Mercoledì Social #154

News
arianna.dellera

Ciao a tutti 🙂

È stata una settimana ricca di news con importanti novità introdotte da Facebook (come l’annuncio dell’introduzione dell’hashtag e il lancio delle Lookalike Audiences). Sono state inoltre effettuate diverse ricerche nel panorama dei social media che hanno portato alla luce dati interessanti riguardo all’utilizzo dei principali canali social, come Facebook e Twitter, ma anche Tumblr, Instagram e Vine. Non perdo tempo allora e parto subito con la rassegna!

Cosa si twitta nel 2013?

Sono sempre di più i brand, anche in Italia, che sbarcano su Twitter. “Esserci” e condividere tweet non è pero sufficiente; bisogna essere rilevanti, sviluppando una strategia di engagement efficace, in linea con gli interessi degli utenti, e in grado di evolversi ed adattarsi al loro comportamento. Per questo è importante analizzare e comprendere come gli utenti “twittano”; a tal proposito vi propongo il report di BrandWatch, basato proprio su questo argomento.

Questo studio, effettuato su un campione di 10.000 tweet, ha portato alla luce diversi dati interessanti, tra cui:

– Il 62% dei tweet rappresentano conversazioni e interazioni mentre il 38% sono di “broadcast”, ossia semplice diffusione di notizie
Il 3.6% di tutti i tweet menzionano un brand: pari a 12.600 tweet al minuto, un dato impressionante se pensiamo che questo numero è maggiore rispetto alle mention dedicate alla musica o ai vip
– Le donne su Twitter mostrano una maggiore propensione, rispetto agli uomini, a parlare della loro vita personale e delle loro esperienze d’acquisto. Partecipano inoltre di più ai contest promossi dai brand.
– Per quanto riguarda gli argomenti dei tweet, le donne preferiscono parlare di televisione, musica, istruzione e lavoro, mentre gli uomini prediligono i cinguettii sul mondo delle sport, del gaming, delle news e della politica.

Chi sono gli utenti social?

Abbiamo appena analizzato il comportamento degli utenti su Twitter, adesso cerchiamo di capire meglio chi sono queste persone. Il Pew Research Centre ha profilato il popolo dei Social Media (in particolare Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram) includendo nell’analisi il livello di scolarizzazione, quello economico, l’età e il genere insieme ad una serie di altri elementi. Emerge per esempio che ci sono 5 volte più donne che uomini su Pinterest e che chi risiede in una città è significativamente più presente su Twitter rispetto a chi non vive in un centro urbano. I dati sono stati riassunti in un’interessante infografica, che potete trovare completa qui.

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Crescono i budget delle aziende per il digital marketing

Nel 2013 il 55% delle aziende prevedono di aumentare il proprio investimento nel digital marketing, a discapito dei mezzi di comunicazione tradizionali come TV e stampa. Ce lo dice un nuovo report di Econsultancy e SoDA Digital Marketing Outlook Report 2013. Ad una prima analisi di questi dati, la cosa importante da sottolineare è che lo spostamento degli investimenti del settore marketing verso una dimensione “digitale” sta a testimoniare l’ormai consolidata sicurezza che i brand hanno maturato nei confronti di questo canale.

Il nuovo sito mobile di Gucci

Non c’è dubbio che i dispositivi mobili siano diventati un punto fermo nella nostra vita quotidiana, e ora più che mai è importante che i siti web siano ottimizzati per essere visualizzati su smartphone e tablet. Implementare nel proprio sito web una versione mobile può sicuramente aumentare le conversioni, generare più traffico e migliorare il rapporto con i clienti, che potranno reperire informazioni utili anche in mobilità: ce lo dimostra Gucci che grazie al lancio di un nuovo sito mobile è riuscita a portare l’m-commerce ai suoi consumatori. I risultati? Il tasso di conversione è aumentato di oltre il 70% e le entrate si sono quadruplicate rispetto all’anno precedente. Il sito web mobile rappresenta già il 27% del traffico web e il 13% del valore totale.

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WhatsApp a pagamento

Rimaniamo sul mobile, e parliamo di una delle app di messaggistica istantantanea più popolari del panorama: WhatsApp. La società olandese si prepara ad estendere il proprio modello di business portando la sua app per iOS in linea con le altre piattaforme come Android, BlackBerry, Nokia e Windows Phone. Come? Trasformandola in un servizio di abbonamento annuale. Il costo dovrebbe aggirarsi intorno al dollaro per anno (circa 80 centesimi di euro).

Non credo assolutamente che questo piccolo prezzo da pagare fermerà il successo di WhatsApp che ad oggi conta 100 milioni di utenti solo su Android. Nonostante questo si trova comunque a dover fronteggiare altri giganti come Line, che nel mese di gennaio ha superato 100 milioni di utenti su più piattaforme. Line si basa su un revenue model diverso: si scarica gratuitamente ma offre acquisti in-app per emoticon e monete virtuale da utilizzare per giochi e altri contenuti.

Vine: come sta andando?

Abbiamo già parlato di Vine e di come alcuni brand “first mover” hanno già iniziato a sperimentare l’utilizzo di questo strumento per condividere micro contenuti video, ma la diffusione dell’applicazione non era ancora stata supportata da dei dati. Adesso possiamo vedere come, rispetto ad altre app simili, stia crescendo molto rapidamente con un aumento di oltre 50% degli utenti attivi nell’ultimo mese. Certo, è ancora presto per capire se il successo di questa app sarà duraturo o se si tratta semplicemente di un “fad” destinato a vita breve: voi cosa ne dite?

Facebook lancia “Lookalike Audiences”

Dopo aver iniziato a testare questa funzionalità in beta il mese scorso, Facebook annuncia il rollout globale delle “Lookalike audiences”, una nuova opzione di targeting che permetterà ai brand di raggiungere gruppi di destinatari con caratteristiche simili a quelli che fanno già parte del loro database pubblico. Gli inserzionisti che hanno già avuto la possibilità di testare questa funzione in beta hanno registrato un calo nel costo per azione. Questo nuovo strumento rappresenta un’enorme opportunità per i brand in quanto permetterà di migliorare significativamente la qualità delle campagne di advertising su Facebook, rendendole più rilevanti e pertinenti.

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Quanti file vengono condivisi su Internet?

Ecco un estratto di un infografica che riassume i dati relativi alla condivisione di file nell’ultimo anno. Negli Stati Uniti vengono condivisi circa 800.000 file al giorno, il 15% in più rispetto all’anno precedente. Scopriamo inoltre che New York è la città in cui vengono scambiate più immagini e fotografie, Mumbai è la capitale del mobile video sharing e Londra invece detiene il primato della condivisione di file musicali. Potete trovare qui l’infografica completa.

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