Vedere, vivere e partecipare: il rapporto tra persone e brand su Instagram
Instagram come lo conosciamo oggi si è evoluto moltissimo da quando era un semplice canale di condivisione di istantanee scattate con lo smartphone. È diventato un social network in cui il core non è la fotografia, ma la conversazione attraverso contenuti visivi. L’introduzione della comunicazione diretta con Instagram Direct è solo l’ultimo step di un graduale cambiamento che ha portato Instagram a essere tra i social network più utilizzati al mondo.
Come vi abbiamo raccontato in una infografica pochi mesi fa, Instagram non solo è tra i social network più utilizzati in Italia, con 1,8 milioni di utenti attivi ogni mese, ma è anche uno dei canali in cui le marche possono partecipare in modo molto rilevante alla conversazione.
Uno report recente di L2 Intelligence ha analizzato l’utilizzo di Instagram da parte dei brand nel settore lusso, ma soprattutto ha evidenziato come rispondono le persone alla presenza delle marche su questo canale. I risultati sono molto interessanti: Instagram è il canale con un tasso di interazione più alta nel settore lusso (1,53%) se paragonato con Facebook (0,10%), Google+ (0,09%) o Twitter (0,04%). Questo dato, anche se relativo a un settore specifico, è emblematico: si tratta infatti di una industry in cui l’aspetto visivo è fondamentale. Non sorprende l’attenzione dei brand nel creare un coinvolgimento su questo canale (la ricerca ha rilevato la presenza del 92% dei brand analizzati).
Quali elementi è importante tenere in considerazione nello sviluppo della strategia editoriale su Instagram?
- Capire le persone: come avviene su Facebook o su Twitter, il contenuto di un brand si trova “in competizione” con le foto e i video degli amici e delle persone più vicine all’utente. È molto importante che sia rilevante. Per questo motivo, prima di qualsiasi tipo di azione sul canale, è importantissimo studiare gli interessi, le passioni e le preferenze delle persone a cui la marca si rivolge;
- Capire la logica di diffusione: la modalità principale di utilizzo di Instagram non prevede un aggregatore di contenuti, simile al News Feed di Facebook o paragonabile alla sezione Discovery di Twitter. Le dinamiche principali di diffusione del contenuto sono la distribuzione alle community che seguono il brand e la scoperta tramite hashtag tematici (a queste si aggiungono i primi esperimenti di advertising Instagram). Per questo motivo (soprattutto per la presenza della seconda modalità, tematica), i brand devono ascoltare le persone, individuare le nicchie di riferimento più rilevanti e produrre contenuto aggiornato e interessante per tematiche specifiche, evitando il più possibile l’approccio generalista;
- Sviluppare una strategia coerente: partire dalle caratteristiche della marca, dai suoi valori, dal motivo per cui ha senso che partecipi a una conversazione. Definire gli elementi fondamentali del modo di esprimersi e conversare del brand su questo canale e individuare aree tematiche in cui la marca possa esprimersi efficacemente a livello creativo. In questo modo sarà possibile ispirare le persone alla partecipazione e all’azione;
È importante ricordare che Instagram è parte dell’ecosistema di Facebook e che la condivisione sul social network più grande del mondo è molto frequente: lo studio di L2 parla di 9 condivisioni di video Instagram su 10 effettuate tramite Facebook. Non bisogna quindi considerare “solamente” gli 1,8 miglioni di utenti attività, ma il numero di utenti che è possibile raggiungere anche tramite “l’estensione” Facebook.
Per celebrare le azioni più virtuose da parte delle marche e per ispirare nuovi brand su questo social network, Instagram ha presentato un blog con alcuni tra i casi più interessanti.