I social media, lo spazio, il tempo e lo shopping

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Da sempre lo spazio e il tempo sono gli elementi che definiscono il contesto di ogni nostra esperienza. Per semplificare molto, da sempre ciò che ci accade è risultato di ciò che è accaduto prima e del luogo in cui ci troviamo.

Oggi continuiamo a dipendere da questa regola, senza nessuna eccezione. Bisogna ammettere però che qualcosa è cambiato rispetto al passato: il contesto non è mai stato così ampio, perché lo spazio e il tempo non sono mai stati così relativi, soprattutto grazie ai social media.

Grazie al social web, chiunque può raggiungere la propria rete di conoscenze in modo molto diretto e semplice, ovunque si trovino le persone che la compongono. L’esempio più semplice sono i social network come Facebook o Twitter, ma anche i blog e le community più “di nicchia” sono un esempio importante di come la variabile spaziale sia un confine molto relativo.

Anche il tempo diventa sempre più relativo. Da una parte ci muoviamo a velocità della luce verso il “real time”, con soluzioni come Google Instant che mostra i risultati di ricerca mentre l’utente scrive, senza bisogno di attendere che abbia terminato la formulazione della richiesta. Dall’altra parte, però, nascono esperienze di fruizione “contemporanea ma differita”, in cui il “tempo reale” non è fondamentale. Si tratta di soluzioni che permettono di fruire lo stesso contenuto in momenti differenti, ma di essere sempre sincronizzati con ciò che i propri amici hanno detto e fatto riguardo quel contenuto.

Un esempio è la nuova applicazione per iPad che ha lanciato ABC negli Stati Uniti. Questa “App” si sincronizza automaticamente con il momento dello spettacolo che l’utente sta guardando in TV: ascoltando i suoni prodotti dalla televisione, individua il momento esatto dello show. A questo punto mostra una serie di contenuti – appunto – “contestuali” al momento dello spettacolo. Un domani potranno essere i commenti dei propri amici. Non tutti insieme, così non possono “bruciare” il finale, ma al momento giusto, così possono arricchire l’esperienza di fruizione.

Lo spazio e il tempo, quindi, sono sempre fondamentali in ogni nostra esperienza ma, grazie al social web, sono oggi molto più “malleabili”.

Molte esperienze, grazie al social web, possono estendersi nello spazio e nel tempo. Questo è un aspetto fondamentale per ogni marca: ogni esperienza può essere estesa prima, durante e dopo che avvenga e può essere fruita ovunque, aumentandone l’impatto. Pensate quindi al valore di estensione che i social media hanno sugli eventi di marca, che diventano accessibili a un pubblico più vasto perché non vincolati a un preciso tempo o spazio.

E lo shopping? Questa “estensione” è sicuramente importante, dato che secondo una ricerca di Nielsen, nel 70% dei casi le opinioni postate on-line influenzano l’acquisto. Estendere un’esperienza di acquisto oltre il tempo e lo spazio è qualcosa che molte marche stanno cercando di fare. Non parlo solo dei colossi online come Amazon o eBay, mi riferisco anche a brand molto forti sui punti vendita fisici, come Levi’s o Sephora e italianissimi, come Prenatal. (Grazie a Giulia Ventrucci per la segnalazione su questi ultimi due esempi).

Attraverso il social web è possibile vivere, con la propria rete di conoscenze, esperienze di acquisto in ogni momento e ovunque. Un universo esplorato solo in piccolissima parte dalle marche oggi, ma che offre opportunità straordinarie in numerosi settori e con diverse modalità.

I commenti sono a vostra disposizione, ovviamente quando e dove volete, per raccontarci se e in quali altri modi secondo voi i social media rendano “elastici” i concetti di spazio e di tempo.

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