THANK GOD WE ARE SOCIAL #326

Thank God We Are Social
jacopo.menozzi

INTRO


Come tutti ormai sapranno il 12 Settembre 2017, intorno alle 19 ora italiana, c’è stata la presentazione dei nuovi prodotti Apple. Dopo 2 ore di live stream sicuramente quello che si è imposto come argomento principe è il lancio dell’iPhone X, definito da molti come lo ”smartphone del futuro”.

Il modello del decennale viene lanciato all’interno di un auditorium sotterraneo dedicato  a Steve Jobs, all’ombra dell’Apple Park, il nuovo e fantascientifico quartier generale. Un evento sotto il segno del fondatore, citato in apertura e chiusura da un Tim Cook, suo erede, con la voce segnata da una nota evidente di commozione. «Steve oggi sarebbe fiero di tutto questo».

Se ancora non sapete cos’è e quali caratteristiche ha:



 

“Say hello to the future”, ma di questo futuro le caratteristiche che il pubblico ha colto sono solo alcune e non necessariamente legate alla portata innovativa.

 

1 -FACE ID


Basterà guardare iPhone X per far si che il telefono ci riconosca e si sblocchi (anche al buio). Tutto si basa sulla realtà aumentata a cui si somma una rete neurale integrata all’interno del nuovo processore A11 Bionic. Face ID imparerà la nostra faccia, chi siamo e sarà in grado di riconoscerci anche dopo aver cambiato taglio di capelli.
Ecco come funziona:



”Sboccarlo è semplice quanto guardarlo”… Fail! Sul palco c’è Craig Federighi, vice presidente senior del reparto software di Apple. Ma il bello della diretta è anche questo. Un inconveniente (c’ è chi dice dovuto ad un riavvio di cui Federighi non era stato avvisato) può capitare, ma se cercate su google informazioni sul lancio del prodotto, tra i primi 10 risultati ben 3 parlano del flop (huffingtonpost.it, repubblica.it, deejay.it) e non è certo ottima pubblicità.

Ovviamente è importante anche la sicurezza e secondo i test di Apple il Face ID risulta ancora più sicuro rispetto a Touch ID. Ma…



Edward Snowden – l’ex tecnico della Cia che ha fatto conoscere al mondo i programmi di sorveglianza di massa attuati dal governo americano e da quello britannico – mette in evidenza come Apple stia banalizzando il riconoscimento facciale e come questo possa aprire la porta a future forme di abuso, con chiaro riferimento alla privacy di chi vi fa ricorso.

Snowden non è il solo, qui altri d’accordo con lui.

Un po’ di diffidenza sull’argomento l’ha dimostrata anche il grande pubblico che ha inondato il web di meme (protagonista indiscussa Ayra Stark).



Per vedere altre Arye, clicca qui.

 

2- ANIMOJI


Ecco un derivato della tecnologia FaceID. Le Animoji sfruttano il riconoscimento facciale per far assumere espressioni ed addirittura per dare voce alle emoticons.



Appena dopo l’annuncio, l’account Twitter di Black Mirror risponde.

Effettivamente, nell’episodio “The Waldo Movement”, la serie di Charlie Brooker aveva anticipato l’idea di “avatar animati” e comandati attraverso lo scanning delle espressioni del viso. Where’s Waldo? Seconda fila, terza posizione.

Ma veniamo alle cose serie:

3- PREZZO


IPhone X costerà 999 dollari (1189 euro in Italia per il 64 Gb). Questo “piccolo” aumento di prezzo sembra essere giustificato da un miglioramento dell’hardware, ma come avrà reagito il pubblico?

Highsnobiety ne sà, pigia qui.

C’è poi chi si chiede cos’altro sia possibile acquistare allo stesso prezzo, tipo 11.890 Goleador alla Frutta.

 

OUTRO


Ammettiamolo, quando si parla di Apple ciò che attrae non sono tanto le caratteristiche dei device quanto ciò che il marchio rappresenta. Come sempre, la comunicazione di brand è ineccepibile, chiara e un passo avanti (riesce perfino a far apparire come innovazione nel settore ciò che alcuni competitor applicano già da tempo).

Dunque sì, il branding fa la differenza.



Sembra che Apple stia cercando di “tastare il terreno” per vedere come effettivamente il mercato reagisce a device di questo calibro.

Le persone allungheranno i finanziamenti per poterselo permettere, oppure saranno spaventate dal prezzo e ripiegheranno sui competitor? Tali domande sono ad oggi senza risposta, bisognerà attendere…intanto, “Say hello to the future”.