Mercoledì Social #50
50! Dopo Twitter (sto forse esagerando?!) anche il Mercoledì Social ha raggiunto un suo piccolo traguardo: 50 mercoledì passati a commentare le ultime news e gli ultimi fatti dal social web. È un onore quindi scrivere il 50° numero di questa rubrica. E per festeggiare questo traguardo non potevamo non darvi una notizia in anteprima: finalmente anche l’Italia avrà il suo Foursquare Day! Già, proprio così, come anticipa Luca nel suo post sull’Osservatorio di Foursquare, il 16/4 a Bologna sarà organizzato il primo Foursquare Day italiano… per altri dettagli abbiate pazienza: fidatevi!
Alcuni dati sulle media agency
Forse ricorderete quando le agenzie media creavano piani di comunicazione basati sui media classici: stampa, magazine, televisione, radio… Oggi i budget pubblicitari per questi mezzi sono ancora molto alti, ma la crescita è tutta sui social media. E per social media non si intende il semplice fatto di possedere un’account Twitter o Facebook: da questi e dal social web le agenzie devono essere in grado di raccogliere feedback, trovare elementi di valore e trasformarli in azioni concrete. In pratica è la mission di Wa Are Social!
Small Business Marketing: i canali digitali in crescita
Secondo una ricerca di Network Solutions e l’Università del Maryland, anche le piccole medie imprese puntano i loro investimenti nella comunicazione sui social media.
Il 56% degli small business possiede un sito web; il 31% possiede anche un canale sui social network che usa soprattutto per veicolare i contenuti del website, in modo da rimandare gli utenti allo stesso. Lo scopo della presenza delle piccole imprese sul social web? Quello di creare engagement intorno al brand e sviluppare awareness nel proprio segmento di mercato.
Prevedibilmente Facebook è il canale in cui le PMI sono maggiormente presenti, seguito da LinkedIn e Twitter. Per avere dati più approfonditi riguardo l’argomento, leggete l’interessante articolo di Marketingprofs.
La tragedia Giapponese e i social media
Il devastante terremoto dell’11 Marzo ha portato l’attivazione di molti canali e account, con lo scopo di aiutare, per quanto possibile, la popolazione giapponese. YouTube ha lanciato un canale, shousoku, per aiutare le persone coinvolte nel terremoto a ritrovare i propri cari, e viceversa. La Tokyo Electric Power Company (TEPCO) ha invece creato un’account Twitter (@OfficialTEPCO) per mantenere la popolazione aggiornata sulla situazione nucleare e sulle centrali danneggiate, veicolando anche avvisi per possibili blackout. L’ufficio del primo ministro giapponese, ha inoltre attivato un account Twitter in inglese (@JPN_PMO) con update sulla situazione del Paese. Per avere maggiori informazioni su come il social web si sia mosso conseguentemente a questa catastrofe, leggete l’articolo di Emily Banks.
Coca-Cola punta sul social web
The Grocer ha pubblicato la top 100 degli inserzionisti, nella quale si nota che CocaCola ha tagliato la spesa pubblicitaria di una percentuale pari al 6,6%, investendo molto di più nei social media. Un taglio significativo se pensiamo alle grandi campagne pubblicitarie del passato, nella memoria di tutti. Con il lancio di CocaCola Zone, l’azienda ha chiaramente capito l’importanza dei social network nel marketing online, offrendo un portale social oriented, che offre contenuti esclusivi e ricompense per gli utenti. L’esempio di CocaCola è significativo: fa capire ai piccoli e grandi brand che i social media non devono essere usati solo per campagne che creano un immediato (ma effimero) buzz intorno al lancio di nuovi prodotti. È importante coinvolgere i consumatori in modo continuativo, al fine di approfondire le relazioni col brand. È forse arrivato il momento per altre grandi multinazionali di riconsiderare la loro spesa pubblicitaria?
Le 100 città più “social” d’oltreoceano
Non potevamo farci scappare piccole curiosità come queste: quale città degli Stati Uniti può definirsi “la capitale del social networking”? Tra le 100 città più social si scoprono diverse sorprese: Washington DC batte tutte e si pone in cima alla classifica, seconda Atlanta e terza Denver. New York si classifica solo 53°, mentre, sulla west coast, la posizione più alta va a Seattle seguita da San Francisco. Los Angeles è al 33° posto.
Auguri @Twitter
5 anni, 200 milioni di utenti (di cui quasi la metà iscritti nel 2010) e 140 caratteri a disposizione. Il 21 marzo 2006 nasceva Twitter (@twitter), il social network che ha sconvolto le dinamiche del modo di comunicare, offrendo informazioni facilmente fruibili e in cui il valore dei contenuti conta molto di più che in altri social network (assurdo se pensiamo che non è possibile superare i 140 caratteri!).
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Un canale orizzontale, pensato per essere usato in più modi: chi legge news sulle proprie passioni, chi segue il proprio beniamino, chi preferisce creare e condividere contenuti e chi invece ne fa un’importante strumento di comunicazione aziendale e attenzione al cliente. Twitter ci piace perché: è democratico e rivoluzionario.
Apple cita in giudizio Amazon
Il 18 marzo Apple ha presentato denuncia contro Amazon per violazione nell’uso del marchio e concorrenza sleale. L‘Amazon Appstore Developer Program consente agli sviluppatori di applicazioni mobile di vendere le loro creazioni utilizzando il portale come vetrina, da cui ovviamente è possibile anche acquistarle. Tuttavia la parola Appstore ricorda forse troppo l’App Store di Apple, che non ha perso tempo per denunciare l’accaduto. L’Appstore per Android di Amazon ha aperto i battenti da poco, ma la sua fama sembra averlo già preceduto.
Il nostro prossimo traguardo? Il primo anno di We Are Social Italia! I festeggiamenti stanno per iniziare. Continuate quindi a seguirci iscrivendovi al nostro feed RSS. A presto! Anzi, ai prossimi 50 Mercoledì Social!