Mercoledì Social #32

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stefano.voltan

Eccoci all’appuntamento con il Mercoledì Social, al termine di una settimana che ha messo Facebook al centro della conversazione sui temi social.

Arrivano i nuovi messaggi: sarà una rivoluzione?
A detta di Mark Zuckerberg anche l’email dovrà presto abdicare a favore di Facebook: le caratteristiche introdotte dai nuovi messaggi permetteranno ad ogni utente di controllare la propria vita nel social network senza doversi preoccupare della tipologia di messaggio utilizzata.
I numeri sono dalla parte di Zuckerberg: gli utenti che utilizzano Facebook quotidianamente sono oltre 250 milioni e il volume di conversazioni gestite dal social network supera i 4 miliardi di interazioni.
Facebook mette sempre più al centro della propria attività l’ottimizzazione della gestione delle relazioni degli utenti, e mentre da un lato consente di controllare ed aumentare l’esperienza social, dall’altro rende ogni utente sempre meno indipendente dal social network per gestire le relazioni nello spazio digitale: forse, più che una rivoluzione, quella dei messaggi è una naturale evoluzione di quell’istinto che ci spinge a semplificarci la vita?

Se siete tra quelli che pensano che i social network – e Facebook in particolare – possano essere un problema per la socializzazione nel mondo reale, beh, sappiate che vi state sbagliando. A dircelo è una ricerca australiana – condotta da Australian Psychological Society (APS) su 1834 adulti – che ha analizzato le modalità d’utilizzo dei social network e le relative conseguenze.

Facebook compromette le relazioni faccia-a-faccia? È proprio il contrario
Se siete tra quelli che pensano che i social network – e Facebook in particolare – possano essere un problema per la socializzazione nel mondo reale, beh, sappiate che vi state sbagliando. A dircelo è una ricerca australiana – condotta da Australian Psychological Society (APS) su 1834 adulti – che ha analizzato le modalità d’utilizzo dei social network e le relative conseguenze.

Ecco – in breve – alcuni punti interessanti:

La maggior parte degli intervistati ha poi risposto che Facebook gli consente un contatto più regolare e frequente con i propri amici e la propria famiglia, e il 25% afferma che interagire con qualcuno online lo spinge a incontrare poi di persona l’interlocutore: il social web alimenta la socialità, potremmo dire.

Anche i cinguettii hanno il loro analytics
Proprio così, è di poche ore fa la notizia che circolava già da tempo: Twitter ha iniziato a distribuire – ad account selezionati – il nuovo tool di monitoraggio dei tweet (per gli altri utenti si parla di fine 2010). Ma cosa darà agli utenti – e soprattutto ai brand – questo strumento nella pratica? Beh, sarà – ad esempio sarà possibile capire quali tweet sono stati più apprezzati (e retweettati), o dopo quali tweet abbiamo subito un unfollow, o ancora,  potremo scoprire chi sono le persone più influenti ad averci citato. Insomma, veramente una grande novità che consentirà ai brand di tenere traccia della loro attività e di calibrare la loro strategia – anche di contenuto – in base a ciò che gli utenti ritengono più rilevante.

Non dobbiamo scordare infatti che questa è la direzione che il social web sta imponendo alle marche: proporre contenuti – e esperienze – interessanti è l’unico modo per intrattenere conversazioni con i consumatori – soprattutto nel lungo periodo.

E anche per questo Mercoledì Social è tutto. Se ti è piaciuto valuta la possibilità di iscriverti al nostro feed RSS per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei social media e delle conversazioni online. Alla prossima settimana!