Social Broadcaster, Enabler e Participant, tre modi di essere social oggi.
Quasi ogni organizzazione ha sperimentato o sta sperimentando attività di marketing, di comunicazione, sCRM e PR sul Social Web. Molte lo stanno facendo inconsapevolemente, ogni giorno sono oggetto delle conversazioni che i consumatori generano riguardo a caratteristiche, vissuto ed esperienze di prodotti, servizi e marche . Altre partecipano implementando strategie e tattiche, dedicando risorse, anche ingenti, alle attività di comunicazione e marketing sui social media. Proprio perchè ci troviamo in un’era di sperimentazione e di definizione di processi e best practice, è importante analizzare i diversi approcci, cercando di comprendere cosa generi effettivamente risulatati e valore per le organizzazioni e per i consumatori e cosa invece sia da considerare un tentativo di sfruttare l’hype del momento.
Per questo vorrei cercare di tracciare 3 profili di Social Enterprise che possano essere utili nel tentativo di fare un pò dichiarezza tra i differenti approcci:
- Social Broadcaster, aziende capaci di generare conversazione e attenzione indirettamente, attraverso i contenuti che rendono disponibili ai propri follower e che questi condividono con il proprio network. Si tratta di aziende con forte awareness, reputazione solida e reach numerico importante.
- Social Enabler, utilizzano luoghi digitali di marca integrando tool e tecnologie social per favorire la conversazione e la condivisione ma non viprendono parte. Sono soprattutto aziende con un forte DNA digitale, molte considerano i social media un’opportunità tattica per aumentare il reach delle proprie iniziative o il numero di utenti ai quali indirizzare il messaggio pubblicitario tradizionale, semplicemente attraverso nuovi canali.
- Social Participant partecipano attivamente alla conversazione, ascoltano e rispondo per dare supporto e aggiungere valore ,contestualizzando e ponderando i propri interventi. Considerano il social web sia come insieme di network da analizzare e coinvolgere sia come media in grando di favorire una relazione costante con i consumatori al fine di influenzarne in modo positivo le abitudini e le opinioni di acquisto. Stiamo parlando di aziende che pianificano strategicamente le proprie attività, che considerano la tecnologia uno strumento per coinvolgere (più rapidamente ed efficacemente) i propri target piuttosto che un costoso oggetto da “ostentare” .
Si tratta evidentemente di una semplificazione ma forse può essere utile quando si valuta l’approccio di un’azienda rispetto ad attività social e può servire anche per capire a quale profilo corrisponde la vostra organizzazione. Quali aziende secondo voi fanno parte delle diverse categorie? A voi la parola…