È notizia di pochi giorni fa che dal 1° Gennaio 2019 è stato iscritto il minor numero di neonati dai tempi dell’Unità d’Italia

ISTAT alla mano in effetti, dal 2017 sono nati 18mila bambini in meno nello Stivale (l’equivalente della popolazione di Poligano a Mare, per fare un esempio concreto) e le proiezioni per i prossimi anni non sono per nulla incoraggianti. 

C’è però un trend opposto che ha stuzzicato la nostra curiosità: un recente censimento ha infatti attestato che in Italia il numero di animali da compagnia abbia superato la cifra record di 60 milioni – il che potenzialmente potrebbe significare che ogni italiano ha almeno “un amico non umano” a testa – e che in termini di business, il “pet marketing” vale oltre 2,2 miliardi di euro, considerando l’indotto di spese veterinarie e “accessorie”. 

In poche parole, si fanno sempre meno bambini, ma si posseggono sempre più animali da compagnia (trattati come figli). 

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Nascono infatti ogni giorno servizi sempre più innovativi che aiutano a prenderci cura dei nostri bimbi pelosi: agli ormai classici pet sitter, si sono aggiunti i wedding pet-sitter (che intrattengono i non umani, mentre gli umani lanciano bouquet e tagliano cravatte) e si organizzano persino le pet-holidays: esistono agenzie chi si offrono di portare Fido e Felix in vacanza, nel caso i padroni siano sommersi di lavoro. 

Ci sono poi pasticcerie, SPA, taxi dedicati, nutrizionisti a domicilio, palestre…

E la chiamano vita da cani.

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Ma anche online la pet-fever è ormai da anni sulla cresta dell’onda, tanto che dopo essersi sentito domandare che cosa non si sarebbe mai aspettato dalla sua creatura,  Tim Berners-Lee (papà di internet) pare abbia risposto «Non avrei mai immaginato che ci fossero così tanti gattini sul web». 

E come non dargli torto: 

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Ma, caro Tim, non di soli gattini si nutre la rete: cani, ricci, maialini nani, persino scimmie popolano ormai i nostri schermi, tanto da essere diventati in alcuni casi dei veri e propri influencers con tanto di manager, contratti con Brand in esclusiva e tour mondiali di meet&greet con i fan (Ferragnez, attenzione).

Grazie ad una caratteristica particolare che li rende originali, unita all’abilità dei loro padroni in fatto di social network, sono nati negli ultimi anni degli -è proprio il caso di dirlo- “animali da passerella” virtuale che possono guadagnare migliaia di dollari (anche se loro non lo sanno). 

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Come i jeans e il mais, il fenomeno “Pet Influencer” è nato negli Stati Uniti con il primo influencer a quattro zampe per eccellenza: l’ormai compianta Grumpy Cat

Era il lontano 2012, quando una foto pubblicata su Reddit del suo musetto imbronciato e giudicante (dovuto ad una rara forma di nanismo felino) l’ha resa un vero e proprio fenomeno del web, tra apparizioni televisive, libri, gadgets e “grumpy-emoji” che popolano le chat di tutto il mondo. 

(Foto via Instagram).

Ancora adesso, dopo la triste dipartita di qualche mese fa, il suo profilo Instagram continua a macinare followers (2,7 milioni mentre pubblichiamo l’articolo). 

Ma il caso Grumpy Cat è solo la punta dell’iceberg e il fenomeno dei cosiddetti “pet influencers” sta vedendo da ormai anni un trend positivo: secondo un report USA, infatti, il Pet Influence Marketing è cresciuto di quasi il 198% dal 2017 e ci si aspetta possa raggiungere un valore di 10 bilioni di dollari nel 2020. 

Ma chi sono i top pet-influencer del momento?

-ALERT : seguiranno alte dosi di tenerezza – 

Pupkin the Raccoon è un simpatico procione femmina che vive in una altrettanto simpatica villa alle Bahamas. Con 1,4 milioni di followers su Instagram conduce la vita che molti di noi sognerebbero, mangiando frutta esotica a bordo della sua piscina. Di recente è persino stato pubblicato un libro fotografico che raccoglie i suoi più bei scatti inediti.

Jiff Pom, invece, è il Cristiano Ronaldo canino: grazie ai suoi quasi 10 milioni di followers su Instagram, è stato inserito nel Guinnes World Record come animale con più seguaci al mondo. Il suo profilo è popolato da scatti in costume e selfie con le più svariate celebrità. 

Come dice il nome Lil Bub è un’adorabile gattina seguita da “soli” 2,3 milioni di followers. All’attivo conta libri, gadgets e un documentario vincitore al Tribecca Film Festival sulla sua rara forma di mutazione genetica felina, a cui deve un musetto irresistibile e uno sguardo sognante. 

Hamlet the Piggy è una maialina nana che ama indossare parrucche e cappelli. Parallelamente alla sua carriera da influencer in ascesa (più di 390 mila followers), è anche un animale da terapia. Insomma la versione in carne ed ossa di Babe Maialino Coraggioso.

Mr Pokee è infine il porcospino con il sorriso più smagliante della rete. Con una community di ben 1,4 milioni di followers, l’anno scorso Daniel Wellington lo ha scelto come pet influencer per lanciare una nuova linea di orologi. Scomparso di recente, ha lasciato l’eredità del profilo Instagram a Herb, fratello adottivo. 

Belli, ricchi e a quattro zampe: ecco la nuova generazione di VIP, che proprio in linea con i nuovi trend celebra l’inclusione, la diversità e l’imperfezione. 

Insomma, se possedete anche voi un animale domestico interessante, iniziate a guardarlo con occhi diversi: potrebbe essere una star. 

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