Durante il 2013 il numero di follower dei brand è aumentato del 43%: ecco come
279 milioni di utenti attivi. 8 su 10 accedono da dispositivi mobile. Il 94% cerca informazioni su prodotti da acquistare dal proprio smartphone o tablet, e il 56% è influenzato – nel proprio processo d’acquisto – dai contenuti che trova sulla piattaforma tutti i giorni.
Sono solo alcuni dei dati che chiariscono come in 8 anni Twitter sia stato in grado di cambiare il significato della parola tweet, e – soprattutto – del modo in cui le persone hanno accesso a informazioni che contribuiscono a incrementare la loro consapevolezza su ciò che accade nel mondo che le circonda.
Ma Twitter ha anche modificato profondamente i comportamenti delle persone quando si devono relazionare con le marche: il 66% degli utenti lo utilizza infatti mentre guarda la TV, e il 25% cerca informazioni relative a ciò che sta vedendo, mentre il 40% – in quel momento – esegue ricerche legate a prodotti che desidera acquistare, influenzando – come detto – il processo d’acquisto di altre persone (il 31% degli utenti dichiara infatti di twittare a proposito dei propri acquisti recenti).
Tutto questo contribuisce alla condivisione di 4 miliardi di tweet a settimana (mediamente): SalsesForce ne ha analizzati più di 3 milioni e ha creato il Social Engagement Benchmark Report, che ci aiuta a capire come questo enorme volume di contenuti viene creato e che tipo di conversazioni genera (e in che momenti).
Il primo dato che emerge è relativo alle differenze in termini di engagement rate e di volume di tweet prodotti in riferimento a industry diverse (SalesForce ha suddiviso l’analisi in 7 settori merceologici): i tweet legati a tematiche di Media e Intrattenimento generano un tasso di interazioni più che doppio (in alcuni casi triplo) rispetto a tutti gli altri settori; se osserviamo invece il volume di tweet prodotti, sono Retail ed E-Commerce a guidare la graduatoria, spinti – probabilmente – dal grande volume di contenuti atti a promuovere e a portare le persone direttamente in luoghi dove convertire il contatto immediatamente.
Ci sono momenti in cui le persone sono più propense a interagire, e altri in cui è importante stimolare invece le conversazioni: Ottobre e Novembre sono – mediamente – i mesi in cui si twitta di più, ma il mese in cui il tasso di risposta ai tweet è più alto è Maggio (o almeno lo è stato nel 2013). A Dicembre si registra invece il tasso più elevato di RT, probabilmente anche grazie ai contenuti “celebrativi” che si prestano molto alla ri-condivisione, se contenenti messaggi apprezzati dalle persone.
L’analisi che riguarda invece un arco temporale più circoscritto (la settimana) ci dice invece che martedì e venerdì sono le giornate in cui viene prodotto il maggior numero di tweet, mentre è la domenica il giorno in cui c’è il maggior tasso di risposte ai singoli tweet (così come il maggior tasso di RT).
Lo studio di SalesForce evidenzia in modo molto chiaro come esistano enormi differenze tra mercati diversi, e come sia impossibile implementare una strategia di presenza del proprio brand su Twitter che esuli da una profonda analisi del mercato e del comportamento dell’audience che si desidera coinvolgere: le persone interessate in Media e Intrattenimento –ad esempio – dimostrano una forte propensione all’interazione durante tutti i mesi dell’anno, mentre per i brand legati al mondo del Retail e dell’E-Commerce è cruciale il periodo di avvicinamento alle festività (il numero di reply registrate a Dicembre è più che doppio rispetto a quello registrato in altri mesi dell’anno).
Qui potete scaricare il report completo per approfondire verticalmente le informazioni relative a tutti e 7 i mercati analizzati.