THANK GOD WE ARE SOCIAL #334

Thank God We Are Social
gennaro.borrelli

Colpo di scena.

Halloween 2017 sembrava già alle spalle ma nessuno si è ricordato di piantargli una pallottola in mezzo alla fronte.

In pieno stile undead lo vediamo riaprire gli occhi acquosi, rialzarsi barcollante, trascinarsi lungo la scia di sangue lasciata da clown mostruosi (#332) e serial killer (#333) e infine raggiungere il TG WAS #334.



Ripercorriamo insieme qualche spunto interessante lasciato dalla prima Notte di Ognissanti senza George Romero (1940 – 2017). Possa Chtulhu averlo in gloria.


DATA


– Dottore, come sta Halloween?

Benissimo, dicono le Analisi. Solo la settimana prima della ricorrenza, la parola “Halloween” è stata usata più di 2 milioni di volte on-line. Di queste (comprensibilmente) oltre un quarto negli USA.

Le altre, ripartite equamente nel Resto-del-Mondo tra chi ha festeggiato Halloween, chi ha polemizzato contro la festa pagana del Samhain e chi ha polemizzato con i polemizzatori.



Le idee per i costumi?
Oltre che da serie-tv, film e riferimenti alla cultura pop, le idee vengono sempre più spesso dall’on-line.



Tool come Google Frightgeist offrono sempre ottimi spunti.
Ma c’è chi si lascia ispirare dai social network in senso più letterale.
Vedi alla voce “distracted boyfriend meme”.



Chissà se Magritte avrebbe apprezzato certi corto-circuiti surreali.
O se, consultando i Google Trends, avrebbe preferito immaginare una pioggia umana di Wonder Women e Pennywise.


CAMPAIGNS


Un po’ come ha fatto Burger King, che ha trollato (di nuovo) i competitors di McDonald’s con la divertente campagna social “Come as a Clown, Eat like a King“.

La notte di Halloween ha offerto un Whopper gratis a chi si è presentato vestito da pagliaccio. E tanti saluti a Ronald.



Non vi impressionano i clown? Provate con un incubo tecnologico à la Black Mirror.

Protagonista della campagna di Svedka Vodka è uno stalker silenzioso che osserva tutto ciò che facciamo e usa contro di noi i nostri segreti: la pubblicità on-line. Una volta attivato, l’implacabile Cursed Banner inizia a seguirci ovunque.

Così impariamo ad accettare cookies dagli sconosciuti.



Se a questo punto cercate un rifugio sicuro, provate nella nella Pinterest Haunted House: un’esperienza immersiva a 360° in cui raccogliere spunti e idee per Halloween, come fossero indizi di un videogame punta&clicca.



Ma se ancora non state tremando, salite al The 13th Floor di Fanta.



Un’esperienza horror immersiva in VR (sperimentabile sia da remoto che dal vero), supportata da una campagna Snapchat e da lattine in edizione limitata (con un QR code per scaricare filtri e lenti speciali).



Tra le persone che hanno provato brividi di puro terrore ci sarà anche qualcuno del marketing: pare sia stata la campagna più impattante di sempre (anche in termini di budget) lanciata per Halloween da Coca-Cola.

 

TOOLS

E a proposito di tool per i social… BAM BAMM BAAAAAAAMMMM!



Se Facebook e Messenger hanno offerto agli utenti sticker, sfondi e filtri speciali basati sulla AR, è stato il Superzoom delle Instagram Stories l’anima della festa (no pun intended).



Per non farci mancare niente, Instagram ha messo a disposizione pure nuovi filtri facciali e sticker.

I giocatori di Pokémon Go, invece, hanno preso due Pidgeotto con una fava (sfx: risata satanica): mentre giravano per le strade in cerca di dolciumi hanno potuto aggiungere ai dek i nuovi Pokemon Fantasma rilasciati per l’occasione (più tanti altri contenuti a tema).



HORROR STORIES

Infine, che Halloween sarebbe senza storie di paura?

Quest’anno i brand hanno offerto molti contenuti horror brillanti, da condividere intorno alla luce spettrale di uno schermo nell’oscurità.

Esempi succulenti: i Bite Size Horror offerti dai Candy Brands di Mars, brevi film inquietanti (guardateli tutti! sono girati daddio) da consumare nel tempo di uno snack.

(PS. Se dopo l’antipastino di cinema horror volete il piatto forte, passate in cucina e servitevi pure).



Ma anche Huluween di Hulu e The Neighborhood di XFinity vanno in quella direzione.



E voi?
Potete provare a inventare le vostre storie horror, magari con una colonna sonora straniante e ipnotica come gli Spooky Space Sounds caricati dalla NASA su SoundCloud.

Ma se sentite di non avere neanche un Poe di talento (pun intended), potreste sempre provare questo generatore automatico di storie horror.

Si chiama Shelley, è basato su una “Deep learning-based A.I.” sviluppata dal MIT, ha assimilato migliaia di storie da Reddit e non vede l’ora di creare racconti horror insieme a voi.



Come la vecchia fiaba dell’Intelligenza Artificiale senziente che sviluppa capacità creative e si prepara a spazzare via il genere umano. A Shelley secondo me piace.



Direi che per quest’anno è tutto, satanassi.
Rimettiamo Halloween al suo posto e torniamo pure a Riposare In Pace.



(Almeno per il week end!).