Twitter lancia la geolocalizzazione
Poche ore fa Twitter ha lanciato una nuova funzionalità, che aggiunge contesto ai brevi tweets: da questa settimana, chi scrive un tweet potrà scegliere di associarlo al luogo specifico in cui lo ha pubblicato. La funzionalità di geolocalizzazione dei tweet consente di aggiungere dei “tag” che indicano il luogo da cui proviene il tweet. Il tagging avverrà in modo integrato con Foursquare e Gowalla: ad esempio, dopo aver scritto “Sono al concerto dei Muse, e voi?” potrete effettivamente selezionare da una lista “Stadio di S. Siro” per dimostrare che effettivamente siete lì.
La funzionalità che aggiunge il tag di geolocalizzazione ai tweet è “opt-in”: cioè si attiva su richiesta dell’utente. L’aspetto interessante è che tutti – anche coloro che non vogliono pubblicare la propria posizione – possono utilizzare la funzione per effettuare ricerche e scoprire i tweet su base locale. Sarà possibile quindi leggere tutti i post relativi a un luogo preciso: ad esempio a un locale, a un centro commerciale o a un panorama.
Perché è interessante per gli utenti e per i brand?
- Eventi: grazie alla geolocalizzazione sarà possibile aggregare i tweet degli ospiti di un evento e interagire con loro in modo diretto oppure estendere la loro conversazione anche on-line, coinvolgendo chi non è presente in una conversazione unica con i partecipanti;
- Punto vendita: gli esercizi commerciali, ma anche i brand presenti negli esercizi commerciali potranno scegliere di interagire con i consumatori e proporre iniziative mirate proprio nel momento della decisione di acquisto;
- Offerte contestuali: aggiungere contesto ai tweet permette, alle marche che desiderano proporre offerte specifiche, di farlo con una precisione contestuale altissima, in modo da fornire al consumatore lo spunto utile e interessante in base al luogo in cui si trova;
- Rafforzare la propria community: sia a livello personale che a livello di brand, i servizi di geolocalizzazione permettono di sfruttare la presenza di più persone nello stesso luogo. La presenza non deve essere necessariamente contemporanea, quindi nel tempo sarà possibile creare community trasversali tra persone che frequentano gli stessi contesti;
- Sociographics: attraverso la geolocalizzazione è possibile portare il targeting a un livello ancora superiore, potendo conoscere l’aspetto “locale” delle persone con cui la marca si relazione e approfondendone così ancora di più il I social media e l’analisi del target dal punto di vista sociografico;
- Estensione di iniziative multicanale: l’integrazione con Foursquare e Gowalla permetterà alle marche di attivare iniziative basate sulla geolocalizzazione e sul rewarding, senza doverle limitare a un canale singolo, ma rendendole fruibili attraverso più piattaforme e in particolare attraverso quelle più affini al target;
Vedete altre opportunità nella geolocalizzazione? Pensate che sia un servizio utile e la userete da subito?