Quora: le domande e le risposte "social"
Molto probabilmente, negli ultimi giorni, avrete sentito parlare di un social network chiamato Quora. si tratta, in poche parole, di una piattaforma di collaborazione che permette agli utenti di interagire su domande e risposte. Quora non è “neonata”: la prima release è del dicembre 2009 e tra i fondatori figura un certo Adam D’Angelo, CTO di Facebook. In Italia, come vedete da questa rilevazione che abbiamo fatto poco fa, inizia a essere un tema discusso in questo periodo, mentre a livello internazionale (soprattutto in US) c’è chi dice che crescerà molto, diventando più diffuso di Foursquare.
La funzione principale è molto semplice: chi ha una domanda, la può proporre a Quora. Se il quesito esiste già, in tempo reale si possono visualizzare e vedere le risposte che ha ricevuto (e come sono state valutae), altrimenti rimane in attesa di risposte da parte di altri utenti. Il rovescio della medaglia è per chi vuole dare risposte: è possibile per tutto individuare gli argomenti (“topics”) interessanti o conosciuti particolarmente bene per dare le proprie risposte.
Tutto questo avviene in modo “social”: privilegiando la condivisione con canali esterni a Quora e dando particolare peso alle interazioni tra persone “vicine” (ad esempio gli amici di Facebook o i contatti di Twitter).
Qualcosa già visto con Yahoo! Answers, LikedIn Answers e Facebook Questions? Solo in parte: Quora è totalmente dedicato alla condivisione di conoscenza e, per il momento, ha un approccio che funziona molto bene su nicchie tecnologiche, un po’ meno su temi trasversali. Ad esempio, provate a fare una ricerca su quale sia il migliore smartphone e poi provate a capire quale sia il pilota di Formula 1 che ha vinto più titoli.
L’approccio “per nicchie” è proprio uno dei vantaggi di Quora, che può differenzierei da altri social network in modo efficace proprio per questo motivo. Sicuramente vale la pena di seguire gli sviluppi di questo canale, ecco alcuni motivi per cui è interessante:
. Specializzazione: Quora è utile per chi si vuole rivolgere a un mercato, a una nicchia o a un gruppo verticale;
. Competizione: per la propria struttura basata sulla condivisione anche all’esterno, Quora ha le armi per competere efficacemente con i social network mainstream;
. Social graph: Quora funziona perché permette di rispondere e visualizzare risposte soprattutto in relazione ai propri contatti più vicini e alle persone più rilevanti;
. Brand: Quora è un’opportunità per tutte le marche che vogliono costruire valore con i propri stakeholder e affermarsi come “leader di pensiero” in ambiti specifici;
. Gratificante: chi interagisce è invitato a dare visibilità a se stessi e al motivo della propria autorevolezza su argomenti specifici;
È difficile dire se Quora diventerà mai “mainstream”, ma sicuramente può essere molto efficace anche se si rivolge a nicchie specifiche. La sfida più grande che Quora dovrà affrontare sarà aiutare gli utenti a filtrare il “segnale” dal “rumore”, quando si espande il numero di persone nei vari social graph.
Avete già provato Quora? Cosa ne pensate? I commenti sono a vostra disposizione.
Se vi è piaciuto questo post, considerate la possibilità di iscrivervi al blog We Are Social.