Mercoledì vuol dire solo una cosa: nuovo #MercoledìSocial. In questa settimana il filo conduttore di molti articoli è la concorrenza. Lo è, per esempio, quella interna a Meta in particolare sui Broadcast Channel in test prima su Instagram e ora su Whatsapp.
Un altro esempio è quello di Twitter e Substack, tra i quali non scorre buon sangue. Twitter infatti ha recentemente limitato la promozione e la visibilità dei tweet con link ai post di Substack.
Anche tra streamer e Twitch la situazione sembra essere un po’ tesa, soprattutto per quanto rigurda la ripartizione dei ricavi e le sponsorizzazioni.
ChatGPT e OpenAI potrebbero avere dei grossi problemi riguardo alla privacy, non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi.
TikTok, invece, cerca di sensibilizzare la propria community attraverso il Mese della Terra, mentre LinkedIn testa nuove funzionalità per migliorare l’esperienza degli utenti sulla piattaforma.
Ma andiamo con ordine.
Whatsapp testa i “broadcast channel”, come INstagram
WhatsApp è la piattaforma di messaggistica più utilizzata al mondo e quindi con notevoli opportunità. Proprio per questo Meta sta lavorando a una serie di nuove opzioni per offrire a brand e creator nuovi modi per massimizzare il coinvolgimento delle proprie community.
I Broadcast Channel sono una reale opzione su questo fronte, in quanto forniscono una maggiore utilità all’interno della piattaforma.
Per questo potrebbe diventare in futuro un vero e proprio punto di riferimento oltre l’uso quotidiano che ne facciamo oggi.
Non ci sono ancora dettagli su un rilascio ufficiale, ma sembra che sia imminente.
i problemi legali sulla privacy per chatgpt non riguardano solo l’italia
Mentre l’Unione Europea lavora per l’approvazione di una legge sull’intelligenza artificiale, gli Stati Uniti definiscono una Carta dei Diritti dell’Intelligenza Artificiale e il Regno Unito raccomanda alle agenzie esistenti di regolamentare l’intelligenza artificiale, gli utenti di ChatGPT hanno presentato reclami a livello globale contro OpenAI per potenziali problemi di sicurezza.
Fonte: Search Engine Journal
Il Center for AI and Digital Policy ha presentato un reclamo alla Federal Trade Commission per impedire a OpenAI di sviluppare nuovi modelli di ChatGPT fino a quando non saranno state introdotte delle barriere di sicurezza.
Il Garante italiano ha avviato un’indagine su OpenAI in merito a una recente violazione dei dati e alla mancanza di una verifica dell’età per proteggere i più giovani da contenuti inappropriati.
L’Italia però non è l’unico paese che sta avendo dei dubbi sulla questione della privacy.
La Commissione irlandese per la protezione dei dati prevede di coordinarsi con il Garante italiano e con la Commissione UE per determinare se ChatGPT abbia violato le leggi sulla privacy;
Le autorità di regolamentazione della privacy in Svezia e Spagna, invece, non hanno in programma di indagare su ChatGPT ora, ma potrebbero farlo in futuro nel caso in cui le persone presentassero reclami contro la tecnologia AI;
In Germania, il portavoce del Commissario federale per la protezione dei dati della regione, ha dichiarato che potrebbe seguire un divieto simile a quelli di altri Paesi se OpenAI violasse il GDPR o politiche simili, anche se per ora un divieto non è l’approccio migliore;
Anche il Canada sembra seguire l’esempio, dopo che l’Ufficio del Commissario per la privacy ha avviato un’indagine su un reclamo contro ChatGPT che raccoglieva dati personali senza consenso.
Insomma, non è solo l’Italia il Paese che sta riscontrando dei problemi di privacy con l’intelligenza artificiale. OpenAI ha recentemente pubblicato una FAQ per gli utenti italiani, ribadendo il suo impegno a creare sistemi sicuri, accurati e privati.
Come dichiarato da TikTok stessa, “per tutto il mese, invitiamo la nostra community a scoprire come è possibile fare la differenza sostenendo gli sforzi di sostenibilità e conservazione”, anche attraverso creator che cercheranno di promuovere l’iniziativa, al fine di contribuire a migliorare la consapevolezza degli utenti dell’app.
Fonte: TikTok
Tali spinte sono importanti, soprattutto per le nuove generazioni. Gli studi hanno dimostrato che i giovani adulti sono più propensi ad informarsi sui contenuti legati al cambiamento climatico sulle piattaforme social rispetto a qualsiasi altro mezzo di comunicazione.
Ciò pone TikTok in una posizione unica nell’informare ed educare la community su questo fronte, ed è per questo che programmi come questo possono essere estremamente preziosi.
Questa potrebbe essere anche l’opportunità per alcuni brand di promuovere i propri messaggi di sostenibilità, allineandosi alla politica di TikTok.
La programmazione del Mese della Terra di TikTok inizia proprio da questa settimana.
RIVALITà TRA TWITTER E SUBSTACK
Gli scrittori che cercano di incorporare i tweet nelle loro storie su Substack hanno avuto una brutta sorpresa. Dopo aver incollato un link al sito, appare un avviso con la dicitura “Twitter ha inaspettatamente limitato l’accesso all’incorporazione dei tweet nei post di Substack,” spiegando inoltre che la società sta lavorando a una soluzione.
Tra giovedì sera e venerdì mattina, Twitter ha iniziato a limitare la promozione e la visibilità dei tweet con link ai post di Substack.
I nuovi tweet che rimandano direttamente a Substack.com possono ancora essere twittati. Se, però, si tenta di retwittare o mettere “Mi piace” a questi tramite il sito web di Twitter viene visualizzato un messaggio di errore: “Alcune azioni su questo Tweet sono state disabilitate da Twitter”, mentre da app o da TweetDeck sembra funzionare.
Non ci sono dichiarazioni pubbliche sulla questione da parte di Twitter o di Elon Musk. Tuttavia, questo ricorda il giorno in cui, a metà dicembre, Twitter ha temporaneamente bloccato i link a tutti i concorrenti, come Instagram, Facebook e Mastodon.
Prima di annullare il divieto, Musk aveva twittato che “Twitter dovrebbe essere facile da usare. Bisognerebbe smettere con la pubblicità gratuita e incessante dei concorrenti”.
Queste funzionalità includono: una nuova pagina “My Company” che consente alle persone di personalizzare le proprie esperienze in base all’azienda a cui appartengono, nonché una funzione “Featured”che consente di evidenziare il lavoro “più rilevante” sul proprio profilo.
Inoltre, LinkedIn ha migliorato la funzione di ricerca avanzata, consentendo di cercare persone in base a criteri più specifici e dettagliati, come ad esempio la loro esperienza lavorativa, le competenze e l’istruzione.
DISACCORDO TRA GLI STREAMER SULLE NOVITà RIGUARDANTI LE SPONSORIZZAZIONI SU TWITCH
La decisione di Twitch di modificare la ripartizione dei ricavi tra creator e la stessa piattaforma da 70/30 (a favore dei creators) a 50/50 continua ad essere attuale.
Molti streamer di Twitch organizzano già regolarmente live sponsorizzate collaborando in autonomia con i partner e gestendo da soli i ricavi. Secondo loro i nuovi “esperimenti di Twitch” sono un tentativo di accaparrarsi una parte dei ricavi delle sponsorizzazioni.
Queste novità includuderebbero “Codici Sub”, che consentono ai brand di pagare per gli abbonamenti e di condividere i codici con gli spettatori fuori da Twitch.
E ancora: “Sponsored Gift Sub” o “Sponsored Sub Discount”, abbonamenti o codici sconto per gli spettatori in chat, e varie altre feature ancora da definire.
🔬 We’re testing new experiences to connect streamers and brands by making sponsored streams work better for our community. We’re in the early stages of seeing what works, but want to give you a sneak peek. This month, you may start seeing sponsored streams including:
La piattaforma non ha risposto alle preoccupazioni espresse dalle community. Nel suo thread sui nuovi strumenti, ha dichiarato “esperimenti molto precoci, che mirano a migliorare l’esperienza per gli streamer, gli spettatori e i brand. Alcuni di questi strumenti potrebbero cambiare o scalare ulteriormente nel corso del prossimo anno, altri no.”
Anche questo #MercoledìSocial volge al termine. L’appuntamento però è per settimana prossima (sempre di mercoledì, ovviamente) con altre interessanti novità legate al mondo social e digital.