THANK GOD WE ARE SOCIAL #366

Thank God We Are Social
daniele.zanardi
Ci sono due notizie: una bella e una brutta.

Iniziamo da quella brutta, che conosciamo già tutti: l’Italia non è ai Mondiali. Sono passati dei mesi, ma è una realtà che fa sempre male.

La notizia bella: Mondiali nel 2018 = meme. Un sacco di meme a mitigare lo sconforto di un Paese intero. Almeno l’Italia in quei meme non ci è finita, mettiamola così. Forse.

Il bello dei social nel calcio è che ora è quasi impossibile perdersi ogni minima cosa. Ma vediamo i 5 momenti più memorabili fin qui secondo “il popolo del web”:

5) Tite come Mazzone


Al gol di Coutinho al minuto 90’ contro l’irreprensibile Costa Rica, il ct verdeoro si è giocato lo scatto della vita per andare a esultare senza freni. Si sarà ispirato a Mazzone per quella rincorsa piena di gioia? Forse. Ma qualcosa per Tite dev’essere andato storto. Tipo i suoi piedi.



 Il video vale la pena di aspettare quei 30 secondi di pubblicità.

4) Work hard, play hard.


L’Inghilterra è andata in Russia con un solo credo: “Football’s coming home”. Titolo di una canzone del 1996 dedicata ai Three Lions – simbolo della Nazionale inglese – e ora mantra assoluto sui social d’oltremanica. “Il calcio sta tornando a casa”, cantavano Ian Broudie, David Baddiel e Frank Skinner, a testimoniare la tipica “umiltà” inglese quando si parla di pallone: inventori e quindi padroni del calcio. La concorrenza sembra molto agguerrita in questo Mondiale, ma gli inglesi in effetti sembrano avere quel tocco magico in più già dagli allenamenti. Molto, molto magico. Tipo questo.


3) Adios Lopetegui!


Uno dei casi più rumorosi di questo Mondiale appartiene a un personaggio che questo Mondiale non lo ha neanche iniziato. Si tratta di Julen Lopetegui, ct della Spagna fino al 13 giugno scorso, due giorni appena prima dell’inizio del torneo. La firma con il Real Madrid annunciata poco prima del Mondiale, a breve distanza dal rinnovo firmato con la Federazione spagnola, non è andata giù ai vertici delle Furie Rosse: esonero immediato e niente torneo per Lopetegui, dopo ben due anni di qualificazioni e amichevoli per costruire la squadra ora allenata da Fernando Hierro.

Automatica l’associazione tra Lopetegui e uno dei meme più ricorrenti degli ultimi anni: quello di nonno Simpson.


2) Sampaoli, non sarà un’avVentura


La deplorevole passerella dell’Argentina al Mondiale di Russia ha il pregio di lenire le delusioni italiane: “Meglio non andare che fare figure del genere”, è l’opinione diffusa sui social. Meglio quindi Ventura di Sampaoli, discusso ct dell’albiceleste? Di sicuro, visti i risultati, la sostanza cambia poco.


1) La capriola iraniana


Da epic win a epic fail il passo è breve. In questo caso, però, la linea tra epicità e figura barbina è molto sottile: la rimessa laterale con capriola di Milan Mohammadi, difensore dell’Iran, è già storia.

Minuto 94’ di Iran-Spagna, rimessa laterale in posizione avanzata. C’è solo una cosa da fare, per il buon Milan: concentrazione, capriola e via con il cross a lunga gittata per cercare un clamoroso pari contro gli ex Campioni del Mondo. Vai Milan, vai! Siamo tutti con te!

Prendetevi 10 secondi e guardatelo. E riguardatelo. E riguardatelo. Anche se lo avete già visto.

Ora, dopo questa hit parade dell’ignoranza direttamente dalla Russia, siete forse più pronti a ricevere un’ulteriore notizia. Non molto bella, per chi vive a pane e meme.



Come testimonia questo articolo di Wired, il Parlamento Europeo ha approvato la riforma del diritto d’autore che “comporterebbe la censura su vasta scala di qualsiasi immagine o frammento, dato che parrebbe l’unico modo di far rispettare la legge”.

Ma non è tutto. 



La FIFA, infatti, sta monitorando con molta attenzione i contenuti video e fotografici che riguardano il Mondiale. Diversi utenti che hanno ripreso un’azione di gioco per poi pubblicarla su Twitter, si sono trovati una mail di avvertimento a rimuovere il contenuto per non violare i diritti d’autore sulle immagini.

Per cui, è il caso di dirlo: memate responsabilmente.