Mercoledì social #373

Mercoledì Social
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Alessandro Romeo

Loro, ancora una volta: Snapchat e Facebook. Anche se per motivi molto diversi, le creature di Evan Spiegel e Mark Zuckerberg fanno parlare di sé. Nonostante Snap Inc. registri performance non proprio esaltanti in borsa, Snapchat resiste, fedele alla propria natura, introducendo nuovi tool a cadenza regolare e sperimentando nuove formule da offrire ai marketer. Facebook, concentrato sul fronte delle fake news, con una mano propone soluzioni per uno stream ripulito da contenuti fuorvianti e con l’altra si appropria senza troppi complimenti delle buone idee della concorrenza (l’ultima in ordine di tempo: i Face Filters di Instagram).

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Snapchat

Negli ultimi giorni Snapchat ha introdotto alcuni nuovi strumenti di personalizzazione, tra cui un magic eraser per ritoccare le foto e una funzione per poter scrivere utilizzando le emoji. Ma la novità più significativa è la possibilità di attribuire un timer infinito ai contenuti inviati.

Di natura decisamente più sperimentale e business-oriented è la tripletta di prodotti, non ancora disponibili in Italia, presentati a inizio settimana.

Le Sponsored World Lenses uniscono i già sperimentati filtri brandizzati (Sponsored Lenses, applicabili solo ai selfie) ai più recenti filtri 3D (World Lenses, applicabili anche alle altre foto) e offrono una modalità più spettacolare per creare interazione tra gli utenti e i loro brand preferiti.

Le Audience Lenses introducono invece la possibilità di rendere disponibili i filtri brandizzati solo a target determinati per età, genere e appartenenza alle Lifestyle categories di Snapchat.

Gli Smart Geofilter, infine, funzionano come i Geofilter normali ma con una maggiore penetrazione local a livello di quartiere, edificio, attività o codice postale.

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Facebook

Su tutt’altro fronte, Facebook ha realizzato tramite AI una mappatura delle pagine che propongono link esterni scadenti o inappropriati. La conseguenza per queste pagine è una penalizzazione a livello di algoritmo, che ne riduca la circolazione nelle home degli utenti.

Sempre nell’ottica di migliorare la qualità dello stream, da questa settimana Facebook bannerà i Live che non mostrano contenuti di vita reale ma immagini statiche o layout grafici finalizzati all’interazione degli utenti.

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Da un lato un’app di messaggistica che, a fronte di una larga diffusione presso il target più giovane, sta sperimentando soluzioni innovative a livello di advertising; dall’altro un social network così trasversale da dover fare i conti con il delicatissimo tema della qualità dei contenuti e delle ripercussioni sociali che ne possono derivare.

Quello tra Snapchat e Facebook è uno scontro interessante proprio perché i due protagonisti hanno caratteristiche estremamente diverse. Non è un incontro di pugilato ma una partita a scacchi. Molta strategia, qualche colpo di scena e mosse estremamente calibrate. Quale sarà la prossima?