Social media: qual è il momento migliore?
Per le marche è molto importante definire quando interagire sui social media: individuare gli attimi nella giornata, nella settimana e nel mese in cui le persone sono più interessate a uno scambio può fare la differenza tra una conversazione di successo e un tentativo di coinvolgimento poco concreto.
Quali elementi tenere in considerazione?
- Gli obiettivi: se il vostro obiettivo primario è acquisire visibilità, la scelta dei tempi può essere molto diversa rispetto al caso in cui l’obiettivo è sviluppare una conversazione con un alto livello di interazione. Nel primo caso, conviene effettuare dei post in orari in cui il vostro target legge i propri canali social e in cui i vostri competitor non sono attivi (magari la domenica?), nel secondo è importante individuare il momento di maggiore interazione e risposta da parte del target, con il rischio di pubblicare in ore molto “affollate”;
- Il contesto: ciò che pubblicate deve in qualche modo sincronizzarsi con qualcosa che avviene fuori dal social web? Un evento, un acquisto, un incontro? È molto importante considerarlo;
- Gli influencer: quando sono online e interagiscono le persone più importanti per la community con cui volete dialogare?
- I canali: interagirete su Facebook, su Twitter, su un blog o su un altro canale social? È importantissimo tenere in considerazione le peculiarità di ogni singolo mezzo di conversazione utilizzato, includendo focus sul device preferenziale: è un canale più usato via mobile o via laptop?
- I competitor: come agiscono gli altri brand che attirano l’attenzione e attivano un dialogo con le persone che vi interessano? Verificate se abbia senso una strategia simile: molto spesso la differenziazione funziona molto meglio;
Questi sono alcuni spunti, ma è importantissimo, in ultima analisi, conoscere profondamente il target, per non sprecare nemmeno uno scambio, un post, un’interazione.
Come individuare il momento migliore?
- Partire dalle ricerche esistenti: ci sono diverse fonti che si occupano di analizzare i momenti in cui interagiscono le persone sui social media in senso generale e poco personalizzato. Il contributo di queste analisi ha valore solo in fase iniziale, di pianificazione e deve assolutamente essere integrato con una ricerca ad hoc sul target, ma fornisce comunque alcuni spunti utili per iniziare a riflettere sulle modalità più interessanti. Due esempi che vi segnaliamo sono una ricerca di Buddy Media dal titolo “Strategies For Effective Facebook Wall Posts: A Statistical Review” e un approfondimento di Dan Zarrella riassunto in un infographic dal titolo “5 Questions and Answers about Facebook Marketing“. Ecco alcuni esempi di insight, relativi unicamente a Facebook, quindi da estendere secondo le modalità raccontate nei punti successivi (click per ingrandire):
- Da queste ricerche è possibile ricavare insight utili, ma comunque molto generici: ecco perché ha senso procedere allo step successivo;
- Ascoltare la conversazione: attraverso un’analisi preliminare ad hoc su tutto il social web (o sui canali specifici scelti perché strategici) è possibile individuare:
- Quando il target di riferimento parla di più riguardo i temi che vorremmo trattare;
- Quando il target interagisce di più;
- Quali sono i canali più sfruttati dal target a seconda dei contesti (ore, luoghi) che ci interessano;
- Quando i competitor sono più attivi;
- Quando il target interagisce di più con i competitor;
- Lanciare, adattare, misurare: sui singoli canali è importante attivare la conversazione secondo i risultati delle analisi preliminari, ma è ancora più importante adattare la conversazione e individuare i tempi migliori a partire da come si svolge l’interazione. I social media offrono la possibilità di sperimentare, individuare le strade che generano una reazione migliore e adattare la conversazione.
Letteratura, osservazione diretta e sperimentazione: sono questi i tre mezzi fondamentali per individuare le tempistiche migliori per interagire con le persone sui social media.
Cosa ne pensate? Ci sono marche che vi danno l’impressione di interagire quando lo vuole il target e altre che lo fanno quando è più utile ai propri ritmi aziendali? Avete qualche esempio virtuoso? Raccontateci tutto nei commenti.
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