THANK GOD WE ARE SOCIAL #333

Thank God We Are Social
stefano.cucinotta

La cronaca nera tira ancora un sacco.


Che scoperta, direte voi.


Ci sono i titoloni fuori dalla edicole, le prime notizie dei telegiornali all’ora di cena, Carlo Lucarelli e ovviamente i social media. Ma in questo momento storico, il genere true crime sta rivivendo un momento d’oro, con nuove (e vecchie) storie in cui scavare per bene. E quanto ci piace scavare.


Iniziamo da Netflix.


Mentre leggete qui, una delle serie migliori dell’anno sta spopolando in tutto il mondo: si tratta di Mindhunter, ambizioso progetto firmato David Fincher. La serie ripercorre la storia vera di Holden Ford e Bill Tench, due agenti dell’FBI che hanno riscritto i termini della criminologia moderna, partendo dai casi più scottanti dei serial killer americani (fun fact: sono loro ad aver inventato il termine “serial killer”).



Qui trovate un articolo del Time su questa magnifica ossessione per gli assassini seriali, e su Fincher che ha sempre l’occhio lungo.


Se state facendo colazione, leggetevi anche una bella intervista a uno dei protagonisti, che ci dice la sua sul perché oggi ci sono meno serial killer, e se già siete fan, ascoltatevi la magnifica colonna sonora


Restando nel campo delle serie tv, date un’occhiata anche a Alias Grace: tratto dal romanzo della stessa scrittrice di The Handmaid’s Tale, è basata su un crimine accaduto nel 1843: una ragazzina (forse) colpevole di aver ucciso il suo datore di lavoro e la compagna. Sei episodi belli serrati da spararsi in un’unica serata.



Se invece volete fare sul serio, iniziate da qui.


A quanto pare i podcast vanno alla grande, quando si tratta di intrattenere raccontando gesta efferate. Oltreoceano funzionano di brutto, e da noi forse siamo di fronte a un buon inizio.


Fatevi un giro in questa succosa rassegna di podcast (in inglese, ovviamente) costruiti su casi reali o presunti tali. 


Se invece vi va di seguire un buon prodotto nostrano, non dovete perdervi Veleno, un podcast in sette episodi (ognuno varia da 15 a 35 minuti) che ripercorre uno dei casi più controversi della cronaca italiana. Anni novanta, provincia di Modena: sedici bambini denunciano abusi e violenze da parte di decine di adulti del paese, che li coinvolgono in inquietanti rituali. Indagini, arresti a catena… ma se non ci fosse stato niente di vero, se non un’enorme suggestione collettiva?



Il podcast è firmato Pablo Trincia e Alessia Rafanelli, e gli episodi escono a cadenza settimanale, arricchiti da testimonianze dell’epoca e interviste attuali. Da non perdere, su iTunes o direttamente dal sito.


E mentre Quentin Tarantino è alla ricerca di uno produttore per il suo film su Charles Manson (uno dei più grandi serial killer americani, celebrato in decine di documentari e testi sull’argomento), voi potete cimentarvi in prima persona a una vera caccia all’uomo.




Hunt a Killer è un gioco pazzesco. Immaginate di ricevere nella buca delle lettere di casa un pacco, ogni mese, con indizi e prove che vi aiuteranno a delineare il profilo di un assassino seriale. Potere rinnovare l’abbonamento ogni mese, per 30$, oppure comprare pacchetti per sei mesi (27,50$/mese) o addirittura per un anno (25$/mese). Per seguire le indagini, verrete invitati anche in un gruppo segreto su Facebook, con più di 30.000 membri in tutto il mondo.

La vostra caccia inizia qui.



Sempre per giocherelloni, potreste divertirvi con Hidden Agenda, per PS4 (20$), disponibile anche per tablet e smartphone. Anche in questo caso, potrete fare le vostre indagini su un serial killer (Trapper), con altri cinque giocatori, seguendo la storyline principale o tutte le sottotrame che si svilupperanno.


Se poi vi siete divertiti troppo e volete smettere di ridere, fate un giro sulla pagina ufficiale del fan club del sopraccitato Charlie Manson. Questi suggestivi personaggi citano il loro mentore come un profeta e sbrodolano su complotti internazionali e ricette di cucina. Imperdibile.




C’è anche chi offre corsi per identificare un assassino psicopatico online. Sì, anche io ho fatto quella faccia.

Se avete devianze particolari, tirate fuori la carta di credito e andate su Serial Killers Ink, un simpatico mercatino di oggetti appartenuti ad assassini (potete scegliere la categoria) o provenienti da scene del crimine.



In chiusura, un pensiero va a chi dopo le indagini e le rilevazioni del caso deve dare una pulita. Questo è il profilo Instagram di Crime Scene Cleaners Inc, una squadra che sa il fatto suo. SPOILER: se avete appena mangiato, girate al largo.



Buon week end. Chiudetevi bene in casa.