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È di qualche giorno fa la notizia secondo cui Facebook vorrebbe cambiare una delle espressioni che caratterizzano di più il social network: “Diventa fan”.
Sembra (come avrete probabilmente letto) che la nuova espressione sia sostituita da “Mi piace”. Un cambiamento apparentemente microscopico, ma molto significativo.
Se la modifica si realizzerà effettivamente, cosa comporterà, soprattutto per le marche?
. Meno coinvolgimento, più azione. Vi ricordate il post in cui confrontavo le rampe con le scale? In pratica, sul social web ci sono azioni semplici e dirette (rampe) e azioni che richiedono un’interazione più complessa, dei gradini di coinvolgimento (scale). Cambiando l’espressione, Facebook si muove nella direzione delle rampe. C’è ancora meno coinvolgimento in un “Mi piace” rispetto a un “Diventa fan”. Attendiamoci quindi più click per i brand;
. Meno coinvolgimento, meno rilievo. Sarà quindi più difficile per i brand spiccare e avere più rilevanza rispetto al “rumore” generato da altre marche che “piacciono” allo stesso target;
. Advocate veri. I veri “Fan” saranno meno, rappresenteranno gli utenti davvero affezionati al brand e verrà restituito il vero significato di “Fan” al termine;
. Più visibilità. Sarà più facile per i brand estendere il proprio “reach” al network di amici e connessioni di quelli che una volta erano “Fan”. Se tramite il “Mi piace” è più facile attivare una relazione e condividerla con i propri amici perché il gesto è più semplice e naturale, le marche raggiungeranno un pubblico molto più esteso;
. Un’esperienza più omogenea. Attraverso il “Mi piace”, si realizza un’uniformità maggiore con il resto dell’esperienza Facebook. Questa espressione non è dedicata solo alle marche ma a un universo di contenuti e soggetti con cui è possibile interagire all’interno del social network. Le marche divengono sempre più parte integrante dell’esperienza;
. Ci piace. Proprio perché l’espressione “Mi piace” è più leggera e meno impegnativa di “Diventa fan” è probabile che diventi più credibile. Sarà infatti più facile credere che una marca piaccia a molti amici piuttosto che accettare di essere circondato da persone “Fan” di un particolare brand. Più credibilità significa più fiducia e maggiore propensione alla relazione;
Questi sono solo alcuni dei cambiamenti che il “Mi piace” potrebbe portare all’interazione con Facebook. Che si realizzino o no, sono comunque indicatori di una sempre più marcata appartenenza delle marche all’esperienza utente Facebook. I brand non sono più visti (nella maggior parte dei casi) come estranei che si inseriscono in una conversazione, ma vengono invitati a prendere parte. A patto che l’interazione sia per aggiungere valore e non semplicemente per strillare l’ultima offerta.
Che cambiamenti vedete nel rapporto tra Facebook e brand? Cosa ne pensate del “Mi piace” al posto del “Diventa fan”?
È di qualche giorno fa la notizia secondo cui Facebook vorrebbe cambiare una delle espressioni che caratterizzano di più il social network: “Diventa fan“.
Sembra (come avrete probabilmente letto) che la nuova espressione sia sostituita da “Mi piace“. Un cambiamento apparentemente microscopico, ma molto significativo.
Se la modifica si realizzerà effettivamente, cosa comporterà, soprattutto per le marche?
- Meno coinvolgimento, più azione. Vi ricordate il post in cui confrontavo le rampe con le scale? In pratica, sul social web ci sono azioni semplici e dirette (rampe) e azioni che richiedono un’interazione più complessa, dei gradini di coinvolgimento (scale). Cambiando l’espressione, Facebook si muove nella direzione delle rampe. C’è ancora meno coinvolgimento in un “Mi piace” rispetto a un “Diventa fan”. Attendiamoci quindi più click per i brand;
- Meno coinvolgimento, meno rilievo. Sarà quindi più difficile per i brand spiccare e avere più rilevanza rispetto al “rumore” generato da altre marche che “piacciono” allo stesso target;
- Advocate veri. I veri “Fan” saranno meno, rappresenteranno gli utenti davvero affezionati al brand e verrà restituito il vero significato di “Fan” al termine;
- Più visibilità. Sarà più facile per i brand estendere il proprio “reach” al network di amici e connessioni di quelli che una volta erano “Fan”. Se tramite il “Mi piace” è più facile attivare una relazione e condividerla con i propri amici perché il gesto è più semplice e naturale, le marche raggiungeranno un pubblico molto più esteso;
- Un’esperienza più omogenea. Attraverso il “Mi piace”, si realizza un’uniformità maggiore con il resto dell’esperienza Facebook. Questa espressione non è dedicata solo alle marche ma a un universo di contenuti e soggetti con cui è possibile interagire all’interno del social network. Le marche divengono sempre più parte integrante dell’esperienza;
- Ci piace. Proprio perché l’espressione “Mi piace” è più leggera e meno impegnativa di “Diventa fan” è probabile che diventi più credibile. Sarà infatti più facile credere che una marca piaccia a molti amici piuttosto che accettare di essere circondato da persone “Fan” di un particolare brand. Più credibilità significa più fiducia e maggiore propensione alla relazione;
Questi sono solo alcuni dei cambiamenti che il “Mi piace” potrebbe portare all’interazione con Facebook. Che si realizzino o no, sono comunque indicatori di una sempre più forte appartenenza delle marche all’esperienza utente Facebook. I brand non sono più visti (nella maggior parte dei casi) come estranei che si inseriscono in una conversazione, ma vengono invitati a prendere parte. A patto che l’interazione sia per aggiungere valore e non semplicemente per strillare l’ultima offerta.
Che cambiamenti vedete nel rapporto tra Facebook e brand? Cosa ne pensate del “Mi piace” al posto del “Diventa fan”?