THANK GOD WE ARE SOCIAL #328

Thank God We Are Social
alessia.zuin

Se anche voi siete appassionati d’arte, non preoccupatevi, questo autunno non sarete costretti ad affrontare le code e il gelo per visitare il vostro museo preferito: potrete godervi un assaggio d’arte ovunque voi siate.


Alcuni dei più famosi musei al mondo hanno deciso che sfruttare i social network sarebbe stata la scelta ideale per coinvolgere gli affezionati e, allo stesso tempo, arrivare a tutti quegli utenti che, per svariati motivi, non riuscivano a raggiungere.


Per esempio, il Metropolitan Museum of Art è riuscito ad utilizzare in maniera ottimale uno strumento come Instagram, così tanto da veder premiata la propria galleria digitale con un Webby Award per il settore Arte e Cultura.



“The first total eclipse of the sun that was visible in North America after the invention of photography occurred 163 years ago, on May 26, 1854. Photographers William and Frederick Langenheim, brothers from Philadelphia, made eight sequential daguerreotypes of the eclipse. Seven survive and are among the treasures in The Met collection.” —Jeff Rosenheim, Joyce Frank Menschel Curator in Charge, Department of Photographs. Visit the link in our bio to learn more about the first total solar eclipse ever captured in photographs. #TheMet #Eclipse2017 #daguerreotype


Un post condiviso da The Met (@metmuseum) in data: 18 Ago 2017 alle ore 12:55 PDT




Per attività lo segue il LACMA (Los Angeles County Museum of Art) che ha deciso di utilizzare Pinterest come libreria multimediale, rendendo così possibile consultare un elenco completo delle sue opere divise per hub tematici, accompagnando i visitatori nel percorso di visita al museo e permettendo a tutto il mondo di curiosare direttamente dal proprio smartphone o pc.



Anche molti artisti hanno deciso di utilizzare Instagram come bacheca del loro lavoro o, come recentemente ha deciso di fare Maurizio Cattelan, di trasformare un intero profilo in un artwork.


Cattelan ha infatti deciso di utilizzare il suo profilo per farne un pezzo d’arte, creando alto coinvolgimento con il pubblico che, incuriosito, cerca di non perdersi mai l’immagine del giorno. Si chiama The Single Post Instagram e, come si può intuire dal nome, è un profilo che contiene un unico post che viene sostituito ogni 1/2 giorni.


 

Shahak Shapira, invece, crea il progetto Yolocaust, una denuncia contro l’indifferenza dei visitatori del Memoriale dell’Olocausto di Berlino che scattavano selfie senza rispettare la storia legata a quel luogo. Per questo lavoro l’artista ha prima ricercato il materiale su Facebook e Instagram utilizzando hashtag e geotagging, una volta recuperati gli scatti sono stati trattati in modo che scorrendoci sopra il mouse, o il dito, l’immagine originale si sovrapponga a immagini crude che raccontano la sofferenza dei prigionieri.



Benjamin Grosser è invece l’ideatore di Go Rando, un “randomizzatore di emozioni”. Go Rando è un’applicazione che – se scaricata – permette di ottenere una randomizzazione delle reazioni ai post di Facebook: una volta premuto il tasto “Mi piace” Go Rando provvederà a scegliere una qualsiasi reazione tra quelle a disposizione, ribilanciando poco a poco la nostra esperienza nell’utilizzo di Facebook. Se avete paura che le vostre preferenze finiscano in mano al governo sbagliato, questa è l’applicazione che fa per voi.



Se durante il weekend vi venisse voglia di abbandonare la coperta e visitare un museo o una pinacoteca, non preoccupatevi della folla davanti al cartello descrittivo dell’opera: portate con voi il vostro smartphone e scaricate l’applicazione Smartify, l’equivalente in arte di Shazam e Spotify.



Se invece voleste portare un po’ di vita in quel personaggio triste e malinconico raffigurato nel dipinto che avete appena visto alla pinacoteca di Brera, potete utilizzare FaceApp come ha fatto l’artista Ollie Gibbs, che è riuscito a far sorridere i quadri del Rijksmuseum di Amsterdam.




In alternativa, potete divertirvi ad arricchire il progetto lanciato dal profilo di Tumblr Museum of Selfies, che raccoglie tutti i selfie dei quadri sparsi nei musei del mondo.






Time to celebrate ? It’s Museum Selfie Day?by @reddestboyalive #museumofselfies


Un post condiviso da Museum Of Selfies ? (@museumofselfies) in data: 18 Gen 2017 alle ore 04:41 PST




Non mi resta che augurarvi un buon weekend invitandovi a prendere la vostra coperta preferita, arrotolarvici dentro, prendere il vostro smartphone in mano e lasciarvi ispirare. 🙂