Eccoci al nostro ormai rinomato appuntamento settimanale, con le news più interessanti dal monto digital e social.
Viv: un nuovo, potentissimo, assistente vocale
Il tema dell’intelligenza artificiale è uno dei più caldi dell’ultimo periodo. Dopo l’annuncio di Facebook dei chatbot su Messenger, infatti, si è tornati massicciamente a discutere se e come macchine e umani possano comunicare. Non tardano quindi ad arrivare prodotti capaci di esplorare nuove frontiere in questo senso. È di lunedì scorso, ad esempio, l’annuncio di Viv al TechCrunch Disrupt di New York: si tratta di un nuovo, potentissimo, assistente vocale sviluppato dagli stessi ideatori di Siri. Viv, grazie a una nuova tecnologia (dynamic program generation), sarà in grado di rispondere a domande esponenzialmente più complesse, ponendo quindi nuove sfide ai competitor Siri e Google Now.
A proposito di AI, sempre al TechCrunch Disrupt è stato presentato 911bot, un chatbot di Facebook Messenger che permette di chiedere aiuto in situazioni di emergenza (di fatto, altro non è che la versione bot del tradizionale 911). Se, da un lato, nella maggior parte dei casi è obiettivamente più veloce effettuare direttamente una chiamata vocale, è pur sempre vero che, in determinate situazioni, uno strumento del genere può tornare utile; ad esempio qualora la persona si trovasse in pericolo e non potesse parlare; oppure qualora il telefono fosse danneggiato e non permettesse di comunicare a voce.
Periscope introduce nuove feature per rilanciare il live streaming
Dopo il picco di interesse seguito alla sua uscita, sembra che Periscope sia stato gradualmente messo in disparte, e infine surclassato dai live stream di Facebook. Ora tenta il rilancio introducendo nuove feature, con lo scopo di ripensare non solo la fruizione/archiviazione dei live, ma anche la modalità stessa di ripresa. Dopo aver annunciato la possibilità di salvare permanentemente i video, infatti, Periscope sta lanciando nuove funzionalità di ricerca ma, soprattutto, un’integrazione con GoPro, Phantom e droni DJI. Quest’ultima novità è senza dubbio la più interessante, perché con tutta probabilità andrà a impattare sull’estetica del live e sul modo in cui persone e brand racconteranno le proprie storie.
Spotify sta puntando sul video con 12 show originali disponibili prossimamente. L’idea è quella di sviluppare un proprio palinsesto sulla falsariga di YouTube Red, fatto di contenuti della durata di 15 minuti circa. Una delle caratteristiche peculiari sarà ovviamente il tema comune: la musica. Pare, ad esempio, che tra gli show figureranno Landmark, un documentario sui momenti topici della storia della musica, e Drawn & Recorded, una serie animata incentrata sui classici.
La personalizzazione del servizio, sulla base delle proprie abitudini di vita – ma anche e soprattutto del luogo e del momento specifici – è sempre più al centro del lavoro di Google. Riprova ne è la decisione di dare maggior rilievo alle notizie locali, che d’ora in aventi verranno taggate in modo da comparire tra le news del proprio feed, assieme alle previsioni meteo e agli articoli di rilevanza nazionale.
Sempre Google ha proposto un nuovo set di emoji, raffiguranti varie professioni: dal chirurgo al ricercatore, dal musicista allo chef. La novità: tutte le emoji vedono protagoniste le donne! L’idea, infatti, punta a smontare il pregiudizio di genere (riflettuto dal linguaggio comune) secondo cui questo tipo di lavori sono prerogativa maschile. La proposta è stata presentata all’Unicode Consortium, l’ente che si occupa di standardizzare il linguaggio delle emoji a livello mondiale.
