THANK GOD WE ARE SOCIAL #303

Thank God We Are Social
sabrina.santoro
“Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.”
(Dice il Dalai Lama)

Visto che, oltre ai pollini che fanno prudere il naso e le botte ormonali, la Primavera ci regala un po’ di ponti è ora di buttare il naso fuori casa e concedersi un viaggio! Oggi parliamo di social media e turismo: come possono aiutarci a pianificare la nostra prossima fuga e come i brand stanno sfruttando le potenzialità del media?


Chatbot


Molte sono le realtà del settore turistico che hanno introdotto i Chatbot nella loro strategia di business, in particolare: Kayak e Skyscanner.

  





Facebook City Guides e Google Local Guide

Facebook ha introdotto una nuova funzionalità (al momento in fase di testing) che fornisce agli utenti suggerimenti su eventi e luoghi da visitare in numerose città del mondo. La cosa più interessante è che va oltre il semplice suggerimento e punta all’interazione: le informazioni riguardanti località ed eventi infatti sono collegate alla propria lista di amici.

In questo modo avremo suggerimenti personalizzati e potremo interagire con i nostri contatti che hanno già frequentato un locale (perché si sa che ci fidiamo di più).

 




Ecco un buon modo per sentirsi a casa in tutto il mondo: Google Local Guide è una community internazionale di esploratori che condividono le loro scoperte su Google Maps” recita il sito ufficiale… e così è davvero!

Parola agli utenti quindi che, completando informazioni sui luoghi di interesse, possono accumulare punti conquistando nuovi livelli di autorità come Local Guide e nuovi vantaggi.


Geo Sticker e filtri Instagram


In viaggio si sa, siamo più ispirati a raccontare…e ci viene in aiuto Instagram che ha lanciato i suoi primissimi Geosticker per stories partendo da New York e Jakarta.



E perché non sfruttarli per promuovere un brand? Un buon esempio è il caso di W Hotel che ha creato geo filtri promozionali disponibili in tutte le sue località: a creare contenuti ci pensano i viaggiatori utilizzando i filtri nelle loro stories.




#CallBrussels

Old but gold: la campagna #CallBrussels risale a un anno fa, quando Bruxelles è finita sotto i riflettori in seguito agli attacchi terroristici.

La campagna si basa sull’idea che non ci sia migliore rassicurazione, per chi ha timori sulla destinazione, di quella che arriva direttamente dalla voce dei residenti. Visit.brussels ha così installato in tre location emblematiche della città – al Mont des Arts, in Place Flagey e nella Place Communale di Molenbeek, il quartiere ad alto tasso di immigrati da cui provenivano alcuni degli attentatori di Parigi – altrettante cabine telefoniche dove i passanti rispondono a chi chiama per fare loro domande su com’è la vita a Bruxelles e sulla situazione di sicurezza. Una serie di webcams hanno ripreso i dintorni e trasmesso live le conversazioni con i residenti, i video clip sono stati poi diffusi attraverso i social media e spazi a pagamento su alcuni giornali online.

E ora, visto che il Dalai Lama non si può contraddire… preparate i passaporti e buon viaggio!