Il "social graph portatile" si estende: l'evoluzione di Xbox

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Pochi giorni fa abbiamo visto come i confini di Facebook stiano crollando e come per ogni utente sia possibile – di fatto – vivere la maggior parte delle esperienze Facebook anche all’esterno del website Facebook.com. L’ultimo passo di questa evoluzione è stata l’integrazione della ricerca Facebook nel motore di ricerca targato Microsoft, Bing.com.

La scelta di rendere le esperienze degli utenti “portatili” e non vincolate a un solo canale è molto intelligente, perché permette di raggiungere e unire chiunque, a prescindere dal contesto (fisico o digitale). Microsoft sembra averlo capito molto bene e lo dimostra con il lancio di nuove soluzioni che estendono il network Xbox, oltre che con le nuove integrazioni annunciate pochi giorni fa per Bing.

Le novità Xbox consentono di capitalizzare bene il “social graph” dei videogamer, vale a dire la rete di amici, i contenuti e le interazioni che coltivano ogni giorno utilizzando il proprio profilo. Oggi questi tre elementi, già in parte visibili fuori dal contesto della console sul portale dedicato, sono ancora più aperti a esperienze su canali differenti e tra loro strettamente integrati: il web e alcuni canali mobile.

The Portable User - v2

Da oggi infatti sarà possibile interagire con il proprio social graph non solo da console, ma dal browser web e da device Windows 7 Mobile Ecco cosa sarà possibile fare per gli utenti Xbox con un profilo registrato:

Anche la rete di Microsoft Xbox abbassa dunque i propri confini e diventa ancora più interessante anche fuori dalla console. Se consideriamo poi la possibilità che hanno gli utenti di integrare il proprio network con il social network più grande del mondo occidentale attraverso Facebook Connect, diventano più evidenti le numerose opportunità di costruire valore grazie a questa novità.

Per le marche sarà possibile interagire in modo sempre più integrato nell’esperienza dell’utente, fornendo contenuti, connessioni e informazioni solo quando sono rilevanti e nel contesto più naturale. Pensate alla possibilità di interagire con un utente fan di un videogame da parte di chi lo produce, oppure di offrire contenuti e (in modo non aggressivo e “opt-in”) prodotti o servizi agli utenti in base al tipo di gioco da loro preferito, o magari in base al contesto d’uso.

Gli scenari che si stanno definendo sono molto interessanti per i consumatori e per i brand: il “social graph portatile” è una soluzione che può migliorare radicalmente la qualità delle nostre esperienze digitali. Alcune aziende lo hanno capito, come Microsoft e Facebook. Chi sarà il prossimo?

Cosa pensate di queste novità? I commenti sono a vostra disposizione.

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