Perché i numeri sui social media contano (fino ad un certo punto)

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Luca Della Dora

Più di 1/5 della popolazione mondiale (22.7%) ha utilizzato almeno un social network durante il 2013. L’Italia ha un tasso di penetrazione superiore al 34%, con più di 21 milioni di persone che accedono regolarmente a piattaforme social. Non è una novità che sia Facebook a trainare la crescita, come suggeriscono i quasi 150 milioni di utenti attivi in Europa, e i 18 milioni in Italia.

eMarketer - Social Network Penetration

eMarketer - Facebook Users in Europe

Secondo questo studio di eMarketer, nel 2017 saranno più di 25 milioni gli italiani ad accedere a canali social: è superfluo sottolineare le enormi opportunità che i brand possono cogliere per dialogare con i propri consumatori, fornendo loro supporto o informazioni utili a conoscere i propri prodotti.

Il brand che – ad oggi – ha attivato il maggior numero di persone in Europa è Samsung, che (con 28 pagine locali, in 25 lingue) raggiunge il 3.5% dell’intera popolazione europea (pari a circa 25 milioni di persone), come ci racconta questo studio di SocialBakers.

Numeri di questo tipo sono sicuramente interessanti per comprendere le dimensioni del fenomeno con cui ci rapportiamo quotidianamente, ma siamo convinti che lascino il tempo che trovano se non sono calati sulle realtà con cui lavoriamo.

È necessario comprendere abitudini e comportamenti dell’audience a cui ci rivolgiamo di volta in volta, per non offrire alle persone un’esperienza piatta: se il 76% delle persone (a livello mondiale) ha utilizzato canali social, e il 52% ha visitato il website di un brand, è evidente come l’opportunità offerta dai primi sia enorme in termini di business.

What do you do online?

Perché? Perché più di 1 persona su 4 ha scritto una recensione relativa ad un prodotto o ad un servizio, influenzando così le decisioni di altre persone: le connessioni garantite dal social web sono sempre più importanti in questo senso, perché se la fiducia nei confronti di quello che riportano i website dei brand non supera il 60%, le raccomandazioni di persone che conosciamo la portano all’85% (Nielsen Global Survey of Trust in Advertising).

Tutti questi numeri per dire che non è più sufficiente stabilire una presenza sui canali social per avvicinare il proprio brand alle persone, ma è fondamentale gestirla nell’ottica di una relazione che si protragga nel tempo, prendendo coscienza di ciò che le persone fanno online, in che luoghi e per quale motivo: il volume di contenuti da cui veniamo bombardati ogni giorno cresce costantemente, ed è per questo sempre più importante guadagnare l’attenzione delle persone offrendo valore reale, tangibile, e garantisca così ai brand un ritorno altrettanto concreto.