TV Social – la tecnologia si adatta alle nostre nuove esigenze di fruizione

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Il nostro divano si sta allargando, ogni giorno di più. Quello che prima accadeva in piccoli gruppi, davanti a un televisore, sta divenendo sempre più una pratica di gruppo. Guardare la televisione oggi non è più un’attività solo per chi è fisicamente con noi.

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Non è una novità che la televisione si stia evolvendo ma forse non tutti stanno notando il cambiamento che sta avvenendo. Vi suggerisco un esperimento. Scegliete un contenuto, una serie popolare, una partita o una trasmissione. Provate con Xfactor, per esempio. Quando inizia la puntata andate su Facebook.com e cercate: nomi della trasmissione, nomi dei protagonisti, parole citate durante lo spettacolo. Adesso ripetete con Twitter (potete effettuare la ricerca su http://search.twitter.com). Oppure con Google, facendo una ricerca per gli aggiornamenti in tempo reale.

Vedrete molto in fretta quante conversazioni, quanti pensieri, quanti contenuti paralleli allo spettacolo si generano. È ancora più interessante notare che queste conversazioni parallele hanno un livello di coinvolgimento a volte molto alto: c’è un rapporto tra chi commenta uno spettacolo in comune. Forse non sarà forte come quello tra le persone che ospitiamo sul nostro divano, ma è sicuramente più forte di quello tra due persone che guardano uno spot a 300 km di distanza.

Si creano opportunità fortissime per le marche: oggi è possibile comunicare e legarsi a eventi e contenuti andando oltre il modello della “sponsorizzazione” o dello spot. Oggi è possibile partecipare a una conversazione. Ma partecipare in “real time” mentre avviene e – come scrive Steve Rubel su Advertising Age – in “Face Time”, mettendoci la faccia, personalmente, interagendo, rispondendo e portando valore aggiunto alla conversazione.

Microsoft lo ha capito e sta facendo evolvere la propria tecnologia “da salotto” oggi più diffusa: Xbox. Presto sarà possibile guardare partite e eventi in diretta coi propri amici collegati in remoto, visualizzare e partecipare a pronostici in diretta.

Twitter lo ha capito e ha iniziato a seguire grandi eventi come i Video Music Awards di MTV da una prospettiva diversa, più “umana” e diretta di quella vista in televisione.

Apple lo ha capito e sta costruendo – grazie alla sua Apple TV – un altro tassello dell’ecosistema iTunes, che – da pochi giorni – consente la condivisione e e la conversazione come mai era successo prima per il brand di Cupertino.

Le occasioni per stabilire un rapporto e stimolare il coinvolgimento con chi assiste a un contenuto televisivo ci sono e sono reali già oggi, in Italia.

Cosa si ricorderà meglio e avrà un impatto più forte sulla vita del “pubblico”, uno spot di pochi secondi o una conversazione personale? O forse entrambe le cose?

Update: a conferma di questo trend, Twitter ha appena annunciato la versione del proprio servizio per Google TV. Un altro segnale dell’evoluzione in atto.

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