Thank God We Are Social #93

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Luca Della Dora

Buon sabato a tutti! Soprattutto buon sabato a tutti quelli che incuranti della non-italianità della festa, sono pronti per rendere omaggio a San Patrizio, millantando avi di origine irlandese, pur di giustificare quell’irrefrenabile voglia di Guinness.

Facebook, birre e Bud
Non sono un grande fan della Bud, anzi, diciamo pure che è tra le birre mi piacciono meno in assoluto, eppure mi sa che sono tra i pochi a pensarla così, visto che Bud Light e Budweiser sono di gran lunga le birre più popolari su Facebook, come dimostra questo studio di Quintly.

Quintly beer

Guinness si piazza solo al 6to posto in questa classifica, ma considerando lo strapotere dei brand americani in questo senso, possiamo già considerarlo un buon risultato. E Facebook o non Facebook, ho come l’impressione che per le vie di Dublino questa notte sarà lei a farla da padrona.

 

Birre e Advertising
Niente, oggi proprio non riesco a parlarvi altro che di birra. È evidente che San Patrizio eserciti una certa influenza su di me. Non posso far altro che prenderne atto, indossare la mia parrucca con i boccoli rossi e proporvi alcune pubblicità di birre che vi faranno venire sete già da ora, in modo da arrivare pronti a questa sera.

Hahn Super Dry Beer

Carlsberg – Bikers In The Cinema

Stella Artois

Ma adesso basta birra, promesso.

Google, non uccidere Reader
È questo che stanno chiedendo centinaia di migliaia di persone attraverso petizioni che circolano online in questi giorni. Ce n’è una che sta ottenendo più consensi delle altre però, e che ha già superato di slancio le 100.000 firme. È piuttosto scontato il fatto che Google ignorerà tutto questo movimento attorno al suo prodotto, anche perché la scelta non è casuale o legata a mancanza di risorse, ma è la conseguenza della creazione di un vero social layer sempre meno fatto di singole applicazioni e sempre più integrato (insomma, una mossa a favore di Google+, evidente già dai tempi in cui era stato sostituito lo “sharing” con il “+1”).

GReader

La buona notizia è che esistono molte alternative: eConsultancy ci propone una lista di 40 servizi tra cui scegliere. Fateci sapere quali avete scelto di usare.

 

HABEMUS PAPAM
O “Habemus Pampa” come twittato da Spinoza poco dopo la fumata bianca di Mercoledì: Jorge Mario Bergoglio, originario di Buenos Aires, è il Papa che prende il posto del dimissionario Benedetto XVI.

Mettendo un attimo da parte tutte le implicazioni più serie di un avvenimento storico come questo, concentriamoci sulla nuova vita di @Pontifex, l’account Twitter papale: è tornato a twittare (o meglio, sono stati azzerati i vecchi tweet), annunciando al mondo il nome scelto dal nuovo Papa.

 

E non sono mancate le congratulazioni:

 

 

Top-Countries-Tweeting-about-Pope-Announcement

Topsy ha condiviso uno studio che evidenzia come tutto il Sud America abbia vissuto con grande trasporto la cosa, mentre il 3% che raggiunge il nostro Paese non deve ingannare: sul totale di tutte le conversazioni, non è un numero così basso, tenendo conto del numero di abitanti/utenti Twitter italiani.

E anche per oggi è tutto. Che siate irlandesi o no, che siate credenti, atei o agnostici, che viviate di Feed RSS o che non vogliate leggere neanche le istruzioni per aprire la carta igienica, vi auguro un buon weekend. 🙂