Non aprite quella porta

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gabriele.cucinella

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Le conversazioni online su prodotti e servizi sono un processo naturale. La gente parla dell’ultimo televisore che ha comprato, chiede (e riceve) informazioni prima di comprare una macchina fotografica, scrive e consulta recensioni su film, software, dischi, automobili, ristoranti, alberghi…e lo fa online, tutti i giorni, 24 ore su 24.

Il social web rappresenta un’opportunità per le aziende, ma non solo. Oggi i consumatori hanno a disposizione numerosi luoghi (digitali) dove confrontarsi ed espriemere la propria opinione; e questo è un fatto che non può essere ignorato.

Ieri ho ricevuto la newsletter di tripadvisor, e un punto in particolare ha catturato la mia attenzione: Hotel Horror Stories, una raccolta delle peggiori recensioni sugli alberghi di tutto il mondo. Vi invito a leggerne alcune: gente ubriaca che dorme sul pianerottolo delle stanze, ospiti che volano attraverso il vetro del patio, furti di vario genere e allagamenti notturni sono solo alcune delle disavventure racocntate dagli ospiti. E io che mi lamentavo dell’ostello di Barcellona ai tempi dell’Interrail, dove un simpatico scarafaggio mi aveva accolto nella vasca da bagno…

La domanda è semplice: andreste mai in un albergo dove un turista americano dice di essere stato tenuto in ostaggio dall’uomo delle pulizie? La risposta è altrettanto semplice: NO.

Oggi non ci si può più nascondere: ogni singola opinione conta davvero, e può influenzare migliaia di consumatori.

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Tutto questo, ovviamente, non è solo un processo di cui prendere atto, ma soprattutto un’opportunità per consumatori e aziende. Oggi possiamo chiedere consiglio su un ristorante non solo ai nostri 100 numeri salvati in rubrica, ma a migliaia di persone, in ogni città. Allo stesso modo,  una singola esperienza positiva legata a una marca o a un prodotto può avere un ritorno positivo ben più ampio per le marche.

Come sempre, aspetto la vostra nei commenti.

Photo credit: clared23