. Per i brand è differenziante scegliere una strategia di canale che privilegi soluzioni tecnologiche vicine alle abitudini di condivisione delle nicchie a cui si rivolgono.

Per questi motivi è indispensabile un team di specializzato, per produrre contenuto rilevante tenendo in considerazione formato, contesto e tecnologia. Professionisti che possano studiare le persone e generare insight sul modo in cui utilizzano i canali e i device e su come un contenuto possa essere utile o interessante per i suoi destinatari. Chi produce contenuto ha un fortissimo focus dal punto di vista strategico e creativo,per poter definire le strade narrative e le azioni concrete con cui realizzarlo, scegliendo i canali e le modalità più efficaci, in linea con le abitudini di chi ne fruirà. Ma non basta: la competenza nel design e dal punto di vista tecnologico diventa ancora più centrale oggi. Conoscere gli strumenti e le declinazioni che ne derivano consente di scegliere soluzioni creative che facciano leva sul tipo di utilizzo del canale.

Formato, studio del contesto e tecnologia sono tre elementi fondamentali, che, con l’aumento dei canali, degli schermi e dei device, diventano ancora più importanti per chiunque desideri creare contenuto rilevante per una community. Le combinazioni tra questi fattori sono quasi infinite e non possono essere ignorate: sono tra i fattori principali che influenzano la visibilità e la condivisione.