Facebook anche per ascoltare la musica? (E per vedere i film, le serie tv, leggere i libri preferiti)

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Facebook è ormai il social network leader a livello mondiale: è uno dei principali punti di riferimento per “l’earned media”, una grande parte dei contenuti prodotti degli utenti passa oggi per questi canali social.

Ci sono ottime possibilità che la strategia di Facebook si stia orientando ora anche sul contenuto in senso più tradizionale, così come è avvenuto per Apple, che ha legato ai propri prodotti il concetto di iTunes store. Anche Facebook, pare, sta cercando un metodo per integrare il contenuto nel proprio prodotto.

Sembra che il punto di partenza possa essere la musica (poche ore fa si è diffusa l’informazione di una possibile partnership con il servizio di streaming musicale Spotify). Ma è verosimile che Facebook presto cercherà di integrare altri contenuti (come ad esempio film, libri e serie tv) nell’esperienza utente. Questo avrebbe senso a livello di business perché consentirebbe di monetizzare anche la diffusione di contenuto, oltre alla vendita di spazi “advertising”.

La proposta di contenuto in Facebook avrebbe senso anche a livello di esperienza utente: Zuckerberg stesso ha dichiarato al summit eG8 “Ascoltare musica è qualcosa che le persone fanno con i propri amici. Musica, TV, news, libri – credo siano cose che le persone fanno naturalmente con i propri amici. Spero potremo giocare un ruolo importante nel consentire a nuove società di nascere a società che già esistono, di produrre ottimo contenuto che diventi più social”. Una dichiarazione che non svela nulla esplicitamente, ma lascia presagire molto.

Pare che l’integrazione possa essere complementare rispetto a ciò che l’utente può fare oggi su Facebook, rendendo “social” l’esperienza di contenuto: guardare un film con i propri amici, commentare la puntata di una serie tv, discutere un libro. Anche la scoperta di contenuto potrebbe essere agevolata dai propri contatti e dal proprio “social graph”: è il concetto alla base di Apple Ping. I miei amici sono una risorsa insostituibile per scoprire cose che mi piacciono.

Per i brand, questa evoluzione potrebbe facilitare la relazione e la conversazione con i propri consumatori: diventerà in generale più facile raggiungere con il proprio contenuto possibili interessati e nicchie molto precise.

Se questa evoluzione si realizzerà, Facebook si rafforzerà ancora di più, creando parallelamente un’esperienza che potrebbe creare valore per l’utente e arricchendo il proprio business model. Il rafforzamento può avere delle controindicazioni, come un controllo troppo diretto sui contenuti e su ciò che viene proposto agli utenti.

Tutto dipenderà da come verrà realizzato questo cambiamento.

Voi cosa ne pensate? Credete che possa creare valore l’ingresso di Facebook nel mondo dei contenuti o vedete dei rischi?

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