5 step per organizzare una strategia di successo su Instagram
Da quando è stato acquisito da Facebook nel 2012 per un miliardo di dollari ha assunto un ruolo ancora più di rilievo nel panorama social. Stiamo ovviamente parlando di Instagram, che poche settimane fa ha esteso la possibilità di sponsorizzare contenuti ad altri 30 paesi, opportunità che potranno sfruttare non più solo i grandi brand ma le aziende di tutte le dimensioni.
Oltre a queste novità, un recente report firmato da eMarketer si aggiunge al coro di voci che prevedono un crescente successo di Instagram; si stima infatti che la piattaforma potrebbe superare i 2,8 miliardi di dollari di fatturato annuo dato dalle sponsorizzazioni entro il 2017. Un bel salto rispetto ai 595 milioni di dollari previsti per quest’anno.
Ma non ci sono solo buone notizie; i tassi di interazione dei brand su Instagram sono diminuiti in modo significativo nel corso dell’ultimo anno, nonostante siano comunque migliori rispetto a Facebook, Twitter e Pinterest. I dati dello scorso anno hanno evidenziato come le marche del settore FMCG abbiano i migliori tassi di engagement, seguiti dalla categoria “articoli per la casa”.
I primi risultati provenienti dai brand che hanno investito sulla piattaforma sono incoraggianti: su più di 400 campagne misurate a livello globale con Nielsen Brand Effect, il ricordo di un contenuto sponsorizzato su Instagram è 2,8 superiore rispetto al benchmark di Nielsen per l’advertising online.
Con statistiche come queste, i brand FMCG che non sono ancora sbarcati su Instagram o non hanno dato alla piattaforma l’attenzione e gli investimenti che merita, si chiederanno se è il momento buono per iniziare ad investire. Forse lo è, ma prima ci sono una serie di considerazioni da tenere presenti. Ecco i miei cinque suggerimenti per creare una strategia di successo su Instagram:
1. Formulare una strategia su misura per Instagram
Instagram è una realtà diversa da Facebook e Twitter; per avere successo sulla piattaforma le marche devono essere disposte a investire in risorse creative di alto livello e dare meno rilevanza a copy e link. Instagram ha iniziato a migliorare la call to action offrendo contenuti sulla piattaforma che dovrebbero coinvolgere interamente l’utente senza portarlo su un sito esterno. Le persone usano Instagram con una mentalità diversa rispetto a Twitter e Facebook, qui i contenuti sono più difficili da saltare per passare oltre (che è la ragione per cui si ottengono alti tassi di engagement) e la community perdona con maggiore difficoltà qualcosa che non sente al 100% adatta al contesto.
2. UGC è tuo amico
Instagram è la piattaforma ideale per le campagne che permettono alle persone di esprimere la propria creatività e molti brand hanno ottenuto ottimi risultati dalla pubblicazione di contenuti generati dagli utenti; questo permette di rendere l’account più credibile e migliorare la relazione esistente tra la marca e le persone. Ad esempio, in UK abbiamo lavorato con Red Bull per lanciare le nuove flavour su Instagram, chiedendo alla community di condividere le proprie immagini, taggandole con #rededitionplease, #silvereditionplease e #blueeditionplease in base al luogo dove abitavano. Un altro esempio di successo è la campagna #whitecupcontest di Starbucks che ha offerto ai clienti l’opportunità di essere creativi con le caratteristiche tazze bianche.
Per la creazione del website di Bulmers in UK abbiamo utilizzato numerosi contenuti UGC usando l’hashtag #livecolourful per realizzare una parte fondamentale del progetto, permettendoci di creare un vero e proprio sito dal DNA social e allo stesso tempo un luogo dove la community potesse sentirsi parte.
3. Definire specifici obiettivi
Se la vostra attuale strategia su Instagram si basa esclusivamente sul conteggio dei like ai contenuti è il momento di andare oltre. Anche se Instagram non è avanzata come Facebook quando si tratta di misurare il ROI così come le altre metriche di business, sta diventando una piattaforma sempre più sofisticata. Instagram offre ora nuovi formati direct-response, pulsanti di acquisto e annunci interattivi, oltre a migliori opzioni di targetizzazione grazie all’aiuto di Facebook. Le marche dovrebbero valutare come utilizzare al meglio questi strumenti come parte integrante della loro strategia su Instagram misurando le performance.
4. Tenere traccia delle prestazioni
Al momento gli analytics ufficiali di Instagram sono disponibili solo per chi investe sulla piattaforma, ma questo non significa che sia impossibile misurare le performance. Fino a quando la piattaforma non renderà disponibili gli analytics, utilizzare software di terze parti è fondamentale per capire se l’approccio adottato funziona o se è necessario apportare delle modifiche. Gli strumenti attuali sono in grado di monitorare la crescita dei follower, engagement rate, giorni e orari ideali per postare, gli hashtag più efficaci e anche calcolare quali sono i filtri più efficaci per uno specifico brand. Le marche che stanno investendo nella piattaforma utilizzando i direct response formats dovrebbero monitorare i click through rate e la frequenza di esposizione (quante volte un utente ha visto i promoted content nel proprio feed) attraverso gli analytics di Instagram. Attraverso un costante monitoraggio dell’andamento del canale, così come durante l’attivazione di campagne specifiche, le marche possono adattare la loro strategia su Instagram per soddisfare i propri obiettivi.
5. Be real
Sì, Instagram con il suo elenco crescente di filtri rende il mondo un posto più bello. Ma nel complesso, per la nostra esperienza, le immagini “reali” sono più incisive rispetto a quelle iper-ritoccate in studio. Il miglior contenuto su Instagram dovrebbe essere qualcosa con cui l’utente sente una connessione, favorendo una reazione emotiva. Se si è in grado di ottenere questo risultato si offre alle persone un buon motivo per tornare a frequentare il canale, o qualcosa di più.