Twitter cresce. E cambia un po'.
Due giorni fa, Twitter ha annunciato il test per una nuova home page. Questa novità è importante: ci aiuta a capire come il social network si vuole posizionare, presentandosi a chi ancora non è iscritto.
Twitter è cambiato molto negli ultimi due anni. E ha cambiato 3 home page (se consideriamo anche questo test). Per ogni home page possiamo definire un focus principale, una caratteristica in evidenza e il posizionamento che il social network vuole comunicare.
Prima versione
- Focus: presentare il servizio come uno scambio di aggiornamenti di stato. Risposte alla domanda “cosa stai facendo?”;
- Caratteristica in evidenza: La semplicità. La volontà di evidenziarne la semplicità, complica paradossalmente la presentazione: video, numerose descrizioni e diversi esempi;
- Posizionamento: Servizio per rimanere connessi ai propri amici rispondendo alla domanda “cosa stai facendo?”;
Seconda versione
- Focus: La condivisione a livello mondiale e l’aggiornamento sulle tendenze del momento;
- Caratteristica in evidenza: La ricerca in tempo reale di discussioni rilevanti;
- Posizionamento: Twitter è il polso del mondo;
Terza versione
- Focus: Le persone. Twitter pone in primo piano le persone più in vista, evidenziando la propria natura “mainstream”. Twitter è usato da molti e vuole farlo sapere a tutti;
- Caratteristica in evidenza: I personaggi più rilevanti, le persone;
- Posizionamento: Twitter è il luogo dove rimanere connessi con i propri amici e con un mondo fatto di amici, brand, autorità e “VIP”;
L’evoluzione delle home page quindi sottolinea come Twitter sia cambiato: da un servizio di scambio di status update, al “polso del mondo”, a un social network mondiale immediato, umano e personale.
C’è chi ritiene che Twitter si stia orientando invece sempre di più al broadcasting rispetto alla conversazione. Mack Collier ne parla in un post molto interessante.
Non credo che stia cambiando il comportamento di chi usa Twitter, ma piuttosto che la crescita del social network sia dovuta a numerose iscrizioni, anche da parte di un pubblico più “mainstream” e quindi più ricco di “spectators” (fruitori di contenuto) che di “critics” o “creators” (commentatori o creatori di contenuto).
Voi cosa ne pensate? Sta cambiando il comportamento degli attuali utenti Twitter o si iscrivono nuovi utenti che hanno abitudini diverse?