Mercoledì social #2

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matteo.tettamanzi

Quattro anelli di influenza
Le aziende non possono più permettersi di limitare la propria strategia alle sole comunicazioni istituzionali: il social web espone brand e prodotti a una quantità troppo elevata di commenti (positivi e negativi). Jeremiah Owyang propone una classificazione dei diversi livelli di interazione istituzionale sui social media, suddividendola in quattro aree in base alla “vicinanza” al brand: l’azienda stessa, i dipendenti, i clienti, i possibili clienti. Ogni area richiede un approccio diverso, ma tutte hanno molto da offrire.

Be pragmatic, and develop a roadmap: start with smallest ring and move out.

Google Buzz: si riparte. ancora.
Dopo le numerose polemiche sul rispetto della privacy degli utenti, in questi giorni Google chiede esplicitamente a chi è già utente Buzz di verificare le proprie impostazioni tramite un messaggio visualizzato all’accesso del servizio. Altre modifiche sono previste a breve, per consentire agli utenti di avere un controllo maggiore sul comportamento del servizio.

Cerco Facebook
Molti utenti attualmente cercano il termine ‘Facebook’ tramite un motore di ricerca invece di digitare direttamente ‘www.facebook.com’ nella barra degli indirizzi. È quanto risulta da una recente analisi sulle abitudini di ricerca negli Stati Uniti: Facebook è il brand più ricercato, seguito da Google e Yahoo. Da una parte questo evidenzia un costante aumento dei visitatori, dall’altra indica un accesso al servizio da parte di utenti meno “evoluti”.

We Want You for VideoVolunteers
L’ex vicepresidente americano Al Gore ci ricorda, sul canale YouTube di VideoVolunteers, che c’è tempo fino al 19 aprile per inviare il proprio video a favore di un’organizzazione impegnata nell’ambito dei cambiamenti climatici. I tre video più votati guadagneranno l’homepage di YouTube nell’Earth Day, il prossimo 22 aprile.

Di nuovo sul palco grazie ai fan
Come nella migliore tradizione rock tutto è cominciato quasi per caso, con un gruppo su Facebook dal titolo “Bring Back God Street Wine“, senza che il creatore si aspettasse di veder crescere gli iscritti fino a quasi 1.500. Evidentemente erano in molti a voler di nuovo assistere dal vivo a un concerto della band newyorkese, sciolta dal 1999. Ora il loro desiderio diventa realtà, con quattro serate organizzate a New York.

Per concludere in bellezza quella che sembra davvero una favola moderna, il ricavato dei quattro concerti sarà devoluto alla National Multiple Sclerosis Society, quindi se passate da New York a luglio fateci un pensierino, i biglietti già scarseggiano!