Mercoledì Social #473
Sopravvissuti a fatica alle abbuffate di Pasqua e alle grigliate di Pasquetta, siamo arrivati comunque a metà settimana, e quindi è tempo di un nuovo Mercoledì Social.
Ecco le notizie principali di questa settimana:
Instagram sperimenta un nuovo design: count like free.
Da tempo vengono studiate le dinamiche psicologiche e sociali che si creano sui social. Anche Instagram ha iniziato, da qualche anno, a prestare attenzione a questi fenomeni e, in particolare, ai possibili effetti sulle persone del numero di like ricevuti per i loro contenuti.
L’introduzione delle Instagram stories nel 2016, per esempio, pare affondi le proprie origini anche nella volontà dei fondatori di offrire un tool privo della “pressione” del conteggio like.
A breve potremmo assistere a un’ulteriore evoluzione della piattaforma che favorisce l’autenticità dei contenuti postati, riducendo la competizione per il più alto numero di like.
Si tratta di una demo nel design della piattaforma che permetterà solo a chi condivide il post di vedere il numero di like ricevuti. Tutti gli altri utenti potranno ancora vedere i nomi e le foto di chi ha messo like al contenuto ma non verrebbe riportato il numero complessivo sotto la foto.
L’obiettivo è quello di minare logiche come “cancellare una foto perché non ha ottenuto abbastanza like” pur preservando il valore dei content creator (il numero di follower non verrebbe in alcun modo oscurato e nemmeno l’impatto dei like sull’algoritmo della piattaforma), cercando di garantire un’esperienza piacevole per tutti.
Feed vs Stories: Facebook tenta una nuova modalità di fruizione dei contenuti
Sperimentare nuovi formati per assecondare sempre di più il comportamenti delle persone sulla piattaforma è ormai all’ordine del giorno, e Facebook ci prova cercando di reinventare il layout del proprio feed.
L’idea è quella di permettere agli utenti di muoversi tra i vari contenuti della propria bacheca attraverso un side-scroll, tipica modalità di fruizione del formato stories. Zuckerberg continua ad investire nel potenziale delle stories che registrano (seppur su una base utenti ancora non ampissima) un tasso di interazione superiore a quello del feed.
Questo esperimento, infatti, porterebbe non solo a un cambio di layout, ma anche alla fusione di feed e stories in un unico stream.
Arriva la primavera, Twitter fa pulizia…di commenti offensivi
La piattaforma sta implementando una serie di nuove policy contro i tweet offensivi da applicare prima ancora della loro segnalazione da parte degli utenti.
La scorsa settimana, infatti, il CEO Jack Dorsey ha annunciato l’introduzione di un mute button che permette alle persone di nascondere le risposte ai loro contenuti in modo del tutto autonomo. Il tweet di risposta non verrà cancellato, ma gli altri utenti dovranno cliccare sul contenuto per poterlo vedere.
Twitter in precedenza poneva sotto revisione solo i contenuti segnalati come offensivi da parte degli utenti, ma ha da tempo annunciato il proprio impegno nell’adottare un approccio proattivo nei confronti di tutti coloro che sfruttano il servizio offerto per abusi, troll e manipolazioni di vario tipo.
Questa presa di posizione ha sia una valenza sociale, per rendere Twitter una piattaforma sicura per i suoi utenti, ma anche economica: i brand, infatti, sono sempre più restii a un investimento pubblicitario quando non viene garantita l’assenza di commenti offensivi nella stessa schermata.
Fonte: spiegazione ufficiale della nuova feature fornita da Michelle Yasmeen Haq, Twitter senior product manager.
LinkedIn level up!
Delle molteplici funzioni e tool di LinkedIn, certamente uno dei più interessanti ed utilizzati è il sistema di recruiting.
In questa specifica sezione, infatti, la piattaforma è in grado di creare diversi match tra le informazioni personali e lavorative degli utenti, con le caratteristiche ricercate dai recruiter, generando un sistema di selezione biunivoco (attraverso un application da parte dell’utente o con l’invio di un’offerta InMail da parte del brand).
Al momento la piattaforma contiene più di 20 mln di job ads ma la mission dichiarata di LinkedIn è quella di cambiare il volto del recruiting come lo conosciamo oggi.
E le nuove modifiche tecniche rilasciate recentemente sembrano andare esattamente in questa direzione.
Nello specifico l’obiettivo di questi interventi è quello di potenziare ulteriormente il sistema di machine learning alla base del flusso di selezione per arrivare, da un lato a duplicare il numero di InMail accettate dai candidati e dall’altro a rendere ancora più precisi i suggerimenti di crescita e carriera dati alle singole persone.
Voice app a portata di tutti.
La voice technology è sempre più una costante nelle nostre vite, solletica l’interesse delle persone e quindi la curiosità dei brand.
Quanti di noi ormai entrano in casa parlando con Alexa o Google Home?
In questo senso, una nuova piattaforma per la creazione di applicazioni vocali, Voiceflow, potrebbe aprire ulteriori nuove possibilità.
La particolarità di questo sistema, apparso ufficialmente sul mercato a Novembre, è quello di permettere la creazione di voice app senza effettivamente conoscenze tecniche di coding.
Un’interfaccia molto semplice e un sistema di scelte ad alberatura guidano l’utente, privato e business, nella creazione di applicazioni interattive.
Per i profili business viene data anche al possibilità di integrazione delle proprie API e di lavorare alla stessa board da vari profili all’interno dell’azienda.
Un sistema come questo, di facile utilizzo e alla portata di tutti potrebbe permettere un ulteriore passo avanti nell’esplorazione delle potenzialità della tecnologia vocale.
E anche per oggi è tutto, a settimana prossima per un nuovo Mercoledì Social!