Social Time Machine
Vi interessa essere aggiornati su quello che succede in questo preciso momento? Volete sapere quali sono stati gli argomenti più interessanti per un gruppo di persone il mese scorso? O magari volete scoprire quale sarà il film più visto il prossimo weekend?
Come alcuni di voi avranno sospettato dal titolo, il social web offre queste possibilità e, anche se non è – in senso molto stretto – una vera macchina del tempo, può offrire parecchie soddisfazioni.
Sfruttare queste potenzialità è una grande opportunità per le marche, che consente di entrare a stretto contatto con il proprio target, individuandone e seguendone le tendenze.
Modalità 1: presente
Twitter (lo avrete notato) sta diventando sempre più il “polso del pianeta“, il social network che – per eccellenza – descrive meglio lo Zeitgeist, lo spirito del tempo. E non è il solo: gli strumenti di microblogging come Posterous, Tumbler, ma anche social network più estesi e ricchi di funzionalità come Facebook permettono ai brand che ascoltano la conversazione del proprio target di tracciare i trend attuali e aggregare i temi più rilevanti in tempo reale.
Modalità 2: passato
Il flusso di aggiornamenti sul “presente” ha poco senso se non si fa un piccolo passo indietro per cogliere lo schema generale. Questo permette di individuare – in un periodo definito – i temi a cui gli utenti hanno dedicato maggiore attenzione e che sono stati rilevanti per un periodo di tempo definito.
Un esempio di questa modalità è la nuova funzionalità di “Updates” annunciata recentemente da Google, che permette di vedere in un momento preciso quale fosse la conversazione sui social network (in particolare Twitter) .
Modalità 3: futuro
Jeremiah Owyang lo definisce “Intention Web“: si tratta di un’evoluzione estrema del concetto di real time, secondo cui gli utenti non solo condividono ciò che stanno vivendo, ma anche le esperienze che vivranno e, in ultima analisi, quello che accadrà. Oggi questo trend si verifica su social network tradizionali, in cui gli utenti inseriscono previsioni sul proprio futuro, ma anche su social network dedicati. Per menzionare i principali: Plancast (che permette di condividere i propri piani futuri), Tripit (che permette di far conoscere i propri viaggi, anche futuri), Meetup e Upcoming (che consentono di condividere i prossimi incontri). È evidente che questa modalità è la meno concreta perché più suscettibile della volontà individuale di condividere, ma in alcuni casi funziona bene: c’è chi ha provato (Sitaram Asur and Bernardo Huberman) che i dati social possono prevedere in modo efficace i risultati dei film al botteghino, ad esempio.
Siete pronti per la “macchina del tempo”? L’avete sperimentata già o avete intenzione di utilizzarla? Oppure forse l’avete (consapevolmente o inconsapevolmente) “alimentata”, come utenti, con le vostre previsioni o considerazioni?
Photo credit: Fluzo