THANK GOD WE ARE SOCIAL #381
Fine ufficiale dell’estate. Tornano le giacche, le scarpe chiuse, il freddo e la pioggia… In molti sono già tornati sui banchi di scuola, dagli studenti delle elementari fino a coloro che frequentano le aule universitarie. È tempo di “back to school”!
Chi vi scrive ha 30 anni tondi tondi: ai “miei tempi” le cose per chi frequentava i banchi di scuola erano un filo diverse da come sono oggi: gli smartphone erano dei piccoli mattoncini, le fotocamere incorporate erano ancora una novità per pochi eletti, non esistevano WhatsApp, Spotify, Facebook e Instagram e “noi giovani” passavamo la maggior parte del tempo su MTV, MSN Messenger (RIP), MySpace o a scambiarci sms che assomigliavano più a codici fiscali che altro (per colpa del maledetto limite di messaggi giornalieri che imponevano le promo degli operatori).
Internet sta nelle tasche di molti (quasi tutti forse) piccoli e grandi studenti e questo, naturalmente, ha delle conseguenze rilevanti sui loro comportamenti e abitudini, oltre che su quelle dei loro genitori. Le piattaforme social sono oggi il principale medium di giovani e giovanissimi e i brand che li vogliono intercettare ne devono tenere conto per raggiungerli, parlando il loro linguaggio e adottando gli elementi stilistici tipici degli studenti di oggi.
Iniziamo con qualche dato significativo*.
Il 99,7% degli studenti universitari (su scala globale, mentre in Italia il 97,4%) utilizza almeno una piattaforma social abitualmente e in media spende sui canali social almeno 3 ore della sua giornata (in Italia 3 studenti su 10). Anche ampliando lo spettro a tutti i ragazzi della generazione Z (16-24 anni) il dato rimane sostanzialmente invariato: il 95% li utilizza quotidianamente.
2 studenti su 3 dichiarano di essere “always on” ed il 63% afferma che essere sempre online è un modo per sentirsi più vicino agli altri. Ma cosa cercano gli studenti online e in particolare sui social media? Occupare il proprio tempo libero (54%) e intrattenersi (51%) sono in cima alla lista delle ragioni che li spingono a usarli, ma tenersi in contatto con i propri amici e vedere cosa fanno (49%) ed essere sempre aggiornati (47%) su cosa accade nel mondo sono motivazioni altrettanto importanti.
Facebook continua a contendersi la testa della classifica con YouTube per numero di iscritti, mentre YouTube resta saldamente il primo social per utilizzo. Instagram si conferma estremamente popolare tra gli studenti a livello globale ed è la terza piattaforma per utilizzo (contando ormai più di 1 miliardo di utenti nel mondo), confermando l’importanza dei contenuti visual e video per essere appealing su questo target.
via GIPHY
Gli studenti, che hanno notoriamente una limitata disponibilità economica, hanno però a disposizione molto tempo e sono molto più (pre)-disposti alle novità anche quando di tratta di acquisti: questo target è il 20% più propenso a seguire un nuovo brand o interagire con i contenuti dei brand che gli piacciono rispetto alla media. I ragazzi di oggi infatti vogliono sentirsi parte integrante della vita dei brand ed avere un ruolo attivo nella relazione con i brand che più amano (e questo vale soprattutto per i giovani europei).
Il “Back to School” è presidio tradizionale dei brand connotati con il mondo della scuola, che di anno in anno esplorano i trend sociali per poter risultare sempre più rilevanti per il proprio target di riferimento, utilizzando i linguaggi e i formati a esso più familiari.
La community ScuolaZoo ha come core audience proprio gli studenti e ad essi parla quotidianamente con un’ironia dissacrante:
Smemoranda saluta il ritorno fra i banchi di scuola coinvolgendo una serie di influencer vicini ai giovanissimi nel ruolo di autori dell’agenda evergreen:
Su irriverenza e comicità punta invece Comix che promette un’agenda dai contenuti imprevedibili come compagna per tutto il nuovo anno scolastico:
Non mi resta che augurare un buon inizio a tutti gli studenti!
Suona la campanella, è tempo di ricreazione!
Dal TGWAS di oggi è tutto. Appuntamento a sabato prossimo.
*Fonte di ricerca: Global Web Index (Panel CAWI rappresentativo della popolazione internet mondiale tra i 16 e i 64 anni). Dati aggiornati al Q2 2018.