WTFUTURE / IMMERSIVE REALITIES: ECCO COM’È ANDATA

Eventi
Luca Della Dora
Lo scorso 25 settembre abbiamo ospitato il terzo episodio di WTFuture, il nostro format di eventi focalizzato sull’innovazione e sui trend che stanno ridefinendo il modo in cui persone e brand interagiscono.



Dopo aver esplorato le opportunità di business create da chatbot e intelligenza artificiale, e aver osservato in che modo è cambiato lo scenario dell’influence marketing, abbiamo voluto capire più da vicino l’impatto che le realtà immersive avranno nei prossimi mesi.



Anche questa volta abbiamo voluto condividere la nostra visione con alcuni ospiti che ci hanno raccontato la loro esperienza con Virtual Reality, Augmented Reality e Mixed Reality. Ma non solo, perché quando abbiamo iniziato a ragionare sulla storia da raccontare durante questa terza edizione ci siamo chiesti quanto questi contenuti fossero in grado di “ingannare” il nostro cervello.

Una spunto ci è stato offerto da questa operazione che Jaguar ha organizzato qualche anno fa:


È – già – possibile creare esperienze che simulino la realtà in modo così fedele da farci pensare di esserne immersi? Quali emozioni subiscono il maggiore impatto? Come potranno evolvere nella direzione giusta le realtà immersive?


Abbiamo così deciso di coinvolgere un partner in grado di supportarci nel lavoro di ricerca, in modo oggettivo e scientifico: Thiums è un’azienda specializzata nello studio del consumatore attraverso le neuroscienze e la biometria.

L’occasione di una ricerca su un caso concreto ci è stato offerto da MSC Crociere, che ha da poco lanciato un nuovo catalogo immersivo: un’evoluzione del tradizionale catalogo cartaceo, capace di far vivere alle persone l’esperienza della crociera già nella fase di ricerca della vacanza che il consumatore desidera prenotare.



Sono state effettuate rilevazioni sul modo in cui le persone reagiscono quando si trovano di fronte a un media che conoscono molto bene (il catalogo cartaceo), per passare all’analisi di quello che provano quando si trovano immersi in un ambiente virtuale (il catalogo immersivo) e infine alla loro percezione emotiva quando si trovano a bordo di una vera nave (in questo caso la MSC Poesia).

Ecco cos’è emerso:



Dopo aver analizzato in che modo reagiscono le persone, abbiamo voluto ascoltare in che modo stanno lavorando le aziende che producono le tecnologie che permettono di “immergersi” in questi contenuti: Antonio Bosio, Solutions e Product Director di Samsung, ci ha raccontato la visione dell’azienda e ci ha anticipato alcune innovazioni che nei prossimi mesi concorreranno a rendere sempre più diffuse le realtà immersive.



Le realtà immersive diventeranno sempre più parte delle nostre vite, anche grazie alla diffusione di dispositivi in grado di farle fruire alle persone: se per la realtà aumentata questo è già realtà (ognuno di noi – con il suo smartphone – quasi senza saperlo, ha già la possibilità di accedere a contenuti di questo tipo), per la realtà virtuale la diffusione di massa richiederà più tempo (ma osservando i dati di vendita dei visori VR, è ipotizzabile che questo si realizzi nel giro di pochi anni).



I brand che sapranno farsi trovare preparati saranno inevitabilmente avvantaggiati se saranno in grado di sfruttare le realtà immersive in modo intelligente, offrendo alle persone un reale valore aggiunto: in questo momento i vantaggi più evidenti riguardano la parte alta del funnel della customer journey, ma si iniziano a vedere sempre più esempi di come anche intent, evaluation e purchase possono essere influenzati da attività di questo tipo, come dimostra la partnership tra Snapchat e Amazon:



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Disclosure: Samsung Italia e MSC Crociere sono clienti di We Are Social.