Mercoledì Social #348

Mercoledì Social
giovanni.balsamo

Il mercoledì è un giorno che non prende posizione, sta nel mezzo. E allora c’è chi stamattina si è svegliato pensando di essere ancora ad inizio settimana e chi, invece, si è alzato di buonumore perché già proiettato verso la fine della settimana. È una questione di punti di vista. Dopo questa breve digressione sul mercoledì, voltiamo pagina e passiamo in rassegna le novità più interessanti della settimana.

Instagram lancia i video in streaming nelle Storie e contenuti “usa e getta”

Instagram lancia i video in streaming con il nuovo tasto Start Live Video, che permetterà agli utenti di registrare filmati con durata massima di un’ora.



Apparentemente niente di nuovo rispetto a Facebook, ma in realtà una differenza c’è: i filmati, una volta terminati, non potranno essere salvati o rivisti.

Le novità non finiscono qui. Come annunciato sul blog ufficiale, c’è un aggiornamento importante anche su Instagram Direct (cresciuta da 80 a 300 milioni di utenti mensili nel mondo in un solo anno). Dal 21 novembre infatti gli utenti possono inviare in privato foto e video “usa e getta” a un amico, o a un gruppo di followers. I contenuti di fatto scompaiono subito dopo la prima visualizzazione.



Sarebbe riduttivo etichettare tali novità come un semplice modo per fare concorrenza a Snapchat. La cosa importante e su cui riflettere è un’altra: Menlo Park ha definitivamente abbracciato la filosofia del dark social e della transitorietà. Tutto dev’essere veloce, dinamico e volatile, come la vita social dei Millennials e soprattutto dei post Millennials. 

Facebook acquisisce FacioMetrics e punta tutto sull’intelligenza artificiale

FacioMetrics è uno spin-off della Carnegie Mellon University, nata nel 2015, specializzata nello sviluppo di strumenti basati sul riconoscimento facciale. L’utilità per Facebook? In primis la possibilità d’implementare filtri in stile Snapchat. Il modo in cui le persone comunicano e condividono informazioni è in continua evoluzione. Le maschere, così come i filtri, sono ormai la chiave per comunicare ed esprimere se stessi in modo divertente e creativo.

Dietro all’aspetto più giocoso, l’arrivo di FacioMetrics porterà Facebook a muovere passi importanti nel campo dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale. Questa startup, infatti, ha sviluppato IntraFace, un’app che oltre a riconoscere il volto di una persona, ne comprende le emozioni.



Da qui a qualche decennio ci troveremo così dinanzi a software in grado d’imparare dall’esperienza e soprattutto di dialogare con noi non più per via di un click, ma anche attraverso i nostri gesti e le nostre espressioni facciali. Questi software potranno modulare le interazioni in base alle nostre sensazioni. Tornando a Facebook, e per farla breve, questo potrebbe significare una sola cosa: ritrovarsi a “dare” un like semplicemente sorridendo.

Google punta tutto su Reti Neurali e Machine Learning

A proposito d’intelligenza artificiale e d’interazione con software in grado d’imparare dall’esperienza, Google sta investendo in maniera decisa sulle reti neurali, una tecnologia alla base di alcuni dei giochi più divertenti della Rete.

Se ancora non lo avete fatto, visitate il sito A.I. Experiments per conoscere alcuni esperimenti e strumenti d’intelligenza artificiale. Questo sito vuole rappresentare un archivio di progetti realizzati da un team d’ingegneri di Google che stanno cercando di valicare le nuove frontiere dell’apprendimento automatico e rendere più facili e comprensibili i primi passi nel mondo dell’intelligenza artificiale.

Tra i diversi progetti presenti sul sito, i più divertenti sono due: Giorgio Cam Quick, Draw!. Il primo, Giorgio Cam (il nome è un omaggio al compositore italiano Giorgio Moroder), funziona tramite smartphone: basta scattare una foto a qualsiasi cosa e il software riconoscerà in pochi secondi l’oggetto nella foto, ci abbinerà un testo e una musica. Il gioco combina quindi la capacità visiva con quelle verbale e musicale.



Quick, Draw!, invece, è un gioco interattivo che si basa sul concetto di Pictionary. Lo scopo è quello di far fare all’utente un disegno, mettendo alla prova l’AI. Il più delle volte il risultato è sorprendente, perché è difficile che il sistema sbagli ad indovinare (sempre che non siate proprio negati a disegnare!).



La prossima frontiera di Facebook e di Big G è delineata: sviluppare piattaforme, software e più in generale tecnologie in grado di ragionare come un uomo, comprendendone i bisogni e le necessità.

E chissà, magari tra 20 anni ci troveremo di fronte ad una realtà simile a quella raccontata dal film Her di Spike Jonze. Una realtà caratterizzata da un’intelligenza artificiale che apprende, misurandosi sugli utenti, acquisendo nozioni e facendo esperienza proprio come Samantha.

Ammireremo così sistemi operativi che si evolvono, sviluppando la loro coscienza, studiando e analizzando la personalità degli utenti con cui interagiscono. Samantha, infatti, sa perfettamente cosa desidera Theodore. La sua voce, le sue risposte, le sue frasi, le sue reazioni, sono tutte modulate su Theodore. La strada da percorrere è ancora lunga e molto complessa, ma il viaggio verso il futuro sta entrando nel vivo.