Da qualche giorno è ritornato prepotentemente in auge il dibattito sulla protezione dei dati personali online. Sotto l’occhio del ciclone è finito Facebook per i termini di utilizzo dei dati degli utenti da parte di app terze in modo poco trasparente.
LE CONTROMISURE DI FACEBOOK SULLA PRIVACY
Il colosso di Zuckerberg, in risposta ai movimenti #deletefacebook, nelle ultime ore sta cercando di prendere delle contromisure contenendo l’ondata di critiche. Nello specifico, sta cercando di rendere più semplice la ricerca delle informazioni relative alla privacy attraverso delle scorciatoie di navigazione, il download dei dati e la cancellazione dell’account.
Chi, in questo scenario incandescente, sta cercando di trarne vantaggio è Snapchat. L’app più in voga tra i giovani sta cercando di contrapporsi al colosso di Menlo Park trattando i dati degli utenti in modo più trasparente e consapevole possibile. È stata implementata nell’ultima versione beta una scheda denominata “Connected Apps” che permette di accedere ad app terze attraverso il proprio account Snapchat (proprio come Facebook, Google e Twitter!). Attualmente l’unico collegamento è con Bitmoji, un’app per creare versioni cartoon di sé stessi, oltre a un’integrazione con Shazam, anche se questo non richiede che gli utenti abbiano un account Shazam.
LOCATION CATEGORY E RADIUS TARGETING, ALTRE NOVITÀ DI SNAPCHAT Snapchat ha annunciato che consentirà agli inserzionisti di raggiungere segmenti di pubblico in base alla “Location Category” e al “Radius Targeting”. Con la “Location Category” si potranno ora raggiungere gli Snapchatters in base al tipo di località in cui si trovano, mentre con il “Radius Targeting” gli inserzionisti saranno in grado di aggiungere o escludere un raggio attorno a un indirizzo, a un centro città o a un punto di interesse. Il raggio di geotargetizzazione viene fortemente circoscritto, permettendo potenzialmente in futuro di raggiungere un pubblico in uno stato d’animo specifico.
