P&G Pampers WebStore su Facebook, benvenuto Social Commerce

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ottavio.nava
È di qualche giorno fa la notizia del lancio di uno store e-commerce su Facebook da Parte di P&G, fatemelo dire: f-commerce (ok, l’ho detto, grazie).
Si tratta di un’operazione realizzata insieme ad Amazon e con un coinvolgimento di Facebook, una partnership annunciata 2 mesi fa. L’accordo sembra essere vantaggioso per entrambi, per motivi diversi. P&G è consapevole di non avere il giusto know how per intraprendere un’avventura di questi tipo senza un partner affidabile ed esperto in materia. Dal canto suo Amazon coglie un’opportunità interessante per continuare ad infastidire i retailer tradizionali rafforzando la sua posizione di leadership nel mondo dell’e-commerce.
“Pampers WebStore” rappresenta un’esperimento interessante per diversi motivi. Prima di tutto è un importante passo per un’azienda come P&G che, di fatto, per la prima volta, “taglia i ponti” con i retailer, vendendo direttamente al consumatore finale. Anche dal punto di vista della PR un canale di social commerce è una buona tattica per generare word of mouth e attenzione nei confronti del brand, in questo caso Pampers (anche se, sono presenti prodotti di molti altri brand P&G, cosa che fa pensare ad una strategia più ampia).
Amomento la piattaforma offre un’esperienza abbastanza tradizionale dal punto di vista dello shopping, è possibile esplorare e acquistare i prodotti dirattamente su Facebook, questa è la novità principale. Limitandosi a questo gli scettici potrebbero dissentire definendo questa solo una diversificazione dei canali e non un vero e proprio passo verso una nuova era, il social commerce. A mio parere invece sono diverse le opportunità che P&G potrà cogliere nei prossimi mesi grazie allo store.
Come prima cosa, da un punto di vista di marketing, poter comprendere direttamente nel canale di vendita, le abitudini e i gusti dei propri consumatori è un modo per adattare il prodotto al suo utente finale, creando segmentazioni praticamente infinite. Poter chiedere feedback direttamente all’interno della community, aiutare le persone a trovare il prodotto più adatto e in generale supportare il consumatore in fase di shopping, aggiungendo valore grazie alla conversazione farà la differenza e potrebbe rappresentare un notevole vantaggio competitivo per l’azienda.
La contestualizzazione dell’esperienza di acquisto sui social media è un modo molto efficace per sviluppare attività di social CRM.
Grazie alla condivisione e al passaparola, è possibile stimolare l’acquisizione di nuovi clienti. La conversazione permette sicuramente di aumentare la relazione tra il brand e suoi consumatori. Meccanismi di promozione, come l’introduzione di una currency interna alla community o un social loyalty program, basati sulla capacità dei fan di generare word of mouth, sono ottime soluzioni per stimolare loyalty e fiducia e allo stesso tempo, mantenere alto il livello di engagement. Ma il punto più interessante a mio parere è quello legato all’advocacy, stabilire un rapporto di collaborazione con alcuni dei fan più attivi potrebbe rappresentare un’occasione di estendere la propria forza vendite, le R&D e in alcuni casi anche il supporto.
Insomma, “Pampers WebStore” potrebbe rimanere un’azione tattica volta a per far parlare di P&G come di un’azienda innovativa, oppure rivelarsi una strategia a lungo termine per rompere gli schemi tradizionali della distribuzione e attuare un processo di “socializzazione” dello shopping online.
Cosa pensate di questo esperimento? Le vostre aziende stanno intraprendendo esperimenti di questo tipo? Se state pensando di farlo e volete un partner entusiasta all’idea di supportarvi in un’iniziativa così innovativa, fatecelo sapere. 🙂
Se leggete i vostri feed su iPad vi consiglio questa App, non gratuita ma davvero bella, e naturalmente vi consiglio di iscrivervi al feed RSS di We Are Social per non perdervi i nuovi post.

È di qualche giorno fa la notizia del lancio di uno store e-commerce su Facebook da Parte di P&G, una decisa apertura del colosso americano verso il social commerce.

Si tratta di un’operazione realizzata insieme ad Amazon e con un coinvolgimento di Facebook, una partnership annunciata 2 mesi fa. L’accordo sembra essere vantaggioso per entrambi, per motivi diversi. P&G è consapevole di non avere il giusto know-how per intraprendere un’avventura di questi tipo senza un partner affidabile ed esperto in materia. Dal canto suo Amazon coglie un’opportunità interessante per continuare ad infastidire i retailer tradizionali, rafforzando la sua posizione di leadership nel mondo dell’e-commerce.

Pampers WebStore rappresenta un’esperimento interessante per diversi motivi. Prima di tutto è un importante passo per un’azienda come P&G che, di fatto, per la prima volta, “taglia i ponti” con i retailer vendendo direttamente al consumatore finale. Anche dal punto di vista delle PR, un canale di social commerce, è una buona tattica per generare word of mouth e attenzione nei confronti del brand, in questo caso Pampers (anche se, sono presenti prodotti di molti altri brand P&G, cosa che fa pensare ad una strategia più ampia).

Al momento la piattaforma offre un’esperienza abbastanza tradizionale dal punto di vista dello shopping, è possibile esplorare e acquistare i prodotti dirattamente su Facebook, questa è la novità principale. Gli scettici potrebbero avere da dire, definendo questa solo una diversificazione dei canali di vendita e non un vero e proprio passo verso una nuova era di  vendita e shopping. A mio parere invece sono diverse le opportunità che P&G potrà cogliere nei prossimi mesi grazie a questo store.

Come prima cosa, da un punto di vista di marketing, poter comprendere, le abitudini e i gusti dei propri consumatori, direttamente nel canale di vendita, è un modo per adattare il prodotto al suo utente finale, creando segmentazioni praticamente infinite. Poter chiedere feedback direttamente all’interno della community, aiutare le persone a trovare il prodotto più adatto e in generale supportare il consumatore in fase di shopping, aggiungendo valore grazie alla conversazione farà la differenza e potrebbe rappresentare un notevole vantaggio competitivo per l’azienda.

La contestualizzazione dell’esperienza di acquisto sui social media è un modo molto efficace per sviluppare attività di social CRM.

Insomma, “Pampers WebStore” potrebbe rimanere un’azione tattica volta a per far parlare di P&G come di un’azienda innovativa in un momento in cui tutto ciò che è social è cool, oppure rivelarsi una strategia a lungo termine per rompere gli schemi tradizionali della distribuzione e attuare un processo di “socializzazione” dello shopping online.

Cosa pensate di questo progetto? Le vostre aziende stanno intraprendendo esperimenti di questo tipo? Se state pensando di farlo e volete un partner entusiasta all’idea di supportarvi in un’iniziativa così innovativa, fatecelo sapere. 🙂

Se leggete i vostri feed su iPad vi consiglio questa App, non gratuita ma davvero bella (Grazie a Stefano per la segnalazione), e naturalmente vi consiglio di iscrivervi al feed RSS di We Are Social per non perdervi i nuovi post.