Conversazione, social content e azione
L’ultimo social network a aumentare i tipi di “azioni” possibili nel proprio social content è stato Twitter, presentando un nuovo formato di card, poche ore fa. In questo caso “ultimo” solo in senso temporale, vista che la crescita di questo canale lo pone sempre tra i primi in termini di utilizzo.
Le “card” sono contenuti che Twitter permette di aggiungere ai tweet, per fornire più informazioni come l’abstract di un link, aggiungere immagini o video. Si tratta di approfondimenti che le persone possono decidere di vedere, se interessate, espandendo il singolo tweet. Questo ha permesso a Twitter di andare oltre i 140 caratteri, ma solo quando è interessante per gli utenti.
Ieri Twitter ha proposto un nuovo formato di card promoted: una soluzione che permette alle persone di espandere il tweet e svolgere un’azione precisa, attraverso un pulsante personalizzato abbinato al contenuto. Questo pulsante, a chi lo desidera, di trasferire informazioni dall’utente al brand che ha effettuato il tweet: Nome, @username e email, consentendo così, ad esempio, di entrare a far parte di un programma di loyalty, di redimere offerte, di aderire a un gruppo, di rimanere informato su un tema. Le possibilità d’uso sono moltissime e varie, dalla più commerciale (simile al meccanismo delle Facebook Offers) alla più “branded” e informativa.
Le azioni diventano sempre più parte integrante delle conversazioni, attraverso contenuti social.
Questo avviene per Twitter, ma non solo: Pinterest ha proposto pochi giorni fa i “rich pins” che aggiungono informazioni arricchite rispetto a ricette, film e prodotti oggetto dei “pin”.
E Facebook è tra i leader in questo tipo di sperimentazione. Ricorderete forse le azioni “Want” e “Collect” che si aggiungono alle Facebook Offers ormai molto diffuse.
Insomma, anche per i social network che propongono le interazioni più semplici (come Twitter), vengono proposte nuove possibilità di approfondimento e soprattutto di azione. Le marche che scelgono di offrire questa possibilità hanno un enorme vantaggio: consentire a chi è interessato (e soprattutto in modo non invasivo) di concretizzare una propria esigenza. Di evolvere la conversazione in un’azione.